Esito Pap Test
Ho eseguito il Pap test di cui riporto l’esito:
Adeguatezza del campione: campione adeguato
Flora batterica: bacillus vaginalis con associata citolisi
Categoria diagnostica: negativo per lesione intraepiteliale o neoplasia
Reperto infiammatorio moderato
Alterazioni reattive ( A.C.R.) riferibili a: Cheratosi
Indice picnotico (I.P.): 30%
In contemporanea ho eseguito un batteriologico cervico vaginale con esito tutto negativo poiché a fine 2018 sono risultata positiva all’ureaplasma.
È tutto ok? Devo preoccuparmi delle alterazioni dovute a Cheratosi? È opportuno fare ulteriori accertamenti? La mia ginecologa ha confermato di rifare il test tra un anno come suggerito nel referto.
Grazie.
Adeguatezza del campione: campione adeguato
Flora batterica: bacillus vaginalis con associata citolisi
Categoria diagnostica: negativo per lesione intraepiteliale o neoplasia
Reperto infiammatorio moderato
Alterazioni reattive ( A.C.R.) riferibili a: Cheratosi
Indice picnotico (I.P.): 30%
In contemporanea ho eseguito un batteriologico cervico vaginale con esito tutto negativo poiché a fine 2018 sono risultata positiva all’ureaplasma.
È tutto ok? Devo preoccuparmi delle alterazioni dovute a Cheratosi? È opportuno fare ulteriori accertamenti? La mia ginecologa ha confermato di rifare il test tra un anno come suggerito nel referto.
Grazie.
[#1]
Buogiorno,
dal suo pap test non risultano alterazioni che possano rappresentare un motivo di preoccupazione.
A scopo informativo però posso specificarle che:
1) La citolisi è un fenomeno che si può realizzare a causa di un aumento del numero dei lattobacilli di Doderlein, i batteri amici che ci difendono dalle infezioni vaginali, che provocano una rottura (lisi) delle cellule superficiali dell’epitelio vaginale e abbassano il valore del ph vaginale.
Le cause possono essere varie (dieta ricca di carboidrati, pillola anticoncezionale, uso eccessivo e prolungato di terapie vaginali a base di lattobacilli, ecc.), in ogni caso questo fenomeno è benigno non si può considerare patologico.
Nella maggior parte dei casi non richiede terapia a meno che non ci siano dei sintomi, legga: http://menopausaserena.altervista.org/citolisi-di-doderlein-vaginosi-lattica-o-candida-vaginale-.html
2) La cheratosi è anch’essa un fenomeno di natura benigna, è può essere legata a infezioni vaginali ripetute e trascurate, infezione da HPV, irritazioni e infiammazioni dovute a traumi meccanici (uso di diaframma, interventi sul collo dell’utero ecc.).
Si tratta però di una lesione che è meglio ricontrollare nel tempo, in genere a distanza di 6 mesi, con un pap test, un HPV dna test o una colposcopia.
Un caro saluto.
dal suo pap test non risultano alterazioni che possano rappresentare un motivo di preoccupazione.
A scopo informativo però posso specificarle che:
1) La citolisi è un fenomeno che si può realizzare a causa di un aumento del numero dei lattobacilli di Doderlein, i batteri amici che ci difendono dalle infezioni vaginali, che provocano una rottura (lisi) delle cellule superficiali dell’epitelio vaginale e abbassano il valore del ph vaginale.
Le cause possono essere varie (dieta ricca di carboidrati, pillola anticoncezionale, uso eccessivo e prolungato di terapie vaginali a base di lattobacilli, ecc.), in ogni caso questo fenomeno è benigno non si può considerare patologico.
Nella maggior parte dei casi non richiede terapia a meno che non ci siano dei sintomi, legga: http://menopausaserena.altervista.org/citolisi-di-doderlein-vaginosi-lattica-o-candida-vaginale-.html
2) La cheratosi è anch’essa un fenomeno di natura benigna, è può essere legata a infezioni vaginali ripetute e trascurate, infezione da HPV, irritazioni e infiammazioni dovute a traumi meccanici (uso di diaframma, interventi sul collo dell’utero ecc.).
Si tratta però di una lesione che è meglio ricontrollare nel tempo, in genere a distanza di 6 mesi, con un pap test, un HPV dna test o una colposcopia.
Un caro saluto.
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#3]
Intanto vanno eliminati, con l'aiuto della sua ginecologa di fiducia, i fattori che concorrono a mantenere uno stato infiammatorio vaginale cronico, vanno potenziate le difese immunitarie in caso di carenza, va ripristinato un equilibrio del microbioma intestinale e vaginale.
Fra sei mesi se ci sarà ancora la presenza di cheratosi sarà opportuno escludere la presenza del virus HPV.
Una volta eliminati i fattori causali questa alterazione può regredire.
Un caro saluto.
Fra sei mesi se ci sarà ancora la presenza di cheratosi sarà opportuno escludere la presenza del virus HPV.
Una volta eliminati i fattori causali questa alterazione può regredire.
Un caro saluto.
[#4]
Utente
Grazie mille Dottoressa.
Cosa potrei fare per capire da cosa è dovuta l’infiammazione? Chi mi segue mi ha detto di non essere preoccupata perché il tampone è negativo. Prendo solo degli integratori di lactobacilli ma sto pensando che possano solamente aumentare la citolisi e non portare miglioramento ma piuttosto peggiorare la situazione.
Cosa potrei fare per capire da cosa è dovuta l’infiammazione? Chi mi segue mi ha detto di non essere preoccupata perché il tampone è negativo. Prendo solo degli integratori di lactobacilli ma sto pensando che possano solamente aumentare la citolisi e non portare miglioramento ma piuttosto peggiorare la situazione.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 66.9k visite dal 06/04/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su HPV - Human Papilloma Virus
Papillomavirus (HPV): diagnosi, screening, prevenzione e tutto quello che devi sapere sul principale fattore di rischio del tumore del collo dell'utero.