Difficoltà di eccitazione forse per limiti psicologici

Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni che ancora non ha avuto rapporti sessuali. In questo periodo sto frequentando un ragazzo di 10 anni più grande di me, che pur avendo intuito la mia non grandissima esperienza con gli uomini, non sa ufficialmente della mia condizione. Io la vivo un pò come un problema, anche per il fatto che lui è molto più grande ed esperto di me. Ovviamente lui mi ha fatto delle richieste indirizzate verso qualcosa di più di delle semplici coccole, ma io non me la sento ancora di accontentarlo in questo senso perchè credo di aver bisogno di un livello di complicità e conoscenza sua più profondo. Durante le coccole però, ho notato che lui riesce ad arrivare all'eccitazione molto facilmente, nonostante non sia successo nulla di particolare, solo baci e carezze (non nelle parti intime), credo che l'ultima volta abbia anche avuto un erezione, mentre in me non succede nulla di che. Lui mi piace molto fisicamente, ma non sento un grado di eccitazione simile per esempio a quando vedo in televisione delle scene spinte. E temo che se un giorno dovessimo arrivare a qualcosa di più, questa assenza di eccitazione possa portare dei problemi nel rapporto intimo.
Mi sono chiesta se si possa trattare di un disagio mio psicologico dovuto sia al fatto che mi sento in difetto nei suoi confronti perchè non voglio dargli ora quello che lui vorrebbe, sia perchè sono ancora vergine e ho paura di affrontare questa cosa nuova, sia perchè sono molto insicura del mio corpo. In ogni caso, come posso fare a migliorare la situazione?Come posso capire se il problema è che non sono attratta da lui come credo o se è solo un blocco mio?
Mi piacerebbe avere un parere più esperto che mi aiuti a capire.
Ringrazio anticipatamente.
Marianna
[#1]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile Utente, il problema sembra chiaramente più di natura psicologica che ginecologica, pertanto credo che mi sia consentito di poterle rispondere. Il problema appare precedente all'istaurazione della relazione affettiva, per questo poco dipende dal partner. Il problena appare in relazione con un tema di controllo dell'attivazione emotiva, in altre parole, detto in maniera più semplice, il problema appare strutturarsi intorno alla possibilità di provare libere
sensazioni fisiche e libere emozioni.
Cordiali saluti

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta tempestiva. Credo che abbiaragione sul fatto che è un problema indipendente dal partner. O meglio, il partner credo che l'unica cosa che possa fare sia rispettare i miei tempi, che però a causa di questo blocco che ho temo possano diventare troppo lunghi e "rovinare" il rapporto. Lei non potrebbe consigliarmi un punto di partenza a cui appigliarmi per superare questo blocco?
La ringrazio anticipatamente se vorrà essere così gentile da darmi un suggerimento.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile Signora, dolente di non poterla aiutare oltre con questo tipo di mezzi, dare consigli direttivi su un argomento così specifico rischia di essere controproducente, in quanto occorre effettuare una diagnosi precisa della problematica. Mi permetto pertanto di proporle di prendere in considerazione l'idea di individuare uno specialista di fiducia cui chiedere un consulto. Senza voler generare false speranze, Non è così raro che un consulto di 3; 4 incontri possano cambiare molte cose.
[#4]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Il problema è che a causa del fatto che vivo ancora con i miei genitori e non ho uno stipendio mio, non posso affrontare questo genere di consulto senza informarne anche loro. E conoscendoli non credo che prenderebbero molto bene la cosa. Motivo per il quale ho cercato un aiuto su internet.
Ieri mi sono trovata nella stessa identica situazione. Su alcune cose mi sto un pò lasciando andare, nel senso che all'inizio, non avendo moltissima confidenza con il mio corpo, non appena lui toccava zone che non vengono toccate da chiunque, avevo subito un atteggiamento di chiusura, mentre ora glielo permetto più facilmente. Ma nonostante i miei sforzi la situazione non migliora. E' come se io fossi da un'altra parte con la testa mentre lui mi bacia, troppo impegnata a pensare che se mi tocca la pancia si sente il rotolino, a pensare che non posso essere passiva e basta ma in qualche modo devo farlo "star bene", e purtroppo non ho molta confidenza col corpo maschile e non so da che parte cominciare, pensare che probabilmente non sono adatta. Tutta questa situazione mi porta molte preoccupazioni, vorrei essere più disinvolta.
Il problema potrebbe essere che non sono attratta fisicamente dal ragazzo come invece credevo? O il motivo lo devo ricercare in tutto e per tutto dentro di me?
Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 344 10
Gentile Utente, per quanto riguarda l'ultimo passaggio, essere attratta o meno da lui, il problema è tuutto interno a chi agisce, altrimenti se ne sarebbe accorta immediatamente; per il resto credo che sia da confermare quanto espresso in precedenza.
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