Il ginecologo che mi segue ha sempre prescritto antibiotici orali, lavande
Gentili dottori, sono una donna di 41 anni e da settembre scorso soffro di infezioni vaginali accertate da tamponi vaginali. Nell'ordine ho avuto:infezione da Klebsiella, Candida Krusei e per due volte di seguito da Escherichia Coli. Il ginecologo che mi segue ha sempre prescritto antibiotici orali, lavande e ovuli. L ultimo ciclo di antibiotico è stato effettuato con Glazidim iniezioni i.m. e ovuli vaginali di Chemicetina, ma dopo il ciclo i soliti bruciori nella parte alta della vagina, secchezza e un fastidio tipo sindrome premestruale sono ritornati. Ho paura di effettuare il nuovo tampone perché sono stanca del risultato e di assumere nuovamente antibiotici, tra l altro sono anche allergica all'Augmentin e ogni qualvolta devo assumere questo tipo di farmaci ho il terrore di gravi effetti collaterali. Il Pap Test, l ecografia e la visita ginecologica non hanno evidenziato nulla di anomalo e il mio ciclo è normale e puntuale, non ho nemmeno squilibri ormonali dato i periodici controlli alla tiroide. L antibiogramma ha comunque sempre rilevato l assenza di lattobacilli,non so se questa informazione può essere utile e su consiglio del farmacista sto assumendo l integratore Femelle. Cosa mi consigliate? Devo rivolgermi ad un gastroenterologo anche se non credo di avere problemi intestinali? Si può evitare l uso di antibiotici orali qualora il tampone rivelerà nuovamente l'escherichia coli? Grazie
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Sono d'accordo , l'uso degli antibiotici sistemici in molti vasi sono inutili perchè non agiscono a livello vaginale .
In casi eccezionali si ricorre a terapia sistemica la terapia è quasi sempre topica (vaginale) .
Il problema è legato all'uso improprio dei tamponi vaginali aspecifici che mettono in evidenza batteri presenti FISIOLOGICAMENTE in vagina , che non vanno trattati .
La richiesta deve evidenziare la ricerca della gardnerella , del trichomonas, del Coli , Micoplasmi .
Alternativa è l'esame batteriologico a fresco del fluor vaginale ( per chi ,come il sottoscritto, ha un microscopio in ambulatorio ) che consente in tempo reale una diagnosi rapida.
SALUTI
In casi eccezionali si ricorre a terapia sistemica la terapia è quasi sempre topica (vaginale) .
Il problema è legato all'uso improprio dei tamponi vaginali aspecifici che mettono in evidenza batteri presenti FISIOLOGICAMENTE in vagina , che non vanno trattati .
La richiesta deve evidenziare la ricerca della gardnerella , del trichomonas, del Coli , Micoplasmi .
Alternativa è l'esame batteriologico a fresco del fluor vaginale ( per chi ,come il sottoscritto, ha un microscopio in ambulatorio ) che consente in tempo reale una diagnosi rapida.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 02/04/2019.
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