Fertilità
Buonasera,
io e il mio compagno cerchiamo un bambino e da circa un anno e mezzo abbiamo rapporti completamente non protetti (con una interruzione di qualche mese, perchè ho scoperto di avere la toxoplasmosi). In moltissimi casi i rapporti li abbiamo avuti nel presunto periodo ovulatorio, in qualche caso anche nel giorno in cui i test clear blu mi davano picco di lh. Premetto che in sei anni non abbiamo mai utilizzato realmente contraccettivi, soltanto coito interrotto, prima di avere rapporti completamente liberi. Non sono mai rimasta incinta.
Lo scorso giugno ho fatto visita ginecologica e pap test, la ginecologa mi ha detto che era tutto apposto tranne una piccola infiammazione batterica per cui mi ha consigliato degli ovuli. Ho l'utero retroflesso e nessun caso di infertilità in famiglia (le mie nonne hanno avuto 6 e 4 figli, mia madre che ha l'utero retroverso ne ha avuti 3). Ciclo abbondante, quasi sempre con coaguli, sempre puntuale (dai 28 ai 31 giorni, ma solitamente arriva il 29 ), mai saltato un mese da quando ho 14 anni.
A gennaio ho fatto il monitoraggio del fsh, il 10 g è risultato 3.2 il 15 g 4.1 e il 21 g 1.9. Li ho fatti vedere alla ginecologa che mi ha detto che il ciclo non era stato ovulatorio, consigliandomi di fare il dosaggio del progesterone dopo il 14 g e la settimana successiva: i risultati sono stati 1,74 il 15 g del ciclo e 23,64 il 22 g del ciclo. Assieme a questo ho fatto anche l'amh che è risultato 6,36. Mi rassicurata dicendomi che sono buoni risultati.
Ma anche questo mese, nonostante abbiamo avuto rapporti prossimi all'ovulazione e proprio nel presunto giorno il ciclo è arrivato puntualissimo come al solito. Vorrei chiedervi se è normale, se devo preoccuparmi, se posso fare ulteriori e più specifici esami o se, magari, è meglio che li faccia il mio compagno (lui ha già avuto una figlia 12 anni fa).
Grazie mille per il vostro riscontro.
io e il mio compagno cerchiamo un bambino e da circa un anno e mezzo abbiamo rapporti completamente non protetti (con una interruzione di qualche mese, perchè ho scoperto di avere la toxoplasmosi). In moltissimi casi i rapporti li abbiamo avuti nel presunto periodo ovulatorio, in qualche caso anche nel giorno in cui i test clear blu mi davano picco di lh. Premetto che in sei anni non abbiamo mai utilizzato realmente contraccettivi, soltanto coito interrotto, prima di avere rapporti completamente liberi. Non sono mai rimasta incinta.
Lo scorso giugno ho fatto visita ginecologica e pap test, la ginecologa mi ha detto che era tutto apposto tranne una piccola infiammazione batterica per cui mi ha consigliato degli ovuli. Ho l'utero retroflesso e nessun caso di infertilità in famiglia (le mie nonne hanno avuto 6 e 4 figli, mia madre che ha l'utero retroverso ne ha avuti 3). Ciclo abbondante, quasi sempre con coaguli, sempre puntuale (dai 28 ai 31 giorni, ma solitamente arriva il 29 ), mai saltato un mese da quando ho 14 anni.
A gennaio ho fatto il monitoraggio del fsh, il 10 g è risultato 3.2 il 15 g 4.1 e il 21 g 1.9. Li ho fatti vedere alla ginecologa che mi ha detto che il ciclo non era stato ovulatorio, consigliandomi di fare il dosaggio del progesterone dopo il 14 g e la settimana successiva: i risultati sono stati 1,74 il 15 g del ciclo e 23,64 il 22 g del ciclo. Assieme a questo ho fatto anche l'amh che è risultato 6,36. Mi rassicurata dicendomi che sono buoni risultati.
Ma anche questo mese, nonostante abbiamo avuto rapporti prossimi all'ovulazione e proprio nel presunto giorno il ciclo è arrivato puntualissimo come al solito. Vorrei chiedervi se è normale, se devo preoccuparmi, se posso fare ulteriori e più specifici esami o se, magari, è meglio che li faccia il mio compagno (lui ha già avuto una figlia 12 anni fa).
Grazie mille per il vostro riscontro.
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Sicuramente uno spermiogramma e spermiocoltura del partner vanno eseguiti (sono trascorsi 12 anni ) .
Una eventuale determinazione della prolattinemia e della funzionalità tiroidea potrebbero completare le indagini e in seguito si potrebbe fare un tentativo di stimolazione dell'ovulazione con clomifene, seguito da un monitoraggio ecografico dell'ovulazione.
SALUTI
Una eventuale determinazione della prolattinemia e della funzionalità tiroidea potrebbero completare le indagini e in seguito si potrebbe fare un tentativo di stimolazione dell'ovulazione con clomifene, seguito da un monitoraggio ecografico dell'ovulazione.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 851 visite dal 15/03/2019.
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