Perdite marroni in post menopausa
Buonasera ho 58 anni e sono in menopausa dall'età di 52. Recentemente , usando un salvaslip per lievi perdite urinarie (normalmente uso intimo nero) mi sono accorta di avere perdite che striano di rosa/marron il salvaslip stesso. In data 31 Gennaio sono stata visitata dalla Ginecologa che ha eseguito sia ECO transvaginale che Pap Test (di cui non ho ancora l'esito).Dalla visita è emerso un mioma di cm 1,5 sottosieroso posteriore e un po' di secchezza vaginale, ma sia l' utero che L' endometrio e le ovaie non presentano anomalie di struttura e dimensioni:Mi è stata data una terapia a base di gel all'estradiolo , ma io non l'ho portata a termine perchè mi causava abbondanti perdite giallastre: Sono tornata alla situazione iniziale di perdite scure.Aspetto il pap test che mi dirà qualcosa sulla cervice uterina, , ma vi chiedo: L'esito della visita mi deve tranquillizzare per ciò che riguarda eventuali tumori dell'utero e dell'endometrio? Grazie mille per l'eventuale risposta
[#1]
Buongiorno signora,
da quello che riferisce, in attesa di poter visionare il referto dell'ecografia, non dovrebbero esserci motivi di preoccupazione, nè sospetti di tumori dell'utero o dell'endometrio.
La sua ginecologa le ha prescritto una cura indicata per l'atrofia vulvovaginale, il gel all'estradiolo, ed è proprio la situazione di atrofia in menopausa, che si manifesta con secchezza vaginale e vulvare, che a volte può portare ad avere dei piccoli sanguinamenti (spotting).
L'uso dei salvaslip e il problema delle perdite urinarie potrebbero inoltre aver favorito uno stato infiammatorio vulvo vaginale.
Quando l'avrà comunque ci riporti il referto dell'ecografia e del pap test.
Un caro saluto e buona domenica.
da quello che riferisce, in attesa di poter visionare il referto dell'ecografia, non dovrebbero esserci motivi di preoccupazione, nè sospetti di tumori dell'utero o dell'endometrio.
La sua ginecologa le ha prescritto una cura indicata per l'atrofia vulvovaginale, il gel all'estradiolo, ed è proprio la situazione di atrofia in menopausa, che si manifesta con secchezza vaginale e vulvare, che a volte può portare ad avere dei piccoli sanguinamenti (spotting).
L'uso dei salvaslip e il problema delle perdite urinarie potrebbero inoltre aver favorito uno stato infiammatorio vulvo vaginale.
Quando l'avrà comunque ci riporti il referto dell'ecografia e del pap test.
Un caro saluto e buona domenica.
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#2]
Utente
Prima di tutto la ringrazio per la celerità della risposta:Nell'esito leggo:Collo regolare in sede, Utero anteroverso di volume normale mobile, non dolorabile ne dolorabile.Annessi liberi e Douglas non dolorante.
L'ecografia dice: Utero con nodo di mioma posteriore e sottosieroso dimm 15x14. Endometrio sottile Ovaie non alter compatte.(almeno io ho letto così il referto grafico)Per quanto riguarda il PAP TEST mi deve arrivare per email. Chiedevo se il Pap test ci dirà di piu solo sulla cervice o potrà rassicurarmi del tutto. Io al momento non sto facendo nessuna cura in attesa del Pap Test , Sbaglio? Ancora Grazie e buona serata.
L'ecografia dice: Utero con nodo di mioma posteriore e sottosieroso dimm 15x14. Endometrio sottile Ovaie non alter compatte.(almeno io ho letto così il referto grafico)Per quanto riguarda il PAP TEST mi deve arrivare per email. Chiedevo se il Pap test ci dirà di piu solo sulla cervice o potrà rassicurarmi del tutto. Io al momento non sto facendo nessuna cura in attesa del Pap Test , Sbaglio? Ancora Grazie e buona serata.
[#3]
Cara signora,
il referto ecografico mette in evidenza un endometrio sottile (quindi normale in menopausa).
Il mioma (benigno) per le piccole dimensioni e per la sede non desta problemi, le ovaie sembrerebbero nella norma, quindi sono state escluse patologie di eventuale natura tumorale a carico di utero, endometrio e ovaie.
Il pap test escluderà definitivamente anomalie cellulari eventualmente correlabili a tumori del collo dell'utero.
Fa bene a non fare nessuna terapia con gel, creme ovuli o lavande vaginali, che vanno sospese nei tre giorni precedenti il pap test.
Se deve fare invece l'HPV Dna test, deve sospendere le terapie vaginali nei CINQUE giorni precendenti l'esame.
Buona serata anche a Lei!
il referto ecografico mette in evidenza un endometrio sottile (quindi normale in menopausa).
Il mioma (benigno) per le piccole dimensioni e per la sede non desta problemi, le ovaie sembrerebbero nella norma, quindi sono state escluse patologie di eventuale natura tumorale a carico di utero, endometrio e ovaie.
Il pap test escluderà definitivamente anomalie cellulari eventualmente correlabili a tumori del collo dell'utero.
Fa bene a non fare nessuna terapia con gel, creme ovuli o lavande vaginali, che vanno sospese nei tre giorni precedenti il pap test.
Se deve fare invece l'HPV Dna test, deve sospendere le terapie vaginali nei CINQUE giorni precendenti l'esame.
Buona serata anche a Lei!
[#6]
Utente
Buonasera Dottoressa sono di nuovo a scriverle perchè finalmente è arrivato l'esito del PAP TEST che è il seguente: STRISCIO COLPOCITOLOGICO CON CELLULARITA' ATROFICA E STATO INFIAMMATORIO. La mia ginecologa dice di stare tranquilla e fare la cura che mi ha prescritto Estradiol gel e yalu gel)..Io sono contraria agli ormoni , Lei cosa mi consiglia , grazie in anticipo per la risposta
[#7]
Se non ci sono controindicazioni gli estrogeni sono una terapia che unitamente ad altri presidi possono aiutarla concretamente a migliorare questo stato di atrofia.
Per via locale poi l'assorbimento è minimo e non comporta dei rischi a patto che segua le indicazioni della ginecologa e continui a fare con regolarità i suoi controlli periodici.
Ci sono anche alternative di tipo non ormonale che richiedono più tempo e soprattutto molta costanza nel seguire la terapia.
Esistono anche terapie per l'atrofia vaginale, sempre di tipo non ormonale, come l'ospemifene, che si assumono per bocca.
Direi che può stare tranquilla e seguire i consigli della sua ginecologa.
Provi comunque ad esporle le sue contrarietà riguardo la terapia ormonale, in questo modo potrà capire il suo punto di vista e insieme potrete valutare anche altre alternative terapeutiche.
Un caro saluto
Per via locale poi l'assorbimento è minimo e non comporta dei rischi a patto che segua le indicazioni della ginecologa e continui a fare con regolarità i suoi controlli periodici.
Ci sono anche alternative di tipo non ormonale che richiedono più tempo e soprattutto molta costanza nel seguire la terapia.
Esistono anche terapie per l'atrofia vaginale, sempre di tipo non ormonale, come l'ospemifene, che si assumono per bocca.
Direi che può stare tranquilla e seguire i consigli della sua ginecologa.
Provi comunque ad esporle le sue contrarietà riguardo la terapia ormonale, in questo modo potrà capire il suo punto di vista e insieme potrete valutare anche altre alternative terapeutiche.
Un caro saluto
[#8]
Utente
Buongiorno dottoressa , si penso di chiedere alla ginecologa una cura non ormonale per bocca, almeno ci provo, poi se riterrà opportuno che io prenda gli ormoni localmente lo faro' anche se ho perplessità dato che mia madre ha avuto un carcinoma mammario..La ringrazio molto per la sua cordialità e competenza, e le auguro buona giornata
[#9]
Utente
Buongiorno sono nuovamente a scriverle perchè a distanza di mesi la situazione non è variata:Le mie perdite scure continuano e io non ho ancora cominciato la terapia orale per L'atrofia vaginale di cui soffro e che si evince anche dal pap test.
Il farmaco orale di cui mi ha parlato la mia dottoressa è Senshio ospemifene. Io ho letto che questo farmaco non dovrebbe essere assunto da donne che hanno o potrebbero avere carcinoma mammario: Ora , io non l'ho avuto e nè lo ho , ma mia madre all'età di 75 anni si operò al seno per un carcinoma. Non è un cotrosenso che questo farmaco sia stato dedicato alle donne che non possono fare terapia ormonale a causa del Tamoxifene e poi nel bugiardino metta in guardia le donne che hanno o potrebbero avere un carcinoma mammmario? Sono molto perplessa, spero lei possa chiarirmi un po' le idee
Grazie anticipatamente per la eventuale risposta
Il farmaco orale di cui mi ha parlato la mia dottoressa è Senshio ospemifene. Io ho letto che questo farmaco non dovrebbe essere assunto da donne che hanno o potrebbero avere carcinoma mammario: Ora , io non l'ho avuto e nè lo ho , ma mia madre all'età di 75 anni si operò al seno per un carcinoma. Non è un cotrosenso che questo farmaco sia stato dedicato alle donne che non possono fare terapia ormonale a causa del Tamoxifene e poi nel bugiardino metta in guardia le donne che hanno o potrebbero avere un carcinoma mammmario? Sono molto perplessa, spero lei possa chiarirmi un po' le idee
Grazie anticipatamente per la eventuale risposta
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 18.5k visite dal 24/02/2019.
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