Forte Lombosciatalgia in gravidanza
Buongiorno, scrivo per chiedere un Vs gentile parere medico.
Ho 31 anni e sono alla 21esima settimana di gravidanza. Ho già una bambina di 15 mesi che non mi ha creato alcun problema durante il periodo gestazione né al parto (spontaneo con canonico travaglio di circa 10 ore).
Di contro, sono molto preoccupata per ciò che mi è accaduto stavolta: da circa 6/7 settimane ho cominciato ad avvertire dolore nella gamba sinistra, che dal gluteo si irradiava nella parte posteriore della coscia, nel polpaccio fino ad arrivare alla caviglia. Mi sono accorta che piano piano ho iniziato ad assumere una posizione antalgica, soprattutto mentre camminavo, completamente sbilanciata dal lato destro, come a non riuscire di fatto a piegare bene la gamba sinistra né a poggiare il piede a terra. Questa situazione è andata peggiorando con dolori lombari e, infine, da una settimana, a seguito di un banalissimo starnuto che mi ha provocato una scossa nella schiena, mi sono bloccata a letto. Inizialmente, però, riuscivo ad andare al bagno e a sedermi a tavola per mangiare, finché - persino dopo 2 iniezioni di Voltaren - non sono riuscita nemmeno più a girarmi nel letto. I dolori al nervo sciatico sono diventati lancinanti e infine mi hanno portata in ospedale dove, accertata la buona salute della bambina, che non è in posizione da premere sul nervo sciatico, mi hanno somministrato bentelan+paracetamolo, prescritto anche dabetin da 5000 unità, che non ho ancora fatto.
Sono preoccupata perché nonostante il dolore sia migliorato con le 3 fiale di bentelan fatte, so che non potrò fare altro, benché il mio problema non sia risolto e temo che con l’avanzare della gravidanza la situazione possa peggiorare.
Premetto che ho una corporatura esile e in passato ho sofferto, per sforzi fisici, situazioni simili ma non paragonabili per dolore e resistenza a riposo + terapia. Da RM e radiografie non emerse all’epoca (quasi 10 anni fa) niente altro che protusioni. Potrebbero essere degenerate in ernie?
La gravidanza amplifica il problema? Ci sono cautele particolari da assumere in questi altri mesi di gestazione? E controindicazioni al parto naturale?
Grazie in anticipo e buona domenica.
Ho 31 anni e sono alla 21esima settimana di gravidanza. Ho già una bambina di 15 mesi che non mi ha creato alcun problema durante il periodo gestazione né al parto (spontaneo con canonico travaglio di circa 10 ore).
Di contro, sono molto preoccupata per ciò che mi è accaduto stavolta: da circa 6/7 settimane ho cominciato ad avvertire dolore nella gamba sinistra, che dal gluteo si irradiava nella parte posteriore della coscia, nel polpaccio fino ad arrivare alla caviglia. Mi sono accorta che piano piano ho iniziato ad assumere una posizione antalgica, soprattutto mentre camminavo, completamente sbilanciata dal lato destro, come a non riuscire di fatto a piegare bene la gamba sinistra né a poggiare il piede a terra. Questa situazione è andata peggiorando con dolori lombari e, infine, da una settimana, a seguito di un banalissimo starnuto che mi ha provocato una scossa nella schiena, mi sono bloccata a letto. Inizialmente, però, riuscivo ad andare al bagno e a sedermi a tavola per mangiare, finché - persino dopo 2 iniezioni di Voltaren - non sono riuscita nemmeno più a girarmi nel letto. I dolori al nervo sciatico sono diventati lancinanti e infine mi hanno portata in ospedale dove, accertata la buona salute della bambina, che non è in posizione da premere sul nervo sciatico, mi hanno somministrato bentelan+paracetamolo, prescritto anche dabetin da 5000 unità, che non ho ancora fatto.
Sono preoccupata perché nonostante il dolore sia migliorato con le 3 fiale di bentelan fatte, so che non potrò fare altro, benché il mio problema non sia risolto e temo che con l’avanzare della gravidanza la situazione possa peggiorare.
Premetto che ho una corporatura esile e in passato ho sofferto, per sforzi fisici, situazioni simili ma non paragonabili per dolore e resistenza a riposo + terapia. Da RM e radiografie non emerse all’epoca (quasi 10 anni fa) niente altro che protusioni. Potrebbero essere degenerate in ernie?
La gravidanza amplifica il problema? Ci sono cautele particolari da assumere in questi altri mesi di gestazione? E controindicazioni al parto naturale?
Grazie in anticipo e buona domenica.
[#1]
Associare terapia con Vitamina B12 antinevritica.
In commercio sono presenti dei corsetti o pancere contenitive per gestanti .
Si usano proficuamente però Massaggi, infrarosso, Laserterapia, Ultrasuono, Terapie manuali Fasciali, e sopratutto Allungamenti. Il fisioterapista può individuare la causa scatenante del mal di schiena, e fornire alla futura mamma, dei consigli adeguati per combattere il dolore e aiutare a sopportare il fastidio.
SALUTI
In commercio sono presenti dei corsetti o pancere contenitive per gestanti .
Si usano proficuamente però Massaggi, infrarosso, Laserterapia, Ultrasuono, Terapie manuali Fasciali, e sopratutto Allungamenti. Il fisioterapista può individuare la causa scatenante del mal di schiena, e fornire alla futura mamma, dei consigli adeguati per combattere il dolore e aiutare a sopportare il fastidio.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
A proposito della terapia con vitamina B12, Lei che farmaco e che dosaggio consiglierebbe? La ginecologa del pronto soccorso mi ha consigliato, come scritto, dobetin fiala da 5000 una volta a settimana senza però specificare per quanto tempo.
Non ho ancora avuto modo di consultare la mia ginecologa ma presumo non sia d’accordo, essendo normalmente restia a qualsiasi terapia farmacologica.
Crede davvero che basti un fisioterapista a fare una diagnosi? Che cosa pensa di una visita da un osteopata o dell’agopuntura, che pure mi sono state consigliate in questa circostanza?
La ringrazio ancora,
Cordialmente
A proposito della terapia con vitamina B12, Lei che farmaco e che dosaggio consiglierebbe? La ginecologa del pronto soccorso mi ha consigliato, come scritto, dobetin fiala da 5000 una volta a settimana senza però specificare per quanto tempo.
Non ho ancora avuto modo di consultare la mia ginecologa ma presumo non sia d’accordo, essendo normalmente restia a qualsiasi terapia farmacologica.
Crede davvero che basti un fisioterapista a fare una diagnosi? Che cosa pensa di una visita da un osteopata o dell’agopuntura, che pure mi sono state consigliate in questa circostanza?
La ringrazio ancora,
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 15.6k visite dal 02/12/2018.
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