Sensazione di secchezza/bruciore labbra vaginali
Buongiorno,
sono una donna di 47 anni e da più di un anno soffro di problemi di natura ginecologica.
Ad agosto dello scorso anno ho avuto una candida curata come da protocollo. Subito dopo ho avuto iniziato ad avvertire una forte sensazione di secchezza/bruciore al labbro esterno, come se la pelle fosse scottata/irritata. Ho eseguito una se rie di tamponi che hanno riscontrato sempre esiti diversi (E. Coli, Fecalis, Klebiisiella). In questo periodo la ginecologa mi ha dato di tutto, creme, ovuli lavande, ma nulla ha dato fine alla sensazione di secchezza/bruciore che provavo. Infine, a seguito di presenza di Klebisiella nel tampone, mi ha prescritto l'antibiotico, che mi ha fatto ritornare la candida. Su consiglio della ginecologa, mi rivolgo ad un dermatologo e poi ad una nuova ginecologa, perchè secondo lei era un fatto epidermico, anche se la pelle della vulva non presentava nessuna anomalia esterna (gonfiore, rossore, chiazze ecc). La nuova ginecologa mi prescrive Difllucan 200 per 6 mesi e Clobesol, Fitostimoline per il bruciore esterno, dopo sostituiti da Rigenoma crema. Dopo mesi di cura, la candida finalmente passa, ma la sensazione di secchezza/bruciore rimane. Anzi nell'ultima settimana si è accentuata.E' una sensazione urente, come se avessi un taglio che brucia che riguarda in modo particolare il labbro esterno sinistro e a volte anche l'ingresso della vagina. Sono disperata e depressa. Naturalmente in questo periodo sto evitando i rapporti, anche se(in tutto questo periodo) non ho mai avvertito dolori durante.
Non so più cosa pensare e a chi rivolgermi. E' possibile che non riesca a guarire? E' possibile che un'infezione genitale possa scatenare tutto ciò?
Grazie per l'attenzione.
sono una donna di 47 anni e da più di un anno soffro di problemi di natura ginecologica.
Ad agosto dello scorso anno ho avuto una candida curata come da protocollo. Subito dopo ho avuto iniziato ad avvertire una forte sensazione di secchezza/bruciore al labbro esterno, come se la pelle fosse scottata/irritata. Ho eseguito una se rie di tamponi che hanno riscontrato sempre esiti diversi (E. Coli, Fecalis, Klebiisiella). In questo periodo la ginecologa mi ha dato di tutto, creme, ovuli lavande, ma nulla ha dato fine alla sensazione di secchezza/bruciore che provavo. Infine, a seguito di presenza di Klebisiella nel tampone, mi ha prescritto l'antibiotico, che mi ha fatto ritornare la candida. Su consiglio della ginecologa, mi rivolgo ad un dermatologo e poi ad una nuova ginecologa, perchè secondo lei era un fatto epidermico, anche se la pelle della vulva non presentava nessuna anomalia esterna (gonfiore, rossore, chiazze ecc). La nuova ginecologa mi prescrive Difllucan 200 per 6 mesi e Clobesol, Fitostimoline per il bruciore esterno, dopo sostituiti da Rigenoma crema. Dopo mesi di cura, la candida finalmente passa, ma la sensazione di secchezza/bruciore rimane. Anzi nell'ultima settimana si è accentuata.E' una sensazione urente, come se avessi un taglio che brucia che riguarda in modo particolare il labbro esterno sinistro e a volte anche l'ingresso della vagina. Sono disperata e depressa. Naturalmente in questo periodo sto evitando i rapporti, anche se(in tutto questo periodo) non ho mai avvertito dolori durante.
Non so più cosa pensare e a chi rivolgermi. E' possibile che non riesca a guarire? E' possibile che un'infezione genitale possa scatenare tutto ciò?
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile signora,
sarebbe opportuno escludere la possibilità che lei sia affetta da una vestibolodinia.
Alla base di questa patologia c'è una serie di processi che portano ad una ipertattivazione del mastocita.
Il mastocita è una cellula che fa parte del nostro sistema di difesa immunitaria e produce alcune sostanze che provocano rossore, bruciore gonfiore e dolore, e un fattore di crescita dei nervi (Nerve Growth Factor NGF) che aumenta il numero delle terminazioni nervose del dolore, amplificando quindi la sensazione del dolore.
I fattori che scatenano l’iperattivazione del mastocita sono vari, alcuni esempi sono:
1) Le vaginiti ripetute da candida, gardnerella, escherichia coli,HPV ecc. che si verificano più frequentemente dopo l’assunzione di antibiotici o se ci sono problemi di stipsi cronica
2) I microtraumi sulla mucosa del vestibolo dovuti ai rapporti sessuali, specie se avvengono in presenza di scarsa lubrificazione o secchezza vaginale, che può dipendere dall’uso della pillola, mancanza di eccitazione, dalla presenza del dolore alla penetrazione che inibisce la lubrificazione, o dovuti all’uso di indumenti stretti (jeans, perizoma ecc.).
Questi microtraumi danno la sensazione alla paziente di avere “dei taglietti” che effettivamente possono essere poi riscontrati alla visita, (sono in realtà delle microabrasioni) nella regione vestibolare.
Per fare la diagnosi di vestibolodinia, una volta escluse altre possibili cause, esiste un test chiamato swab test o test del cotton fioc.
Dovrebbe rivolgersi a uno specialista che sia esperto e conosca a fondo questo tipo di malattia.
Potrebbe essere un ginecologo, ma anche un neurologo, urologo o dermatologo, in quanto sono queste le figure professionali che si occupano in modo specifico di questa patologia...ma sono ancora pochi.
Un caro saluto
sarebbe opportuno escludere la possibilità che lei sia affetta da una vestibolodinia.
Alla base di questa patologia c'è una serie di processi che portano ad una ipertattivazione del mastocita.
Il mastocita è una cellula che fa parte del nostro sistema di difesa immunitaria e produce alcune sostanze che provocano rossore, bruciore gonfiore e dolore, e un fattore di crescita dei nervi (Nerve Growth Factor NGF) che aumenta il numero delle terminazioni nervose del dolore, amplificando quindi la sensazione del dolore.
I fattori che scatenano l’iperattivazione del mastocita sono vari, alcuni esempi sono:
1) Le vaginiti ripetute da candida, gardnerella, escherichia coli,HPV ecc. che si verificano più frequentemente dopo l’assunzione di antibiotici o se ci sono problemi di stipsi cronica
2) I microtraumi sulla mucosa del vestibolo dovuti ai rapporti sessuali, specie se avvengono in presenza di scarsa lubrificazione o secchezza vaginale, che può dipendere dall’uso della pillola, mancanza di eccitazione, dalla presenza del dolore alla penetrazione che inibisce la lubrificazione, o dovuti all’uso di indumenti stretti (jeans, perizoma ecc.).
Questi microtraumi danno la sensazione alla paziente di avere “dei taglietti” che effettivamente possono essere poi riscontrati alla visita, (sono in realtà delle microabrasioni) nella regione vestibolare.
Per fare la diagnosi di vestibolodinia, una volta escluse altre possibili cause, esiste un test chiamato swab test o test del cotton fioc.
Dovrebbe rivolgersi a uno specialista che sia esperto e conosca a fondo questo tipo di malattia.
Potrebbe essere un ginecologo, ma anche un neurologo, urologo o dermatologo, in quanto sono queste le figure professionali che si occupano in modo specifico di questa patologia...ma sono ancora pochi.
Un caro saluto
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#2]
Utente
Grazie dott.ssa per la risposta.
In effetti volevo contattare un urologo che opera nella mia zona e che si occupa di vulvodinia, perchè ho il sospetto che possa trattarsi proprio di questa patologia, anche se non avverto nessun dolore durante i rapporti. (naturalmente ho rapporti nei giorni in cui non accuso questa sensazione di bruciore). In questi giorni ho parlato del mio sintomo con il mio medico di base, che mi ha suggerito l’utilizzo di farmaci antiepilettici, perchè secondo lui il mio problema potrebbe essere causato da un'infiammazione neuropatica. Il farmaco suggerito è il Gabapentin da 100mg, ma prima di utilizzarlo vorrei un parere in proposito. Le ricordo che è da più di un anno che soffro. Ho avuto un leggero sollievo nel mese di agosto/settembre, forse anche grazie all'uso continuativo di gonne e vestiti, al mare, alla bella stagione. Da ottobre la sintomatologia si è accentuata, in modo particolare in quest'ultimo periodo. Purtroppo l'abbigliamento di questa stagione non mi aiuta, anche se uso pantaloni larghi e indosso gonne e vestiti quando posso. Questo dolore mi sta condizionando tantissimo,anche mentre scrivo ho questa sensazione, lungo il labbro sinistro, di pelle che brucia, che tira. Sono molto depressa!!!
In effetti volevo contattare un urologo che opera nella mia zona e che si occupa di vulvodinia, perchè ho il sospetto che possa trattarsi proprio di questa patologia, anche se non avverto nessun dolore durante i rapporti. (naturalmente ho rapporti nei giorni in cui non accuso questa sensazione di bruciore). In questi giorni ho parlato del mio sintomo con il mio medico di base, che mi ha suggerito l’utilizzo di farmaci antiepilettici, perchè secondo lui il mio problema potrebbe essere causato da un'infiammazione neuropatica. Il farmaco suggerito è il Gabapentin da 100mg, ma prima di utilizzarlo vorrei un parere in proposito. Le ricordo che è da più di un anno che soffro. Ho avuto un leggero sollievo nel mese di agosto/settembre, forse anche grazie all'uso continuativo di gonne e vestiti, al mare, alla bella stagione. Da ottobre la sintomatologia si è accentuata, in modo particolare in quest'ultimo periodo. Purtroppo l'abbigliamento di questa stagione non mi aiuta, anche se uso pantaloni larghi e indosso gonne e vestiti quando posso. Questo dolore mi sta condizionando tantissimo,anche mentre scrivo ho questa sensazione, lungo il labbro sinistro, di pelle che brucia, che tira. Sono molto depressa!!!
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Il gabapentin è uno dei farmaci impiegati per il trattamento del dolore (bruciore) neuropatico e la vestibolodinia, forma localizzata della vulvodinia, è una neuropatia che interessa il nervo pudendo.
Comprendo benissimo quello che sta provando, ma senza una diagnosi precisa fatta da uno specialista esperto che conosca bene questo tipo di malattia, non è prudente assumere terapie, anche perchè, se si trattasse effettivamente di questo problema, la vestibolodinia o una neuropatia del pudendo, un solo farmaco non basterebbe e non sarebbe risolutivo.
La terapia infatti è multimodale, possono quasi sempre essere necessari più farmaci abbinati a integratori, riabilitazione del pavimento pelvico, terapie fisiche, normalizzazione dell'ecosistema vaginale e intestinale, e altro ancora da personalizzare sulla paziente e da monitorare nel tempo.
La cosa più saggia e corretta da fare quindi nel suo caso è quella di rivolgersi all'urologo della sua zona che si occupa di vulvodinia per la diagnosi e una terapia adeguata.
Comprendo benissimo quello che sta provando, ma senza una diagnosi precisa fatta da uno specialista esperto che conosca bene questo tipo di malattia, non è prudente assumere terapie, anche perchè, se si trattasse effettivamente di questo problema, la vestibolodinia o una neuropatia del pudendo, un solo farmaco non basterebbe e non sarebbe risolutivo.
La terapia infatti è multimodale, possono quasi sempre essere necessari più farmaci abbinati a integratori, riabilitazione del pavimento pelvico, terapie fisiche, normalizzazione dell'ecosistema vaginale e intestinale, e altro ancora da personalizzare sulla paziente e da monitorare nel tempo.
La cosa più saggia e corretta da fare quindi nel suo caso è quella di rivolgersi all'urologo della sua zona che si occupa di vulvodinia per la diagnosi e una terapia adeguata.
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In questo articolo troverà altre informazioni e alcuni miei consigli sulla vulvodinia che spero possano esserle utili:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/908-bruciore-dolore-vaginale-e-rapporti-dolorosi-i-sintomi-della-vulvodinia.html
Un caro saluto.
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/908-bruciore-dolore-vaginale-e-rapporti-dolorosi-i-sintomi-della-vulvodinia.html
Un caro saluto.
[#7]
Utente
Buongiorno dott.ssa De Falco,
come da lei consigliatomi, sono stata da un urologo esperto in vulvodinia. Dopo la visita, durata più di un ora, che non ha effettuato con il classico cotton fioc, ma semplicemente con ispezione manuale, ha evidenziato sindrome vulvodinia ore 3,5 e 6 con ipertono del pavimento pelvico a sinistra. A Suo parere, la sindrome riscontrata sarebbe abbastanza lieve e per questo motivo, al momento, non mi ha prescritto l'uso di farmaci, ma solo integratori ( Alanerv Age e Cernilen Flogo 1 compressa al dì). Mi ha consigliato anche l'uso di olio alle mandorle da massaggiare sulla vulva e Fisian detergente, 2 litri di acqua al giorno, yogurt per migliorare l'attività intestinale, ma soprattutto allenamento del pavimento pelvico con una ginnastica mirata per almeno 10 minuti al giorno.
La prossima visita per il controllo dovrebbe avvenire tra un mese.
Spero tanto che la cura riesca migliorare questa sensazione di bruciore urente che non mi da tregua e di aver incanalato, finalmente, la strada giusta per la guarigione.
Secondo Lei, potrò guarire?
Grazie anticipatamente per qualsiasi risposta o consiglio che vorrà rivolgermi.
come da lei consigliatomi, sono stata da un urologo esperto in vulvodinia. Dopo la visita, durata più di un ora, che non ha effettuato con il classico cotton fioc, ma semplicemente con ispezione manuale, ha evidenziato sindrome vulvodinia ore 3,5 e 6 con ipertono del pavimento pelvico a sinistra. A Suo parere, la sindrome riscontrata sarebbe abbastanza lieve e per questo motivo, al momento, non mi ha prescritto l'uso di farmaci, ma solo integratori ( Alanerv Age e Cernilen Flogo 1 compressa al dì). Mi ha consigliato anche l'uso di olio alle mandorle da massaggiare sulla vulva e Fisian detergente, 2 litri di acqua al giorno, yogurt per migliorare l'attività intestinale, ma soprattutto allenamento del pavimento pelvico con una ginnastica mirata per almeno 10 minuti al giorno.
La prossima visita per il controllo dovrebbe avvenire tra un mese.
Spero tanto che la cura riesca migliorare questa sensazione di bruciore urente che non mi da tregua e di aver incanalato, finalmente, la strada giusta per la guarigione.
Secondo Lei, potrò guarire?
Grazie anticipatamente per qualsiasi risposta o consiglio che vorrà rivolgermi.
[#8]
Certo, potrà tornare a stare bene una volta trovata la terapia giusta adatta a Lei.
Personalmente non amo l'utilizzo di detergenti intimi per le pazienti affette da vestibolodinia, al limite possono essere usati per l'igiene anale, ma in vagina è meglio usare solo acqua tiepida.
Un caro saluto.
Personalmente non amo l'utilizzo di detergenti intimi per le pazienti affette da vestibolodinia, al limite possono essere usati per l'igiene anale, ma in vagina è meglio usare solo acqua tiepida.
Un caro saluto.
[#9]
Utente
Buongiorno dott.ssa,
ho necessità di avere un parere.
Come avevo sopra accennato,ho effettuato una visita presso un urologo esperto in vulvodinia, il quale mi ha riscontrato questa patologia in forma lieve.Per questo motivo mi ha prescritto una cura a base di integratori (Alanerv age e Cernilen Flogo, una compressa di entrambi al di), ginnastica respiratoria pelvica (10 m al di) e olio di mandorle ( che ho sospeso perchè mi accentuava la sensazione di bruciore).
Dopo meno di mese di cura, in cui sembrava andare un pochino meglio, durante la visita di controllo mi ha effettuato un massaggio pelvico per decontrarre la muscolatura, in cui non ho avvertito nessun dolore.
Purtroppo però a partire dal giorno seguente la situazione è peggiorata. Sto, infatti, malissimo, il dolore si è accentuato anche nella zona interna vaginale e soprattutto nella zona clitoridea ( cosa che prima non ho mai avuto). Soffro molto anche a stare seduta.
Ho contattato il medico che mi ha detto di mettere xanagel e di continuare con gli integratori. Dovrei rivederlo per la seconda seduta la settimana prossima, ma ho paura.
Secondo lei è normale sentirsi così fortemente irritata?
ho necessità di avere un parere.
Come avevo sopra accennato,ho effettuato una visita presso un urologo esperto in vulvodinia, il quale mi ha riscontrato questa patologia in forma lieve.Per questo motivo mi ha prescritto una cura a base di integratori (Alanerv age e Cernilen Flogo, una compressa di entrambi al di), ginnastica respiratoria pelvica (10 m al di) e olio di mandorle ( che ho sospeso perchè mi accentuava la sensazione di bruciore).
Dopo meno di mese di cura, in cui sembrava andare un pochino meglio, durante la visita di controllo mi ha effettuato un massaggio pelvico per decontrarre la muscolatura, in cui non ho avvertito nessun dolore.
Purtroppo però a partire dal giorno seguente la situazione è peggiorata. Sto, infatti, malissimo, il dolore si è accentuato anche nella zona interna vaginale e soprattutto nella zona clitoridea ( cosa che prima non ho mai avuto). Soffro molto anche a stare seduta.
Ho contattato il medico che mi ha detto di mettere xanagel e di continuare con gli integratori. Dovrei rivederlo per la seconda seduta la settimana prossima, ma ho paura.
Secondo lei è normale sentirsi così fortemente irritata?
[#10]
Può accadere che dopo le prime sedute si possa avere un effetto di fastidio o dolore, che in genere però sono e devono essere transitori e destinati a risolversi spontaneamente.
La cosa importante e fondamentale è riferire sempre tutto quello che le accade al medico o fisioterapista che le ha effettuate.
Le ha dato una spiegazione al riguardo? L'ha rassicurata?
La cosa importante e fondamentale è riferire sempre tutto quello che le accade al medico o fisioterapista che le ha effettuate.
Le ha dato una spiegazione al riguardo? L'ha rassicurata?
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Utente
Grazie mille per la Sua cortese attenzione.
Si, ho avvertito il dottore, il quale mi ha risposto che è abbastanza comune una reazione irritativa dopo le prime sedute. Mi ha detto di continuare con gli integratori, il gel, la respirazione pelvica e cercherà la prossima volta di darmi più sollievo.
Spero tanto di migliorare, anche perchè adesso non riesco neanche a stare seduta, tanto sono irritata.
Secondo lei le manipolazioni interne sono necessarie? Oppure se ne può fare a meno?
Si, ho avvertito il dottore, il quale mi ha risposto che è abbastanza comune una reazione irritativa dopo le prime sedute. Mi ha detto di continuare con gli integratori, il gel, la respirazione pelvica e cercherà la prossima volta di darmi più sollievo.
Spero tanto di migliorare, anche perchè adesso non riesco neanche a stare seduta, tanto sono irritata.
Secondo lei le manipolazioni interne sono necessarie? Oppure se ne può fare a meno?
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 16.4k visite dal 29/11/2018.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.