I ginecologi non erano riusciti più

Gentili Dottori,
un anno fa ho avuto un figlio con parto cesareo d'urgenza per distacco di placenta alla 34 settimana. Purtroppo la gravidanza mi ha dato molti problemi. Sin dalla sesta settimana ho avuto piccole perdite ematiche che,ogni volta, mi costringevano a correre al pronto soccorso. Da lì, dopo un'ecografia di controllo, venivo rimandata a casa con la raccomandazione di stare a riposo e con l'indicazione di prendere dapprima il progesterone in seguito la vasosuprina. Secondo il mio ginecologo tali perdite potevano essere imputate ad un impianto basso della placenta (diagnosi effettuata in seguito ad ecocolordoppler). Al quinto mese, nonostante il riposo pressoché assoluto (mi alzavo solo per mangiare e andare in bagno), ho avuto un'emoragia più consistente con coaguli per la quale mi hanno ricoverata. Dopo una settimana in ospedale il ginecologo dal monitoraggio che eseguivo quotidianamente ha notato la presenza di piccole contrazioni unite, è emerso dalla visita, da un accorciamento del collo dell'utero. Poiché nell'ospedale della mia zona di residenza non sono in grado di affrontare parti così precoci, mi hanno trasferita in un altro ospedale molto lontano da qui (un'ora di traghetto e 4 di autoambulanza). Al termine del viaggio (l'autista guidava piuttosto speditamente senza avere la minima accortezza per buche e quant'altro), giunta nel nuovo ospedale ho avuto un'altra emorragia questa volta copiosa. Sono rimasta in questo ospedale per ben due mesi senza mai alzarmi dal letto. Talvolta riscontravo piccole perdite, ma sono riuscita ad arrivare alla 34esima settimana quando ho avuto un'abbonadante emoraggia che ha reso necessario far nascere il bambino. Dalle ultime ecografie i ginecologi non erano riusciti più a verificare se la placenta fosse risalita o meno (dicevano che la testa del bambino era posizionata proprio lì (?)). Il bambino, nonostante la prematuranza, alla nascita pesava 3.200. Ora, anche se l'esperienza non è stata delle migliori, la nascita di mio figlio mi ha resa così felice da non escludere in futuro la possibilità di dargli un fratellino o sorellina. Vorrei sapere a quali rischi andrei incontro con una nuova gravidanza. Sono predisposta ad avere la placenta previa? Alla prima garvidanza fumavo una trentina di sigarette al giorno, ridotte a una decina durante i primi tre mesi. In seguito, per forza di cose, ho smesso e fortunatamente non ho più ripreso. Adesso ho 35 anni.
Vi ringrazio per le informazioni e i consigli che vorrete darmi.
Cordiali saluti
Debora
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Assolutamente non corre il rischio di una placenta previa,a meno di piccole malformazioni della cavità uterina.
Fumo e Gravidanza non vanno d'accordo(Rischio aumentato di cardiopatie fetali)!
SALUTONI!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Grazie per la cortese risposta.
Cordiali saluti