Vaginosi batterica
Buongiorno,
Scrivo per avere un secondo parere.
Lo scorso luglio 2017 ho avuto un'infezione sospetta. A seguito di visita ginecologica e per sospetta infezione da clamidia sono stata curata con 3 ovuli di cleocin, due lavande vaginali di betadine e 3 compresse di Azitromicina. Sopraggiunto bruciore alla minzione, sono stata curata con 1bustina di Monuril. A distanza di 3gg dall'inizio della cura è comparsa la febbre alta (39-40°) con mal di gola. Mi è stata intensificata la cura con 5 giorni di levofloxacina e 10gg di Bassado. In aggiunta a questo, fermenti lattici.
Gli esami di laboratorio eseguiti a quel tempo avevano dato esito negativo alla clamidia (probabilmente un falso negativo?).
Terminata la cura non ho avuto altri problemi o altre perdite sospette se non delle leggere perdite sul grigio/giallino senza odori forti, senza dolore e senza prurito. Alle quali non ho dato molto peso, in quanto non erano continue, ma comparivano per alcuni giorni per poi risolversi.
Vi é stato invece un episodio di candida (maggio 2018) curato con fluconazolo due compresse subito e una dopo 10gg. I miei sintomi erano prurito, perdite bianche e odore forte. Il mio ragazzo aveva il glande arrossato e con puntini rossi come una fragola (perdonate il paragone).
Da lì in avanti solo qualche perdita, ma nulla che mi facesse sospettare, ho ritenuto fosse normali, non avendo dolore, bruciore o altro.
Due giorni fa sono tornata dalla ginecologa per un controllo di routine e vedendo le mie perdite (che ha definito schiumose) ha sollevato il sospetto di una vaginosi batterica (generica), mi ha dato 3compresse di Azitromicina e 3 ovuli di cleocin. Per il mio ragazzo 3compresse al giorno per 6 giorni di Vagilen.
Ora al terzo giorno di cura mi ritrovo con perdite di tipo viscoso, filamentoso, probabilmente con una leggera presenza di sangue in quanto sono di colore rosa salmone. Completamente inodoro e che non mi danno dolori o prurito.
Preciso che da dicembre 2015 fino a due settimane fa ho utilizzato Nuvaring.
Ora vorrei chiedervi:
La cura prescritta dalla dottoressa è sufficiente a curarmi e a fugare ogni dubbio? O sarebbe forse il caso di eseguire altri esami? Magari anche del sangue? È necessario tornare dalla dottoressa per un controllo tra qualche giorno?
In ultimo, a vostro parere, le perdite che sto avendo ora, sono da considerarsi collegate al trattamento, alla vaginosi o alla sospensione da Nuvaring?
Mi rendo conto che risulta difficile fare un consulto senza visita, ma vorrei non tralasciare nulla.
Vi ringrazio sin d'ora per le vostre risposte.
Saluto cordialmente.
Scrivo per avere un secondo parere.
Lo scorso luglio 2017 ho avuto un'infezione sospetta. A seguito di visita ginecologica e per sospetta infezione da clamidia sono stata curata con 3 ovuli di cleocin, due lavande vaginali di betadine e 3 compresse di Azitromicina. Sopraggiunto bruciore alla minzione, sono stata curata con 1bustina di Monuril. A distanza di 3gg dall'inizio della cura è comparsa la febbre alta (39-40°) con mal di gola. Mi è stata intensificata la cura con 5 giorni di levofloxacina e 10gg di Bassado. In aggiunta a questo, fermenti lattici.
Gli esami di laboratorio eseguiti a quel tempo avevano dato esito negativo alla clamidia (probabilmente un falso negativo?).
Terminata la cura non ho avuto altri problemi o altre perdite sospette se non delle leggere perdite sul grigio/giallino senza odori forti, senza dolore e senza prurito. Alle quali non ho dato molto peso, in quanto non erano continue, ma comparivano per alcuni giorni per poi risolversi.
Vi é stato invece un episodio di candida (maggio 2018) curato con fluconazolo due compresse subito e una dopo 10gg. I miei sintomi erano prurito, perdite bianche e odore forte. Il mio ragazzo aveva il glande arrossato e con puntini rossi come una fragola (perdonate il paragone).
Da lì in avanti solo qualche perdita, ma nulla che mi facesse sospettare, ho ritenuto fosse normali, non avendo dolore, bruciore o altro.
Due giorni fa sono tornata dalla ginecologa per un controllo di routine e vedendo le mie perdite (che ha definito schiumose) ha sollevato il sospetto di una vaginosi batterica (generica), mi ha dato 3compresse di Azitromicina e 3 ovuli di cleocin. Per il mio ragazzo 3compresse al giorno per 6 giorni di Vagilen.
Ora al terzo giorno di cura mi ritrovo con perdite di tipo viscoso, filamentoso, probabilmente con una leggera presenza di sangue in quanto sono di colore rosa salmone. Completamente inodoro e che non mi danno dolori o prurito.
Preciso che da dicembre 2015 fino a due settimane fa ho utilizzato Nuvaring.
Ora vorrei chiedervi:
La cura prescritta dalla dottoressa è sufficiente a curarmi e a fugare ogni dubbio? O sarebbe forse il caso di eseguire altri esami? Magari anche del sangue? È necessario tornare dalla dottoressa per un controllo tra qualche giorno?
In ultimo, a vostro parere, le perdite che sto avendo ora, sono da considerarsi collegate al trattamento, alla vaginosi o alla sospensione da Nuvaring?
Mi rendo conto che risulta difficile fare un consulto senza visita, ma vorrei non tralasciare nulla.
Vi ringrazio sin d'ora per le vostre risposte.
Saluto cordialmente.
[#1]
Voglio sottolineare che l'Azitromicina non è un antibiotico specifico per la Gardnerella vaginalis (VAGINOSI BATTERICA) , in questi casi si somministra Metronidazolo e in alternativa la Clindamicina , sempre per via vaginale (linee guida internazionali) perchè questi antibiotici vaginali , non alterano la flora lattobacillare (b. di Doderlein) , danno scarsi effetti collaterali sistemici e locali ed un possibile uso in gravidanza.
Secondo il mio parere , probabilmente la possente terapia antibiotica con Azitromicina (ideale per la CLAMIDIA) ha determinato una scomparsa dei bacilli di Doderlein e una predisposizione a uno sviluppo di vaginite da Candida.
L'anello vaginale non ha responsabilità in tutto questo.
SALUTI
Secondo il mio parere , probabilmente la possente terapia antibiotica con Azitromicina (ideale per la CLAMIDIA) ha determinato una scomparsa dei bacilli di Doderlein e una predisposizione a uno sviluppo di vaginite da Candida.
L'anello vaginale non ha responsabilità in tutto questo.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.9k visite dal 10/10/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Vaginite
La vaginite è un'infiammazione della vagina che spesso può colpire anche la vulva (vulvo-vaginite). Le principali cause, i sintomi, cura e prevenzione.