Prom da incompetenza cervicale?
Buongiorno,
vorrei chiedere il vostro parere rispetto alla perdita del mio bambino alla 20esima settimana di gravidanza (prima gravidanza). Ad inizio maggio ho notato delle piccole perdite trasparenti sugli slip, mi sono insospettita e mi sono recata al pronto soccorso, quasi più per scrupolo che per una reale preoccupazione, in quanto la gravidanza stava procedendo bene, non ho mai avuto dolori ed avevo recentemente effettuato analisi del sangue, visita con ostetrica ed urinocoltura, che confermavano la situazione di normalità.
In pronto soccorso il prom test ha dato risultato positivo e dall'ecofrafia risultava già una dilatazione di 3 cm. Mi hanno fatto i tamponi cervico-vaginali, che sono poi risultati tutti negativi, e sono stata immediatamente ricoverata con terapia antibiotica. I medici mi hanno prospettato subito la situazione di gravità ed ipotizzavano una piccola lesione alte del sacco amniotico, in quanto c'era ancora abbondante liquido ed il bambino stava bene; sembrava che il tutto potesse essere stato causato da un'infezione in quanto la mia storia clinica non faceva pensare ad incompetenza cervicale ed il valore della PCR era leggermente alto, ma i tamponi non hanno riscontrato palesi infezioni. Dopo qualche giorno di ricovero mi sono iniziate le contrazioni ed ho perso il bambino. Sono ancora in atto gli esami sul feto, ma una delle dottoresse dell'ospedale ha ipotizzato possa essersi trattato di incompetenza cervicale. Forse è difficile stabilire precisamente la causa di questa perdita, che nel corso di questo tempo ho cercato di metabolizzare, però vorrei cercare, per quello che mi è possibile, di prevenire una situazione analoga in futuro.
Per la vostra esperienza da cosa può essere dipeso l'aborto?
In caso di incompetenza cervicale ho letto che può essere effettuato il cerchiaggio cervicale, è maggiormente indicato quello preventivo o è più efficace effettuarlo in caso di reale minaccia d'aborto?
Posso adottare qualche misura preventiva o sarà sufficiente effettuare controlli ecografici più ravvicinati durante la gravidanza?
La settimana scorsa, a distanza di 35 giorni dall'aborto mi è ricomparso il ciclo. A breve avrò una visita di controllo (ho dovuto effettuare resettoscopia la notte dell'aborto in quanto la placenta era rimasta attaccata e successivamente isteroscopia operativa per rimuovere gli ultimi residui). Ora mi sto chiedendo quanto tempo poter aspettare per cercare una nuova gravidanza..mi è stato indicato circa 2-3 cicli mestruali, concordate? (Chiedo un altro parere non per mancanza di fiducia rispetto ai medici che mi hanno seguita, in quanto mi sono sentita "in mani esperte", ma perché rielaborando l'accaduto mi sono sorte queste domande che non ho avuto ancora modo di poter porre).
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
vorrei chiedere il vostro parere rispetto alla perdita del mio bambino alla 20esima settimana di gravidanza (prima gravidanza). Ad inizio maggio ho notato delle piccole perdite trasparenti sugli slip, mi sono insospettita e mi sono recata al pronto soccorso, quasi più per scrupolo che per una reale preoccupazione, in quanto la gravidanza stava procedendo bene, non ho mai avuto dolori ed avevo recentemente effettuato analisi del sangue, visita con ostetrica ed urinocoltura, che confermavano la situazione di normalità.
In pronto soccorso il prom test ha dato risultato positivo e dall'ecofrafia risultava già una dilatazione di 3 cm. Mi hanno fatto i tamponi cervico-vaginali, che sono poi risultati tutti negativi, e sono stata immediatamente ricoverata con terapia antibiotica. I medici mi hanno prospettato subito la situazione di gravità ed ipotizzavano una piccola lesione alte del sacco amniotico, in quanto c'era ancora abbondante liquido ed il bambino stava bene; sembrava che il tutto potesse essere stato causato da un'infezione in quanto la mia storia clinica non faceva pensare ad incompetenza cervicale ed il valore della PCR era leggermente alto, ma i tamponi non hanno riscontrato palesi infezioni. Dopo qualche giorno di ricovero mi sono iniziate le contrazioni ed ho perso il bambino. Sono ancora in atto gli esami sul feto, ma una delle dottoresse dell'ospedale ha ipotizzato possa essersi trattato di incompetenza cervicale. Forse è difficile stabilire precisamente la causa di questa perdita, che nel corso di questo tempo ho cercato di metabolizzare, però vorrei cercare, per quello che mi è possibile, di prevenire una situazione analoga in futuro.
Per la vostra esperienza da cosa può essere dipeso l'aborto?
In caso di incompetenza cervicale ho letto che può essere effettuato il cerchiaggio cervicale, è maggiormente indicato quello preventivo o è più efficace effettuarlo in caso di reale minaccia d'aborto?
Posso adottare qualche misura preventiva o sarà sufficiente effettuare controlli ecografici più ravvicinati durante la gravidanza?
La settimana scorsa, a distanza di 35 giorni dall'aborto mi è ricomparso il ciclo. A breve avrò una visita di controllo (ho dovuto effettuare resettoscopia la notte dell'aborto in quanto la placenta era rimasta attaccata e successivamente isteroscopia operativa per rimuovere gli ultimi residui). Ora mi sto chiedendo quanto tempo poter aspettare per cercare una nuova gravidanza..mi è stato indicato circa 2-3 cicli mestruali, concordate? (Chiedo un altro parere non per mancanza di fiducia rispetto ai medici che mi hanno seguita, in quanto mi sono sentita "in mani esperte", ma perché rielaborando l'accaduto mi sono sorte queste domande che non ho avuto ancora modo di poter porre).
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Bisogna fare riferimento anche ad infezioni vaginali pregresse come la VAGINOSI BATTERICA .
Tra le complicanze ostetriche vanno incluse il parto pretermine, la rottura prematura delle membrane , la corionamnionite, la nascita di neonati a basso peso e le endometriti post-aborto e pueperali.
La ricerca con i tamponi probabilmente non è stata mirata alla GARDNERELLA VAGINALIS (vaginosi batterica ) , ma ad altri batteri, risultati negativi
Tra gli eventi ostetrici avversi va menzionato anche l'aumentato rischio di aborto spontaneo nel primo trimestre.
Sottolineo che ciò non esclude la "incompetenza cervicale".
Saluti
Tra le complicanze ostetriche vanno incluse il parto pretermine, la rottura prematura delle membrane , la corionamnionite, la nascita di neonati a basso peso e le endometriti post-aborto e pueperali.
La ricerca con i tamponi probabilmente non è stata mirata alla GARDNERELLA VAGINALIS (vaginosi batterica ) , ma ad altri batteri, risultati negativi
Tra gli eventi ostetrici avversi va menzionato anche l'aumentato rischio di aborto spontaneo nel primo trimestre.
Sottolineo che ciò non esclude la "incompetenza cervicale".
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#5]
Utente
Buongiorno, proseguo il consulto precedentemente aperto per chiedere il vostro parere rispetto a ciò che mi sta accadendo.
Come da precedenti messaggi, lo scorso anno ho avuto un aborto a 20+1; le ipotesi dei medici facevano pensare a prom per infezione o prom a seguito di incompetenza cervicale. I tamponi cervico-vaginali eseguiti allora erano risultati negativi.
Dopo 6 mesi dall'evento ho cercato una nuova gravidanza e mi trovo ora a 20 settimane. Mi sembra però che si stia ripetendo lo stesso esito della volta precedente. Ieri ad un controllo mi è stata trovata cervicometria di 1 cm. Io non ho avvertito contrazioni in quest ultimo periodo e sono stata a riposo preventivo (non ferma a letto, ma ho condotto una vita casalinga senza fare sforzi).
Sono stata ricoverata ieri ed i medici mi stanno facendo esami del sangue, urine e tamponi. Secondo il vostro parere se le analisi fossero negative potrebbe trattarsi di incompetenza cervicale e potrebbe essere ancora possibile un cerchiaggio?
Grazie
Saluti
Come da precedenti messaggi, lo scorso anno ho avuto un aborto a 20+1; le ipotesi dei medici facevano pensare a prom per infezione o prom a seguito di incompetenza cervicale. I tamponi cervico-vaginali eseguiti allora erano risultati negativi.
Dopo 6 mesi dall'evento ho cercato una nuova gravidanza e mi trovo ora a 20 settimane. Mi sembra però che si stia ripetendo lo stesso esito della volta precedente. Ieri ad un controllo mi è stata trovata cervicometria di 1 cm. Io non ho avvertito contrazioni in quest ultimo periodo e sono stata a riposo preventivo (non ferma a letto, ma ho condotto una vita casalinga senza fare sforzi).
Sono stata ricoverata ieri ed i medici mi stanno facendo esami del sangue, urine e tamponi. Secondo il vostro parere se le analisi fossero negative potrebbe trattarsi di incompetenza cervicale e potrebbe essere ancora possibile un cerchiaggio?
Grazie
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.9k visite dal 26/06/2018.
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