Aiutatemi
Salve ho 30 anni nel 2009 ho avuto un TVP (estesa entrambe la gambe fino alla cava) in seguito all assunzione di una pillola anticoncezionale (presa per solo un mese). Si è tutto ricanalizzato con un Po di insufficienza venosa. Dopo l evento trombotico ho fatto l estrazione del DNA dal quale è risultata una diminuzione della proteina C al 47% (valore di rif 70/140%)...ad agosto 2017 scopro di essere in attesa e mi danno come terapia prefolic e seleparina da 0.4 una al gg la facevo alle ore 20. La gravidanza è proseguita nei migliori dei modi nessun problema fin quando il 28 marzo venerdì entro in travaglio cosidecidono di sospendere la seleparina...mi dilato di 2cm e rimango cosi fino a domenica alle ore 13 dopo che finalmente decidono di mettermi un gel stimolante...alle 19 partorisco con un parto vaginale..il parto in se durò 20 minuti in modo tranquillo senza problemi...Però subito dopo partorito il mio bimbo non ce l ha fatta forse per un trombo nel cordone è ancora da accertare...potrei sapere per una prossima gravidanza come mi devo comportare nel momento del parto? Cos é che nn è andato bene?la terapia era corretta? Com è stato gestito il parto? Devo aspettare per una futura gravidanza? Vi ringrazio
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Gentile Signora,
mi dispiace molto per la perdita del suo piccolo, e le sono vicina con un pensiero.
In questi casi la prima cosa è cercare nella sua zona un centro specializzato in gravidanze a rischio per essere seguita in una futura gravidanza. Farei rileggere la placenta a un esperto (ce ne sono su Firenze, Pisa, Genova, che io conosco, ma sicuramente anche in altri centri). E'importante infatti capire se la trombosi si è verificata a livello placentare oppure se è stata sul cordone, quindi sul versante fetale. In questo caso è possibile che il bambino stesso fosse trombofilico, sarebbe opportuna quindi anche una valutazione della coagulazione paterna.
Le consiglio poi di dare un'occhiata al sito di CiaoLapo, un'associazione che dà sostegno nel lutto perinatale, ci sono dei gruppi di automutuoaiuto molto validi anche nella sua città.
la saluto cordialmente e le auguro il meglio per il futuro
mi dispiace molto per la perdita del suo piccolo, e le sono vicina con un pensiero.
In questi casi la prima cosa è cercare nella sua zona un centro specializzato in gravidanze a rischio per essere seguita in una futura gravidanza. Farei rileggere la placenta a un esperto (ce ne sono su Firenze, Pisa, Genova, che io conosco, ma sicuramente anche in altri centri). E'importante infatti capire se la trombosi si è verificata a livello placentare oppure se è stata sul cordone, quindi sul versante fetale. In questo caso è possibile che il bambino stesso fosse trombofilico, sarebbe opportuna quindi anche una valutazione della coagulazione paterna.
Le consiglio poi di dare un'occhiata al sito di CiaoLapo, un'associazione che dà sostegno nel lutto perinatale, ci sono dei gruppi di automutuoaiuto molto validi anche nella sua città.
la saluto cordialmente e le auguro il meglio per il futuro
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
[#2]
Utente
Salve dottoressa la ringrazio per la sua risposta...sto aspettando la risposta dell autopsia per capire bene dove si sia formato il trombo...Ma i difetti di coagulazione sono ereditari? Perché nella mia famiglia io sono l unica ad avere la proteina c coaugilativa bassa. Che esame dovrebbe fare mio marito?
[#4]
I difetti di coagulazione sono ereditari, è probabile che nella sua famiglia, sua madre o suo padre le abbiano trasmesso il deficit di proteina C (che è una trombofilia piuttosto rara) anche se non hanno avuto eventi clinici rilevanti.
Suo marito può fare gli stessi suoi esami, ovviamente sotto controllo del centro gravidanze a rischio che vi segue.
E' possibile avere figli anche se i genitori sono entrambi portatori di trombofilia, una condizione tutt'altro che rara.
Suo marito può fare gli stessi suoi esami, ovviamente sotto controllo del centro gravidanze a rischio che vi segue.
E' possibile avere figli anche se i genitori sono entrambi portatori di trombofilia, una condizione tutt'altro che rara.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 07/06/2018.
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