L'intervento è stato molto positivo perché non sono stati trovati noduli di endometriosi "attivi"
Buongiorno
come da precedenti consulti da me richiesti relativi a dolore pelvico (cronico?) e al susseguirsi di visite che non stanno portando alla risoluzione del problema vista la sua complessità avrei una domanda.
Mia moglie ha subito un intervento di laparoscopia diagnostica per appunto capire se i dolori da lei patiti fossero dovuti da noduli di endometriosi.
L'intervento è stato molto positivo perché non sono stati trovati noduli di endometriosi "attivi"
Tuttavia il dolore resta soprattutto nella zona del retto.
Prima di eseguire la laparoscopia è stata eseguita una RMN con esito di possibile endometriosi profonda perché erano stati riscontrati una serie di noduli, uno nella zona del setto retto-vaginale.
Subito dopo la RMN il ginecologo ha prescritto una serie di ulteriori esami diagnostici (risultati negativi) e il progesterone che potrebbe avere ridotto-eliminato i noduli come da risultato dalla laparoscopia.
Vorrei porvi questa domanda:
E' possibile che nella laparoscopia non siano stato visto il nodulo nel setto retto vaginale (zona dove apparentemente nasce il dolore) o meglio
per vedere i noduli nel setto retto vaginale , questi si vedono proprio visivamente oppure si deve "entrare" nella zona???
(nel senso se una RMN riscontra un nodulo nel fegato non credo che questo si vede in laparoscopia se non entro direttamente nel fegato.....)
Perché mi sembra , nella mia ignoranza, che i medici abbiano "cercato" tramite palpazione manuale (nel retto) questo nodulo (presente dal risultato della RMN) ma non è mai stato "sentito" tramite palpazione....e nell'esito della laparoscopia non si menziona la presenza o meno del nodulo
spero di essermi spiegato......
Inoltre cè oltre alla RMN delle pelvi un altro esame non invasivo(cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) che può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
Grazie per l'attenzione
come da precedenti consulti da me richiesti relativi a dolore pelvico (cronico?) e al susseguirsi di visite che non stanno portando alla risoluzione del problema vista la sua complessità avrei una domanda.
Mia moglie ha subito un intervento di laparoscopia diagnostica per appunto capire se i dolori da lei patiti fossero dovuti da noduli di endometriosi.
L'intervento è stato molto positivo perché non sono stati trovati noduli di endometriosi "attivi"
Tuttavia il dolore resta soprattutto nella zona del retto.
Prima di eseguire la laparoscopia è stata eseguita una RMN con esito di possibile endometriosi profonda perché erano stati riscontrati una serie di noduli, uno nella zona del setto retto-vaginale.
Subito dopo la RMN il ginecologo ha prescritto una serie di ulteriori esami diagnostici (risultati negativi) e il progesterone che potrebbe avere ridotto-eliminato i noduli come da risultato dalla laparoscopia.
Vorrei porvi questa domanda:
E' possibile che nella laparoscopia non siano stato visto il nodulo nel setto retto vaginale (zona dove apparentemente nasce il dolore) o meglio
per vedere i noduli nel setto retto vaginale , questi si vedono proprio visivamente oppure si deve "entrare" nella zona???
(nel senso se una RMN riscontra un nodulo nel fegato non credo che questo si vede in laparoscopia se non entro direttamente nel fegato.....)
Perché mi sembra , nella mia ignoranza, che i medici abbiano "cercato" tramite palpazione manuale (nel retto) questo nodulo (presente dal risultato della RMN) ma non è mai stato "sentito" tramite palpazione....e nell'esito della laparoscopia non si menziona la presenza o meno del nodulo
spero di essermi spiegato......
Inoltre cè oltre alla RMN delle pelvi un altro esame non invasivo(cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) che può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
Grazie per l'attenzione
[#1]
Con una LAPAROSCOPIA diagnostica e/o operativa è impossibile accedere al setto retto-vaginale .
Unica possibilità di accesso è quella per via rettale e/o vaginale , ma con rischi di complicanze emorragiche .
La terapia medica (estroprogestinici,dienogest, etc..) con la riduzione della quantità dei flussi mestruali , o con la momentanea sospensione potrebbe aiutare a risolvere la sintomatologia algica.
SALUTI
Unica possibilità di accesso è quella per via rettale e/o vaginale , ma con rischi di complicanze emorragiche .
La terapia medica (estroprogestinici,dienogest, etc..) con la riduzione della quantità dei flussi mestruali , o con la momentanea sospensione potrebbe aiutare a risolvere la sintomatologia algica.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta dottore.
Quindi conferma che se non si entra nel setto retto vaginale è impossibile "vedere" se ci sono o meno noduli nel setto retto vaginale.
Probabilmente (ma parlo sempre da ignorante) il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia non ha voluto entrare nel setto retto vaginale(per i rischi da lei menzionati) perchè sia tramite palpazione manuale (nel retto) non stato "sentito" e anche perchè durante la laparoscopia non erano presenti focolai attivi di endometriosi.....
Purtroppo (o per fortuna) mia moglie sta già assumendo da circa quasi un anno Visanne (che ha bloccato praticamente subito il ciclo)e dopo diversi mesi ha avuto una diminuzione dei sintomi dolorosi (ma non la completa scomparsa).
Ho detto purtroppo perchè a causa dei continui dolori si è dovuta sottoporre in agosto 2017 alla laparoscopia (dopo circa 6 mesi dall'assunzione giornaliera del farmaco) ma come detto non erano visibili/presenti noduli attivi di endometriosi.
(i medici che la seguono dicono che non sono sicuri che i dolori siano dovuti all'endometriosi(perchè è non è stata vista in laparoscopia) ma tuttavia non si fidano a "togliere" il progesterone perchè mia moglie ha avuto un miglioramento generale del quadro, perchè dicono che forse lo stesso ha favorito l'assorbimento dei noduli e quindi relativa attenuazione del dolore ma non scomparsa)
Quindi conferma che se non si entra nel setto retto vaginale è impossibile "vedere" se ci sono o meno noduli nel setto retto vaginale.
Probabilmente (ma parlo sempre da ignorante) il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia non ha voluto entrare nel setto retto vaginale(per i rischi da lei menzionati) perchè sia tramite palpazione manuale (nel retto) non stato "sentito" e anche perchè durante la laparoscopia non erano presenti focolai attivi di endometriosi.....
Purtroppo (o per fortuna) mia moglie sta già assumendo da circa quasi un anno Visanne (che ha bloccato praticamente subito il ciclo)e dopo diversi mesi ha avuto una diminuzione dei sintomi dolorosi (ma non la completa scomparsa).
Ho detto purtroppo perchè a causa dei continui dolori si è dovuta sottoporre in agosto 2017 alla laparoscopia (dopo circa 6 mesi dall'assunzione giornaliera del farmaco) ma come detto non erano visibili/presenti noduli attivi di endometriosi.
(i medici che la seguono dicono che non sono sicuri che i dolori siano dovuti all'endometriosi(perchè è non è stata vista in laparoscopia) ma tuttavia non si fidano a "togliere" il progesterone perchè mia moglie ha avuto un miglioramento generale del quadro, perchè dicono che forse lo stesso ha favorito l'assorbimento dei noduli e quindi relativa attenuazione del dolore ma non scomparsa)
[#3]
Utente
Adesso vorrei quindi porvi una serie di domande:
-Un medico ha "sentito" il nodulo dolente, quando mia moglie non era sedata , che è stato refertato .
Tuttavia il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia e anche la visita manuale nel retto durante la laparoscopia (quindi i sedazione ) immagino abbia preferito non entrare nel setto retto vaginale per i rischi connessi.
Il chirurgo ha anche detto che gli esiti della RMN (eseguita dopo il referto del nodulo dolente che ha confermato la presenza del nodulo) sono "sfumature" rispetto alla laparoscopia stessa e inoltre che il nodulo dolente poteva essere il solo utero retroverso ...
e' possibile che l'utero retroverso sia scambiato per nodulo dolente?
-Visto che che mia moglie ha eseguito l'esame manuale del retto in anestesia(due volte da due diversi medici successivamente all'unica individuazione sopra) può essere che la stessa anestesia abbia influito alla non individuazione del nodulo nel setto retto vaginale?(l'esame è stato eseguito in anestesia perchè mia moglie lamentava dolori insopportabili )
infatti
L'anestesia "può rilassare eventuali " organi&muscoli che durante la palpazione possono "cedere" e quindi nascondere il nodulo?
-oltre alla RMN delle pelvi quale esame non invasivo (cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
grazie per l'attenzione
-Un medico ha "sentito" il nodulo dolente, quando mia moglie non era sedata , che è stato refertato .
Tuttavia il chirurgo che ha eseguito la laparoscopia e anche la visita manuale nel retto durante la laparoscopia (quindi i sedazione ) immagino abbia preferito non entrare nel setto retto vaginale per i rischi connessi.
Il chirurgo ha anche detto che gli esiti della RMN (eseguita dopo il referto del nodulo dolente che ha confermato la presenza del nodulo) sono "sfumature" rispetto alla laparoscopia stessa e inoltre che il nodulo dolente poteva essere il solo utero retroverso ...
e' possibile che l'utero retroverso sia scambiato per nodulo dolente?
-Visto che che mia moglie ha eseguito l'esame manuale del retto in anestesia(due volte da due diversi medici successivamente all'unica individuazione sopra) può essere che la stessa anestesia abbia influito alla non individuazione del nodulo nel setto retto vaginale?(l'esame è stato eseguito in anestesia perchè mia moglie lamentava dolori insopportabili )
infatti
L'anestesia "può rilassare eventuali " organi&muscoli che durante la palpazione possono "cedere" e quindi nascondere il nodulo?
-oltre alla RMN delle pelvi quale esame non invasivo (cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
grazie per l'attenzione
[#4]
Sono domande a cui non si può dare una risposta sicura in quanto l'esame medico per via rettale è molto soggettivo .
Concludo dicendo che se la terapia con VISANNE risponde bene , e si instaura una terapia per le algie pelviche , perchè preoccuparsi di qualcosa che in questo momento non crea problemi ?
Concludo dicendo che se la terapia con VISANNE risponde bene , e si instaura una terapia per le algie pelviche , perchè preoccuparsi di qualcosa che in questo momento non crea problemi ?
[#5]
Utente
Grazie dottore per l'interessamento e le sue risposte.
Il problema è proprio quello che dice, il Visanne ha solo migliorato la situazione ma non risolta, mentre le terapie per i dolori pelvici sembrano non dare risposte soddisfacenti.....
Il dolore è ancora presente e condiziona la vita è per quello che sto scrivendo......
Giustamente dice che l'esame per via rettale è soggettivo ma purtroppo noi dobbiamo capire se il dolore può essere dovuto a cause meccaniche o ormai neuropatiche....
Dobbiamo capire se il dolore può essere causato da una nevralgia del pudendo , endometriosi , psicologiche , ecc ecc.
Quindi le chiedo (ma solo per capire e cercare di convincere mia moglie a fare ulteriori accertamenti e non torture come dice ) :
-e' possibile che l'utero retroverso sia scambiato per nodulo dolente?
-oltre alla RMN delle pelvi quale esame non invasivo (cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
se il nodulo non c'è dobbiamo cercare di trovare la causa altrove..... se invece c'è e il dolore nasce in quella zona perchè non indagare ulteriormente se non addirittura rimuoverlo?
Grazie
Il problema è proprio quello che dice, il Visanne ha solo migliorato la situazione ma non risolta, mentre le terapie per i dolori pelvici sembrano non dare risposte soddisfacenti.....
Il dolore è ancora presente e condiziona la vita è per quello che sto scrivendo......
Giustamente dice che l'esame per via rettale è soggettivo ma purtroppo noi dobbiamo capire se il dolore può essere dovuto a cause meccaniche o ormai neuropatiche....
Dobbiamo capire se il dolore può essere causato da una nevralgia del pudendo , endometriosi , psicologiche , ecc ecc.
Quindi le chiedo (ma solo per capire e cercare di convincere mia moglie a fare ulteriori accertamenti e non torture come dice ) :
-e' possibile che l'utero retroverso sia scambiato per nodulo dolente?
-oltre alla RMN delle pelvi quale esame non invasivo (cioè senza inserimento di sonde o cannette.....) può riconfermare o meno la presenza di questo nodulo ??
se il nodulo non c'è dobbiamo cercare di trovare la causa altrove..... se invece c'è e il dolore nasce in quella zona perchè non indagare ulteriormente se non addirittura rimuoverlo?
Grazie
[#6]
Nella patologia endometriosica con algie pelviche risulta utile la terapia con prodotti a base di PALMITOILETANOLAMIDE (PEA) indicati per infiammazione neurogenica e nel dolore, associati a patologie pelviche .
in alcuni casi si può associare il PREGABALIN , sostanze queste utilizzate nei casi di vulvodinia , con discreto successo terapeutico.
in alcuni casi si può associare il PREGABALIN , sostanze queste utilizzate nei casi di vulvodinia , con discreto successo terapeutico.
[#7]
Utente
La ringrazio nuovamente per le risposte.
Mia moglie sta già assumendo il PALMITOILETANOLAMIDE (PEA) (due bustine al giorno)
e un antidepressivo (utilizzato come miorilassante, non anti depressivo...) e le è stato consigliato anche il PREGABALIN perchè i primi due farmaci hanno migliorato la sintomatologia ma come dicevo il livello del dolore è ancora particolarmente alto.
Sono state anche consigliate delle infiltrazioni perchè la terapista del dolore crede che il dolore sia dovuto ad una infiammazione del pudendo ma mia moglie rifiuta di fare perchè , come la LAPAROSCOPIA, ha paura che non dia i risultati previsti e che lei venga utilizzata come "cavia".......
(ormai sembra che siamo in un tunnel senza fine)
Tuttavia
Lei dice che "l'esame medico per via rettale è molto soggettivo": ma se un dottore sente il nodulo dolente e due non lo sentono (tra l'altro in anestesia e quindi neanche "guidati" dal paziente per sintomatologia dolorosa) secondo lei il nodulo può esserci o no?
Può il solo utero retroverso essere scambiato per nodulo dolente e provocare questi dolori?
E' particolarmente vicino/attaccato al nervo del pudendo l'utero retroverso?
Grazie mille per l'attenzione e mi scusi se le rubo tempo
Mia moglie sta già assumendo il PALMITOILETANOLAMIDE (PEA) (due bustine al giorno)
e un antidepressivo (utilizzato come miorilassante, non anti depressivo...) e le è stato consigliato anche il PREGABALIN perchè i primi due farmaci hanno migliorato la sintomatologia ma come dicevo il livello del dolore è ancora particolarmente alto.
Sono state anche consigliate delle infiltrazioni perchè la terapista del dolore crede che il dolore sia dovuto ad una infiammazione del pudendo ma mia moglie rifiuta di fare perchè , come la LAPAROSCOPIA, ha paura che non dia i risultati previsti e che lei venga utilizzata come "cavia".......
(ormai sembra che siamo in un tunnel senza fine)
Tuttavia
Lei dice che "l'esame medico per via rettale è molto soggettivo": ma se un dottore sente il nodulo dolente e due non lo sentono (tra l'altro in anestesia e quindi neanche "guidati" dal paziente per sintomatologia dolorosa) secondo lei il nodulo può esserci o no?
Può il solo utero retroverso essere scambiato per nodulo dolente e provocare questi dolori?
E' particolarmente vicino/attaccato al nervo del pudendo l'utero retroverso?
Grazie mille per l'attenzione e mi scusi se le rubo tempo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.2k visite dal 28/05/2018.
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