asportazione utero fibromatoso per presenza di un mioma uterino 13cm (e altri più piccoli)
Gentili dottori, vi scrivo per chiedere un consiglio per una mia cara amica perché sono molto preoccupata per lei e ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondere alle mie domande.
In sintesi, la mia amica ha diversi miomi uterini di cui uno del diametro di 12 cm che dalle visite ginecologiche risulta essere la causa di problemi che ha da un po' di tempo quali gonfiore alla pancia persistente e colite, ciclo abbondante, stanchezza generale.
La sua età è di 47 anni e al momento non ha sintomi di pre-menopausa.
Ha già consultato diversi specialisti e tutti concordano con la necessità di rimuovere il mioma più grande. Il problema è che tutti concordano a togliere automaticamente anche l'utero e nessuno vuole tentare a togliere solo il fibroma più grande e tenere sotto controllo gli altri fino alla menopausa. Eppure a tante donne vengono rimossi fibromi/miomi di queste dimensioni tentando e spesso riuscendo a salvare l'utero, quindi la sua confusione è tanta.
La mia amica non ha figli e ormai non programma più di averne (non perchè non ne vuole, dal punto di vista psicologico ha perso l'ultima speranza perchè non è in menopausa e se non fosse per questo problema avrebbe potuto tentare quest'anno) ciò nonostante, pur accettando l'idea di non avere figli naturali, é comprensibilmente spaventata dall'idea di perdere l'utero per le ripercussioni fisiche e psicologiche che questo può comportare (come il rischio di prolasso della vescica e incontinenza, nonché un alterazione della sua vita sessuale).
La sua sensazione é che le propongano la soluzione più drastica perché ai loro occhi é tardi per avere figli e quindi l'utero non le serve più. Non é che voglia tenerselo per forza, ma non vuole rischiare di avere altri problemi e restare col dubbio che non era veramente così obbligatorio toglierle tutto. Lei si sente, in un certo senso, obbligata a fare una scelta nell'immediato i cui pro e contro le restano in gran parte oscuri perchè le sono stati spiegati i rischi del non fare l'intervento proposto, ma non i rischi dell'intervento in se.
Chiedo, umilmente visto che non è il mio lavoro e non posso essere assolutamente un'esperta, se vista l'età non potrebbe rimuovere il solo fibroma più grande e poi tenere sotto controllo gli altri piccoli e aspettare la menopausa per vedere come evolve la situazione?
Mi rendo perfettamente conto dei limiti di un consulto a distanza. Purtroppo, non ho la diagnosi nel dettaglio e non posso darvi più informazioni... ma capisco che qualsiasi risposta data non corrisponderà a diagnosi, ne mi aspetto che lo sia, ma semplicemente un'informazione o professionale opinione tenendo ben presente l'individualità dei singoli casi che può influenzare la scelta per una soluzione. Vorrei solo capire per il bene della mia amica se è il caso che consulti altri specialisti, se effettivamente ci sono alternative da valutare attentamente anche solo per comprendere che l'attuale soluzione proposta sia veramente l'unica.
In sintesi, la mia amica ha diversi miomi uterini di cui uno del diametro di 12 cm che dalle visite ginecologiche risulta essere la causa di problemi che ha da un po' di tempo quali gonfiore alla pancia persistente e colite, ciclo abbondante, stanchezza generale.
La sua età è di 47 anni e al momento non ha sintomi di pre-menopausa.
Ha già consultato diversi specialisti e tutti concordano con la necessità di rimuovere il mioma più grande. Il problema è che tutti concordano a togliere automaticamente anche l'utero e nessuno vuole tentare a togliere solo il fibroma più grande e tenere sotto controllo gli altri fino alla menopausa. Eppure a tante donne vengono rimossi fibromi/miomi di queste dimensioni tentando e spesso riuscendo a salvare l'utero, quindi la sua confusione è tanta.
La mia amica non ha figli e ormai non programma più di averne (non perchè non ne vuole, dal punto di vista psicologico ha perso l'ultima speranza perchè non è in menopausa e se non fosse per questo problema avrebbe potuto tentare quest'anno) ciò nonostante, pur accettando l'idea di non avere figli naturali, é comprensibilmente spaventata dall'idea di perdere l'utero per le ripercussioni fisiche e psicologiche che questo può comportare (come il rischio di prolasso della vescica e incontinenza, nonché un alterazione della sua vita sessuale).
La sua sensazione é che le propongano la soluzione più drastica perché ai loro occhi é tardi per avere figli e quindi l'utero non le serve più. Non é che voglia tenerselo per forza, ma non vuole rischiare di avere altri problemi e restare col dubbio che non era veramente così obbligatorio toglierle tutto. Lei si sente, in un certo senso, obbligata a fare una scelta nell'immediato i cui pro e contro le restano in gran parte oscuri perchè le sono stati spiegati i rischi del non fare l'intervento proposto, ma non i rischi dell'intervento in se.
Chiedo, umilmente visto che non è il mio lavoro e non posso essere assolutamente un'esperta, se vista l'età non potrebbe rimuovere il solo fibroma più grande e poi tenere sotto controllo gli altri piccoli e aspettare la menopausa per vedere come evolve la situazione?
Mi rendo perfettamente conto dei limiti di un consulto a distanza. Purtroppo, non ho la diagnosi nel dettaglio e non posso darvi più informazioni... ma capisco che qualsiasi risposta data non corrisponderà a diagnosi, ne mi aspetto che lo sia, ma semplicemente un'informazione o professionale opinione tenendo ben presente l'individualità dei singoli casi che può influenzare la scelta per una soluzione. Vorrei solo capire per il bene della mia amica se è il caso che consulti altri specialisti, se effettivamente ci sono alternative da valutare attentamente anche solo per comprendere che l'attuale soluzione proposta sia veramente l'unica.
[#2]
Utente
gentile dottore, la mia amica ha 47 anni
(non so se è utile ma non è ne in menopausa ne in pre-menopausa)
ha diversi miomi tra cui uno, quello che le causa problemi, di 12-13cm.
Da un po' aveva cicli abbandanti e gonfiore addominale e malessere la cui causa è stata trovata nella presenza di questo mioma che deve essere tolto, cosa che lei ovviamente vuole fare.
Il problema è che vogliono toglierle anche l'utero perchè a detta dei vari ginecologi consultati, non si possono operare miomi così grandi a causa del rischio di emorragie ed è inutile tenersi un utero così quando anche togliendo quello più grande, ne avrebbe comunque altri più piccoli che potrebbero anche loro crescere.
Non le è stata proposta nessun'altra alternativa come un tentativo di togliere la massa più grande e tenere sotto controllo quelli più piccoli in previsione dell'entrata in menopausa, oppure optare per l'embolizzazione per tentare di diminuirne la grandezza per poi in seguito agire chirurgicamente su un problema ridimensionato senza dover asportare anche l'utero.
Lei è molto ma molto spaventata perchè i dottori non le danno speranza e minimizzano la perdita dell'utero. Sebbene ci siano tante donne che hanno tratto benefici da questa operazione, ce ne sono tante altre che hanno dovuto fare i conti con effetti collaterali anche seri (come incontinenza e prolasso della vescica) e questo le crea molti dubbie e paure.
(non so se è utile ma non è ne in menopausa ne in pre-menopausa)
ha diversi miomi tra cui uno, quello che le causa problemi, di 12-13cm.
Da un po' aveva cicli abbandanti e gonfiore addominale e malessere la cui causa è stata trovata nella presenza di questo mioma che deve essere tolto, cosa che lei ovviamente vuole fare.
Il problema è che vogliono toglierle anche l'utero perchè a detta dei vari ginecologi consultati, non si possono operare miomi così grandi a causa del rischio di emorragie ed è inutile tenersi un utero così quando anche togliendo quello più grande, ne avrebbe comunque altri più piccoli che potrebbero anche loro crescere.
Non le è stata proposta nessun'altra alternativa come un tentativo di togliere la massa più grande e tenere sotto controllo quelli più piccoli in previsione dell'entrata in menopausa, oppure optare per l'embolizzazione per tentare di diminuirne la grandezza per poi in seguito agire chirurgicamente su un problema ridimensionato senza dover asportare anche l'utero.
Lei è molto ma molto spaventata perchè i dottori non le danno speranza e minimizzano la perdita dell'utero. Sebbene ci siano tante donne che hanno tratto benefici da questa operazione, ce ne sono tante altre che hanno dovuto fare i conti con effetti collaterali anche seri (come incontinenza e prolasso della vescica) e questo le crea molti dubbie e paure.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.7k visite dal 11/04/2018.
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