Perdite gialle
Nove anni fa fui soggetta ad isterectomia per tumore all'endometrio. Due anni dopo per recidiva alla cervice feci cicli di chemio e radio. Oggi a distanza di sei anni, senza altri trattamenti, accuso delle perdite di colore giallo che all'esame ginecologico provengono dall'uretra. A volte anche perdite ematiche soprattutto quando per pulizia intima passo le dita con il sapone. Ogni giorno il salvaslip si colora di strisciature gialle da sopra a sotto. Ho fatto il tampone più volte negli ultimi mesi con esito negativo. L'esame citologico da luglio condotto due volte ha dato sempre esito negativo riscontrando formazioni di granulociti neutrofili e poche cellule pavimentose oppure cellule benigne. L'uricoltura condotta almeno sei volte negli ultimi sei mesi ha dato esito negativo. L'ecografia di un mese fa non ha evidenziato nulla, tutto nella normalità. Preciso di soffrire di forte atrofia. Chiedo: a cosa si devono far risalire queste perdite che mi stanno turbando molto? La mia ginecologa non ha ancora capito niente di tutto: sta solo facendo iniezioni di vitamina E in vagina; per il resto naviga nel buio. Con il mio medico di base ho pensato di assumere Zitromax 500 per una eventuale uretrite. Va bene? Grazie per la sua risposta.
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Utente
Gentile Dottore questa mattina ho ritirato il tampone uretrale e risulta tutto negativo, senza necessità di antibiogramma. Devo premetterle che quando le ho scritto il mio medico da lì a poco mi ha fatto prendere lo Zitromax per tre giorni, ripetendolo dopo una settimana per altri tre giorni. Dopo dieci giorni dall'ultimazione del secondo ciclo ho fatto il tampone uretrale. Devo dire che nel periodo di Zitromax le perdite si sono concentrate solo a livello uretrale ed apparivano molto ridotte e sempre gialline con venature verdognole. Dopo dieci giorni dalla fine del secondo ciclo sono apparse delle venature ematiche ma solo a seguito di defecazione e poi delle perdite rosse per effetto degli sforzi defecanti; sempre e solo dall'uretra.
Il mio medico dice di continuare con lo Zitromax con tre cicli mensili scanditi da sette giorni di distacco tra loro, per almeno tre mesi in quanto ciò va a distruggere eventuali clamidie, uroplasmi o micoplasmi difficili da individuare con i tamponi visto che c'è stata una certa reazione. In attesa di ripetere il ciclo di Zitromax le perdite sono sempre giallastre con venature verdi quando si esaurisce l'effetto della fatica di defecazione. La mia ginecologa non sa che dire. Lei cosa ne pensa? La ringrazio moltissimo per il parere che vorrà darmi.
Il mio medico dice di continuare con lo Zitromax con tre cicli mensili scanditi da sette giorni di distacco tra loro, per almeno tre mesi in quanto ciò va a distruggere eventuali clamidie, uroplasmi o micoplasmi difficili da individuare con i tamponi visto che c'è stata una certa reazione. In attesa di ripetere il ciclo di Zitromax le perdite sono sempre giallastre con venature verdi quando si esaurisce l'effetto della fatica di defecazione. La mia ginecologa non sa che dire. Lei cosa ne pensa? La ringrazio moltissimo per il parere che vorrà darmi.
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Utente
Gentile Dottore ho ripetuto il tampone uretrale per la ricerca specifica di clamidia, trichomonas, eventuali uroplasmi o micoplasmi; sempre tutto negativo. Inoltre ho fatto l'esame citologico urinario il cui esito è: materiale amorfo acellulato. Siccome le perdite continuano sempre e sempre sono gialle con punte verdi in zona alta del salvaslip, con perdite ematiche sulla carta igienica quando compio uno sforzo, secondo Lei potrebbe esserci ancora un batterio come il trichomonas a livello del meato vaginale? Potrei provare con le pillole di Flagyl 500, 2 al giorno come mi consiglia una mia amica? Grazie per le sue risposte.
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Utente
Gentile Dottore, grazie per le sue risposte sempre puntuali e veloci. La volevo informare sulla cura che ho svolto con il Flagyl. Dopo dieci giorni di cura ho notato una notevole riduzione di perdite gialle; sono scomparsi gli accumuli di perdite verdi in alto nel salvaslip; ma quello che è più importante credo, sono la totale scomparsa di perdite ematiche dopo ogni tipo di sforzo evacuativo fecale ed urinario; oltre ad una notevole riduzione di fitte esterne. Permangono ancora delle perdite simil - urine, come detto molto ridotte. Le volevo chiedere: questa cura la si può ripetere fino all'eliminazione completa di tutto? Crede che sia necessario un periodo di sosta ed in questo frangente casomai l'utilizzo di una lavanda esterna (visto che internamente alla vagina soffro di una forte atrofia con restringimento delle pareti) come DAKTARIN 5LAV VAG 150ML0,2%+CA sempre suggerita da una mia amica? Crede debba aspettare e fare un tampone vaginale per il Trichomonas? Le sarei grata di una sua risposta, ma mi capisca che ho timore di rivedere un'altra volta le perdite di prima unite a quelle ematiche. Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.6k visite dal 07/03/2018.
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