Mycoplasma, gonfiore e dispareunia

Caro Dottore/ Dottoressa,
circa quattro mesi fa ho iniziato ad avvertire bruciore, arrossamento e gonfiore alla vagina, ad avere perdite maleodoranti e a provare dolore nella penetrazione.
Ho fatto una visita ginecologica e la dottoressa mi ha fatto un pap test e prescritto MECLON ovuli per 7 giorni la sera e lavande la mattina. La cura ha un po'lenito il bruciore, ma non il senso di gonfiore, né il dolore durante i rapporti. Siccome il rossore era diminuito e dal pap test non era risultato nulla di particolare, la ginecologa mi ha prescritto solo lavande EDENIL per sette giorni e una crema a base di cortisone per la vulva, che purtroppo non hanno migliorato la situazione.
Ho quindi eseguito un tampone vaginale, risultato positivo a mycoplasma e ureaplasma con carica batterica uguale a 10000. É seguita una cura di ZITROMAX per tre giorni (per me e il mio compagno) e di MECLODERM ovuli per 14 giorni che ho concluso una settimana fa.
Tuttavia ho ancora perdite, bruciore e un forte senso di gonfiore. Tengo a precisare che negli ultimi due mesi non ho avuto rapporti sessuali e che dall'antibiogramma il batterio risultava sensibile all'antibiotico che la dottoressa mi ha prescritto. É normale che tutte queste cure non abbiano avuto alcun effetto? C'é qualche altro esame che dovrei fare?
La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta.
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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Forse ad intergrazione farei una colposcopia ed una vulvoscopia

Dr. Maurizio Di Felice

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Utente
Utente
Grazie mille per la sua veloce risposta. Appena possibile farò le visite che mi ha indicato.
Nel frattempo, mi chiedevo se posso fare qualcosa per lenire i fastidi. Il medico di famiglia mi ha consigliato di fare sciacqui con bicarbonato e assumere fermenti lattici per ristabilire il ph vaginale. Lei è d'accordo? Mi consiglia qualcos'altro?
Grazie ancora.
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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Sicuramente è un consiglio giusto, ridurre al minimo i fattori irritativi
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Utente
Utente
Perfetto, grazie!
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Utente
Utente
Gentili Dottori,

dopo una serie di tamponi risultati negativi, e un cambio di ginecologo, ho eseguito diverse settimane fa un esame colposcopico.

Durante l' esame il medico non ha notato lesioni virali, ma accortosi di un inspessimento delle ghiandole, ha ritenuto opportuno eseguire una biopsia, da cui è risultata un' infezione HPV in atto senza displasie. Ora sono in attesa per un intervento con il laser su cui, a dire al vero, il ginecologo è stato piuttosto vago.

Ovviamente ho tante domande a cui spero qualcuno di voi possa dare risposta.

- In cosa consiste praticamente questo intervento? Il laser è l' unica soluzione o esistono delle terapie farmacologiche alternative?

- Come mai nei risultati della biopsia non è specificato il tipo di HPV? Come posso sapere se si tratta di un virus oncogeno oppure no?

- I disturbi di cui soffro da mesi (bruciori, prurito vulvare, perdite e dispaurenia) sono una conseguenza dell' HPV? Secondo il mio ginecologo il dolore durante i rapporti non può derivare dall' HPV, siete concordi che un collegamento con questo virus sia da escludere completamente? Quale potrebbe essere la causa?


- Che tipo di analisi/ terapia deve effettuare il mio partner?

Vi ringrazio infinitamente per qualsiasi chiarimento o informazione che vogliate darmi.

I miei migliori saluti.




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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Gentile utente, il tipo di HPV può essere definito attraverso una tipizzazione che solitamente va fatta. Il trattamento distruttivo può essere eseguito con il laser o Diatermocoagulatore o Radio frequenza, e difficilmente la terapia farmacologica è efficace.
Il suo partner deve eseguire una genitoscopia maschile.
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Utente
Utente
La ringrazio di nuovo, Dott. Di Felice, per la sua cordiale disponibilità.

Mi sono sottoposta proprio ieri al trattamento laser, purtroppo senza eseguire la tipizzazione, poichè il ginecologo da cui sono attualmente in cura ha ritenuto non fosse necessaria nel mio caso, vista l' assenza di displasie.

Mi pare di capire che lei sia di parere diverso, e in tutta onestà, anche io avrei preferito sapere di quale tipo di HPV si trattava. In ogni caso, sono consapevole che quando ci si affida alle cure di uno specialista, la fiducia è un elemento fondamentale. Immagino che la decisione di non eseguire la tipizzazione sia stata ben motivata.

Ora, se posso approfittare ancora una volta della sua esperienza, c'è un'altra questione che mi farebbe piacere chiarire:

Il laser elimina definitivamente il problema dell' HPV?

E poi, una volta che il mio partner avrà effettuato la genitoscopia e le eventuali cure necessarie, i rischi di contagio reciproco saranno arginati?

Grazie mille.




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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Purtroppo no, il rischio c'è ancora; chiaramente la negatività del suo partner è di buon auspicio per una guarigione completa
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Utente
Utente
Grazie per aver risposto ancora una volta alle mie domande.
Ora che il mio partner è risultato negativo, mi auguro che nei prossimi controlli sia tutto a posto anche per me.
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