Tampone vaginale risultato positivo a batterio enterococcus faecalis (enterococchi)
Buonasera,
chiedevo un vostro consulto riguardo la mia situazione attuale (non potendo avere subito un consulto immediato dalla mia ginecologa):
nel mese di luglio 2017 ho fatto tampone vaginale e cervicale ed in entrambi era stato rilevato il batterio ureaplasma che la mia ginecologa mi ha curato con antibiotici, ripetuti il 15 dicembre 2017 sia tampone vaginale che cervicale in quello cervicale è risultato esito negativo sia per micoplasma che per ureaplasma, invece il tampone vaginale è risultato positivo e di seguito vi copio l'esito del tampone per intero:
Materiale: TAMPONE VAGINALE
A1274 - Batteri nel tampone vaginale ricerca mediante esame microscopico (colorazione Gram):
POSITIVO
Presenza di cellule epiteliali squamose e di morfotipi batterici misti rappresentativi della popolazione
vaginale.
A1266 - Batteri nel tampone vaginale ricerca mediante esame colturale (metodo tradizionale):
POSITIVO
CAPBE09 - Batteri da coltura identificazione mediante spettrometria di massa (Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization
Time-Of-Flight-MALDI-TOF):
Enterococcus faecalis (enterococchi)
Batteri Gram positivi antibiogramma da coltura saggio mediante determinazione concentrazione minima inibente (M.I.C)
(almeno 10 antibiotici):
A1235 -
sensibile a: ampicillina, ampicillina-sulbactam, linezolid, penicillina, teicoplanina, vancomicina
resistente a: eritromicina, levofloxacina, quinopristina/dalfopristina
REFERTO DEFINITIVO
questo è l'esito, non ho mai avuto questo batterio e nei tamponi precedenti fatti a luglio non era presente, volevo capire se potrebbe trattarsi soltanto di un batterio passato in vagina a causa di una errata manovra di pulizia perche' io non ho assolutamente nessun sintomo (ne bruciore, ne prurito, ecc), volevo sapere se quindi ci sara' o meno bisogno di una cura antibiotica e soprattutto se in questa condizione attuale è possibile avere rapporti non protetti con il mio compagno, se c'è il rischio o no di passarlo anche a lui o se non ho motivo di preoccuparmi perche si tratta di un batterio innocuo,nell'esito non è nemmeno indicato il numero di colonie del batterio, come mai? attendo vostre notizie e vi ringrazio anticipatamente per la risposta,
G. L.
chiedevo un vostro consulto riguardo la mia situazione attuale (non potendo avere subito un consulto immediato dalla mia ginecologa):
nel mese di luglio 2017 ho fatto tampone vaginale e cervicale ed in entrambi era stato rilevato il batterio ureaplasma che la mia ginecologa mi ha curato con antibiotici, ripetuti il 15 dicembre 2017 sia tampone vaginale che cervicale in quello cervicale è risultato esito negativo sia per micoplasma che per ureaplasma, invece il tampone vaginale è risultato positivo e di seguito vi copio l'esito del tampone per intero:
Materiale: TAMPONE VAGINALE
A1274 - Batteri nel tampone vaginale ricerca mediante esame microscopico (colorazione Gram):
POSITIVO
Presenza di cellule epiteliali squamose e di morfotipi batterici misti rappresentativi della popolazione
vaginale.
A1266 - Batteri nel tampone vaginale ricerca mediante esame colturale (metodo tradizionale):
POSITIVO
CAPBE09 - Batteri da coltura identificazione mediante spettrometria di massa (Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization
Time-Of-Flight-MALDI-TOF):
Enterococcus faecalis (enterococchi)
Batteri Gram positivi antibiogramma da coltura saggio mediante determinazione concentrazione minima inibente (M.I.C)
(almeno 10 antibiotici):
A1235 -
sensibile a: ampicillina, ampicillina-sulbactam, linezolid, penicillina, teicoplanina, vancomicina
resistente a: eritromicina, levofloxacina, quinopristina/dalfopristina
REFERTO DEFINITIVO
questo è l'esito, non ho mai avuto questo batterio e nei tamponi precedenti fatti a luglio non era presente, volevo capire se potrebbe trattarsi soltanto di un batterio passato in vagina a causa di una errata manovra di pulizia perche' io non ho assolutamente nessun sintomo (ne bruciore, ne prurito, ecc), volevo sapere se quindi ci sara' o meno bisogno di una cura antibiotica e soprattutto se in questa condizione attuale è possibile avere rapporti non protetti con il mio compagno, se c'è il rischio o no di passarlo anche a lui o se non ho motivo di preoccuparmi perche si tratta di un batterio innocuo,nell'esito non è nemmeno indicato il numero di colonie del batterio, come mai? attendo vostre notizie e vi ringrazio anticipatamente per la risposta,
G. L.
[#1]
Gent. Sig., data la vicinanza del canale vaginale all'intestino è facile che germi intestinali passino in vagina , così che il tampone risulti positivo. In assenza di sintomi non è indispensabile l'utilizzo degli antibiotici in questi casi, semmai oggi si da molta importanza ai microbiotici. Spesso infatti, oltre che da cattiva igiene, la contaminazione è favorita dalla carenza in vagina dei naturali competitors, i lattobacilli. Questi vengono distrutti dagli antibiotici e da germi antagonisti. Si tratta, come cerco di spiegarle, di un equilibrio molto delicato. Si rivolga pertanto con fiducia al suo specialista di fiducia, che le prescriverà la cura più indicata. Cordiali saluti e auguri.
Dr. Lucia Vecoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.2k visite dal 22/12/2017.
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