Gardnerella o candida, cura errata?

Circa un mese fa ho fatto una cura, durata 7 giorni, interrotta durante il ciclo e poi ripresa per altri 3, contro la gardnerella.
Ho utilizzato il Meclon 1000 crema, il Betadina lavande e il Fitostimoline come crema esterna. Sembrava tutto andasse verso un miglioramento, ma avvertivo ancora un leggero bruciore ed un po' di prurito che ho associato al sapone intimo che utilizzavo, il Fisian. Infatti, non utilizzando quel sapone ho avuto l'impressione di non avere più nessun problema e, dopo 2 o 3 giorni senza sintomi ho avuto un rapporto col mio fidanzato. Anche lui, nella mia prima settimana di cura, aveva utilizzato il Meclon per una settimana sul glande. Da quel rapporto, però tutti i sintomi sono ritornati e, ad oggi, avverto ancora un lieve bruciore e prurito.
Ho contattato la mia ginecologa che mi ha consigliato di riprendere per altri 3 giorni la stessa cura. E così ha fatto anche il mio fidanzato.
Facendo delle ricerche su internet sulla gardnerella, però, mi sono accorta di avere più i sintomi della candida: infatti la gardnerella, ho letto, che prevede perdite biancastre e maleodoranti, ma non bruciore e prurito ed io ho avuto perdite giallognole e dense, ma non maleodoranti oltre che a bruciore e prurito.
E' possibile che la mia ginecologa abbia confuso la gardnerella con la candida?
Se si, é possibile allora che i medicinali che ho utilizzato non abbiano fatto del tutto effetto?
Grazie infinite per la risposta che vorrete darmi.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gardenella, Candida, ureaplasma urealitica, sono tutti batteri che possono soggiornare nelle parti intime, perchè poi diventano così aggressivi e non muoiono o non se ne vanno dopo terapie?. Forse il problema sussiste in una zona diversa, itestino per esempio, oppure un altro virus, non riscontrato perchè nascosto dal batterio, Papilloma virus, come vede, il problema si allarga, la ricerca deve essere indirizzata verso altre problematiche. La medicina biologica offre molte possibilità soprattutto per la diagnosi, con strumenti molto interessanti per determinare quale agente patogeno è interessato e quale organo determina l'inizio della patologia. Esiste sempre una problematica iniziale che ha provocato tutte le altre patologie, va cercata per risolvere alle radice.
saluti
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Dr.ssa Cristina Passadore Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 972 24
Gentile utente, è abbastanza difficile confondere una vaginite da Candida con una da Gardnerella. La prima è caratterizzata da intenso prurito genitale e da perdite biancasdtre dense tipo ricotta. La seconda dà forte bruciore e perdite verdastri maleodoranti tipo pesce. Nel dubbio è utile fare un tampone vaginale. nelcaso di una vaginite da Gardnerella la terapia locale è insufficiente, va sempre usata la terapia sistemica anche al partner. Cordiali saluti Cristina Passadore

Dott.ssa Cristina Passadore
Via Luciano Manara 15, 20122 Milano Cell. 3386263853
www.cristinapassadore.it

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Utente
Utente
Grazie infinite per le risposte e scusatemi se approfitto per ulteriori chiarimenti.
I miei sintomi consistono in prurito, dense perdite biancastre non maleodoranti (come per la candida) e bruciore (come per la gardnerella).
Avendo avuto una diagnosi di gardnerella in seguito ad un tampone vaginale e non basandomi solo sui sintomi che, come dicevo, sono in parte di una patologia ed in parte dell'altra, è del tutto da escludere che la diagnosi sia stata sbagliata?
Cosa mi consigliate di fare?
Può servire il Pap-test?
Grazie ancora, cordiali saluti.
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Dr.ssa Cristina Passadore Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 972 24
Se la diagnosi è stata fatta tramite tampone vaginale allora non ci sono dubbi. Probabilmente come le dicevo la terapia è stata insufficiente. Il pap test in qs casi non serve.
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Utente
Utente
A distanza di due settimane dall'ultimo messaggio che vi ho inviato i problemi purtroppo persistono, anche se in misura un po' più lieve.
Ancora oggi avverto prurito e leggere perdite biancastre, non come accadeva all'inizio dell'infezione, ma credo siano comunque il sintomo di qualcosa che ancora non va e considerando che ho questi problemi da circa 2 mesi ormai comincio ad essere un po' più preoccupata e molto incerta sul da farsi.
Non so nemmeno se continuare a farmi seguire dalla mia ginecologa che mi aveva detto che la gardnerella sarebbe guarita in circa una settimana ed invece dopo due mesi ancora non sono arrivata ad una guarigione completa.
In più ho un ritardo del ciclo di 6 giorni e non capisco se possa essere una cosa collegata.
Ho anche fatto l'esame delle urine: tutti i valori sono nella norma, ma nel sedimento vi sono NUMEROSI LEUCOCITI e NUMEROSE CELLULE DELLE B.V.U., anche se poi l'esito dell' urinocultura risulta negativo.
Potreste aiutarmi ad interpretare questo risultato delle urine?
Cosa posso fare per risolvere definitivamente questo problema?
E' normale che un'infezione da gardnerella sia così persistente e duri tanto tempo?
Vi prego di aiutarmi a trovare delle risposte.
Grazie in anticipo per la disponibilità.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Come le dicevo precedentemente, se il problema persiste, uol dire che è sostenuto da altri agenti patogeni, soprattutto virus, fra i quali il più probabile è il papilloma, ma anche la Chlamydia che è un batterio intracellulare. Inoltre una altro organo, potrebbe sostenere l'infiammazione. In medicina biologica ho a disposizione esami strumentali che mi aiutano nel ragionamneto diagnostico, per arrivare in breve tempo, una o due ore ad una diagnosi ed una terapia.
I numerosi leucociti e cellule delle basse vie urinarie, sono espressione di una infiammazione della vescica, sostenuta da un agente patogeno che non rientra nelle comuni ricerche che si effettuano sulle urine. Trovare esami negativi, non vuol dire che il problema non sussiste.
saluti
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Dr.ssa Cristina Passadore Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 972 24
Come le avevo giaà detto in passato la terapia locale è insufficiente per debellare la gardnerella...
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Utente
Utente
Da un tampone vaginale effettuato pochi giorni fa risulto positiva ad un'infezione da germi comuni, nello specifico si tratta di "enterococcus faecalis", della gardnerella, invece, non ho più tracce. Mi hanno prescritto i seguenti medicinali: Furotricina ovuli per 6 sere e Levoxacin compresse 500 mg per 6 giorni due volte al giorno. Proprio su quast'ultimo medicinale mi sono sorti dei dubbi, infatti ho letto sul foglietto illustrativo che per infezioni delle vie urinarie il dosaggio è di una sola compressa al giorno da 250 mg. Pensate che il dosaggio prescrittomi sia eccessivo? Ho cominciato la cura oggi e nel caso fosse così ovviamente la interromperei subito. Aspetto vostre notizie e vi ringrazio in anticipo della disponibilità.
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Dr.ssa Cristina Passadore Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 972 24
L'enterococcus faecalis è un germe di origine intestinale ed essendo l'ano e la vagina molto vicini è molto facile una contaminazione vaginale. Se non è sintomatica è sufficiente una scrupolosa igiene personale aiutandosi anche con detergenti antisettici nei primi tempi. Se invece è sintomatica è utile una tp, effettivamente 500 mg x 2 vv/die di Levoxacin è un pò eccessivo però per questioni deontologiche e medico legali non è possibile prescrivere terapie se non si conosce di persona il paziente. Cordiali saluti.
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