Problema vulvare
Gentili medici, ringrazio anticipatamente chi mi aiuterà. Ho 22 anni e da un anno e mezzo non riesco a risolvere il mio problema.
In pratica dopo quasi ogni rapporto, mi si aprono ferite a livello vulvare ( ad ore 6 se consideriamo la vulva come un orologio, e ad ore 2). Ormai, dopo tante volte che si sono aperte, si vedono le cicatrici. La prima volta che mi sono ferita mi è venuta subito dopo un'infezione, che ho curato con gynocanesten ed è passata. Le volte successive ho avuto, a detta della ginecologa, infezioni miste, che mi ha curato con meclon 1000. A queste ferite aggiungo anche un senso di secchezza costante, anche prima e durante il rapporto ( lo nota anche il mio ragazzo) tanto che siamo costretti ad usare vidermina gel prima dei rapporti, ma purtroppo fa ben poco. Ho fatto anche una vulvoscopia, dalla quale è uscito " vulvite irritativa da contatto" che non mi è stata curata. Poi il giorno dopo la vuvoscopia ho avuto un'altra infezione, non causata però dalle ferite e dai rapporti, ma spontanea. Curata anche questa con gynocanesten e poi sparita. Dopo la vulvoscopia, ipotizzata una allergia al profilattico, ho ripreso la pillola ( che avevo sospeso per 6 mesi e che prendevo per ovaio policistico dal 2012 con solo due interruzioni, una di due anni dal 2013 al 2014 e poi quella di 6 mesi). Abbiamo provato con i profilattici no latex, abbiamo provato senza profilattico ( periodo in cui mi è venuta due volte la cistite), ma la situazione non cambiava, continuavo a farmi male. Dopodiché, ad luglio 2017 ho sospeso nuovamente la pillola, ancora oggi non la prendo, e per 3 mesi ( da agosto a fine ottobre 2017) non mi sono più fatta male, e la secchezza è diminuita. Ho messo tutte le sere una crema, chiamata celegyn, che evidentemente mi ha aiutata e poi sempre vidermina prima dei rapporti. Tutto bene quindi fino a ieri sera, quando, in concomitanza con la fine del ciclo ( uso i ladypresteril), lavandomi ( sempre con il solito detergente ) ho accusato forte bruciore. Ho visto la vulva totalmente arrossata, quasi spellata. Ho provato a mettere vidermina per calmare il bruciore ma l'ha solo aumentato. Oggi, 24 novembre, è iniziato anche prurito forte e secchezza. Ho notato che grattandomi, vicino il clitoride, si è anche aperta una piccola ferita. Termino dicendovi che nessuno mi ha mai consigliato di fare un tampone. Dovrei farlo? Che cosa potrei avere quindi? Sono disperata..
In pratica dopo quasi ogni rapporto, mi si aprono ferite a livello vulvare ( ad ore 6 se consideriamo la vulva come un orologio, e ad ore 2). Ormai, dopo tante volte che si sono aperte, si vedono le cicatrici. La prima volta che mi sono ferita mi è venuta subito dopo un'infezione, che ho curato con gynocanesten ed è passata. Le volte successive ho avuto, a detta della ginecologa, infezioni miste, che mi ha curato con meclon 1000. A queste ferite aggiungo anche un senso di secchezza costante, anche prima e durante il rapporto ( lo nota anche il mio ragazzo) tanto che siamo costretti ad usare vidermina gel prima dei rapporti, ma purtroppo fa ben poco. Ho fatto anche una vulvoscopia, dalla quale è uscito " vulvite irritativa da contatto" che non mi è stata curata. Poi il giorno dopo la vuvoscopia ho avuto un'altra infezione, non causata però dalle ferite e dai rapporti, ma spontanea. Curata anche questa con gynocanesten e poi sparita. Dopo la vulvoscopia, ipotizzata una allergia al profilattico, ho ripreso la pillola ( che avevo sospeso per 6 mesi e che prendevo per ovaio policistico dal 2012 con solo due interruzioni, una di due anni dal 2013 al 2014 e poi quella di 6 mesi). Abbiamo provato con i profilattici no latex, abbiamo provato senza profilattico ( periodo in cui mi è venuta due volte la cistite), ma la situazione non cambiava, continuavo a farmi male. Dopodiché, ad luglio 2017 ho sospeso nuovamente la pillola, ancora oggi non la prendo, e per 3 mesi ( da agosto a fine ottobre 2017) non mi sono più fatta male, e la secchezza è diminuita. Ho messo tutte le sere una crema, chiamata celegyn, che evidentemente mi ha aiutata e poi sempre vidermina prima dei rapporti. Tutto bene quindi fino a ieri sera, quando, in concomitanza con la fine del ciclo ( uso i ladypresteril), lavandomi ( sempre con il solito detergente ) ho accusato forte bruciore. Ho visto la vulva totalmente arrossata, quasi spellata. Ho provato a mettere vidermina per calmare il bruciore ma l'ha solo aumentato. Oggi, 24 novembre, è iniziato anche prurito forte e secchezza. Ho notato che grattandomi, vicino il clitoride, si è anche aperta una piccola ferita. Termino dicendovi che nessuno mi ha mai consigliato di fare un tampone. Dovrei farlo? Che cosa potrei avere quindi? Sono disperata..
[#1]
Potrebbe rientrare nel campo delle dermatosi e dermatiti non infettive, come il LICHEN SIMPLEX.
Per avere conferma di queste dermatosi , e non tentare terapie aspecifiche spesso si ricorre alla "biopsia vulvare" (non obbligatoria ) sotto guida vulvoscopica. In questi casi la regione genitale rimane particolarmente sensibilizzata per cui banali noxae (stimoli) patogene possono scatenare la riacutizzazione.
Saluti
Per avere conferma di queste dermatosi , e non tentare terapie aspecifiche spesso si ricorre alla "biopsia vulvare" (non obbligatoria ) sotto guida vulvoscopica. In questi casi la regione genitale rimane particolarmente sensibilizzata per cui banali noxae (stimoli) patogene possono scatenare la riacutizzazione.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la celere risposta.
Io ho effettuato una vulvoscopia nel gennaio 2017, ed è risultato da questa " vulvite irritativa da contatto". Il dottore ha escluso segni di lichen giovanile, disse soltanto, dopo aver applicato l'acido acetico, che la zona era irritata e c'era un'edema in zona peri-clitoridea. Mi ha quindi detto di trattare quell'area con acido borico, ma del resto della diagnosi null'altro.
Inoltre utilizzo biancheria intima di cotone, utilizzo lady presteril come assorbenti..
Sarebbe quindi il caso di effettuare nuovamente una vulvoscopia prima di pensare ad una biopsia? Oppure date le varie infezioni sarebbe consigliabile effettuare un tampone? La ringrazio nuovamente per la disponibilità.
Io ho effettuato una vulvoscopia nel gennaio 2017, ed è risultato da questa " vulvite irritativa da contatto". Il dottore ha escluso segni di lichen giovanile, disse soltanto, dopo aver applicato l'acido acetico, che la zona era irritata e c'era un'edema in zona peri-clitoridea. Mi ha quindi detto di trattare quell'area con acido borico, ma del resto della diagnosi null'altro.
Inoltre utilizzo biancheria intima di cotone, utilizzo lady presteril come assorbenti..
Sarebbe quindi il caso di effettuare nuovamente una vulvoscopia prima di pensare ad una biopsia? Oppure date le varie infezioni sarebbe consigliabile effettuare un tampone? La ringrazio nuovamente per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.5k visite dal 24/11/2017.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.