Gravidanza e somatizzazioni

Gentile Dottore, ho 27 anni, 5 mese di gravidanza. Appena scoperta la stessa col test, ho dovuto su "invito" di psichiatra e medico di base interrompere immediatamente in appena 5 giorni il citalopram che prendevo da un po' di anni per ansia e ipocondria e che dopo un periodaccio mi aveva fatto vivere egregiamente. Tutto è ritornato pregio di prima, sto vivendo malissimo quello che dovrebbe essere un momento magico, ma tutti i miei curanti non sono concordi nel farmi prendere qualcosa perché giustamente si pensa solo al feto e non alla madre che può tranquillamente soffrire. Anche gli psichiatri di questo sito mi hanno scritto che oltre a la psicoterapia non si può fare nulla. Bene oltre a essere psicologicamente provata e piangere spesso perché non voglio stare così, mi ritrovo una serie di somatizzazioni che variano, cefalee tensive, testa leggera, per 4 giorni ho avuto sensazione di non respirare bene tanto una notte da andare in guardia medica dove avevo la saturazione al massimo quindi nessun problema e io stessa sapevo che era panico, ora a ferragosto ho avuto una crisi di pianto talmente forte da sfiancarmi e da quel gg e come se avessi braccia e gambe completamente senza forze, mi sento con poca forza, debole prima ero un vulcano in piena attività non mi sedevo un attimo....ma io mi chiedo può l'ansia davvero manifestarsi così prepotentemente a livello fisico? Eppure dovrei essere contenta il mio bimbo sta bene tutto semina procedere bene, ma io vivo nel terrore che in gravidanza mi dovrà prendere una qualche malattia grave come la gestosi o altro. Poi ho i neutrofili più alti e il ginecologo dice che è normale ma non mi dice il perché e io ho paura che con 13.0000 bianchi potrei avere brutte malattie nel sangue......nessuno mi rassicura.
Ieri mi sono decisa di iniziare almeno una psicoterapia per cercare di stare meglio, la terapeuta è stata molto dolce e comprensiva e mi ha iniziato a dare delle dritte per superare l' agorafobia e cercare di riavere con un po' di sacrificio e pazienza la vita che credo di meritare,....mi scusi il preambolo, ma alla fine cio che mi preme sapere da un medico qualificato quale lei è: davvero nessun famraco è consentito? Il tel rosso mi ha detto di sì ma non posso prenderli senza consenso dei miei curanti ovviamente ....mi scusi se l"ho tediata
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Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 43
Le allego le avvertenze dell'AIFA(Agenzia Italiania del Farmaco sull'uso del Citalopram in gravidanza

"1° Trimestre
In generale, gli studi disponibili non segnalano un aumento, rispetto all’atteso, di malformazioni congenite in caso di assunzione di Citalopram o più in generale di farmaci appartenenti alla classe degli SSRI, alle dosi consigliate. Il possibile incremento del rischio di difetti cardiaci, soprattutto del setto e dell'efflusso del ventricolo destro, è ancora in discussione in quanto in letteratura vi sono segnalazioni contrastanti. Recenti studi epidemiologici suggeriscono che il rischio sia minimo.
Le sporadiche segnalazioni di altre malformazioni in case report sono da considerare aneddotiche in quanto non presentano un pattern specifico e non sono state confermate dagli studi successivi.
2°-3° Trimestre
L'assunzione di farmaci SSRI nel secondo trimestre di gravidanza è stata correlata con un rischio aumentato di preeclampsia. Tale segnalazione è ancora in fase di studio sia per i possibili fattori confondenti sia per la numerosità del campione studiato.
L’assunzione prolungata di antidepressivi SSRI nel terzo trimestre ed in prossimità del parto può determinare rallentata crescita fetale e, alla nascita, basso peso, problemi di adattamento e sintomi di astinenza (tra cui tremori, irritabilità, disturbi del sonno, sindrome da distress respiratorio, ipoglicemia) di solito transitori.
Non è ancora confermata la possibile associazione tra assunzione materna di farmaci SSRI nell’ultimo periodo di gravidanza ed ipertensione polmonare neonatale persistente (PPHN). Gli studi sono concordi che comunque il rischio sarebbe minimo.
Gli studi sugli effetti dell’esposizione in gravidanza a SSRI sullo sviluppo psico-motorio e cognitivo nel bambino sono rassicuranti ma basati su piccoli campioni, mentre non è ancora definito il rischio di anomalie comportamentali. Sono necessari ulteriori studi prospettici a lungo termine che tengano conto anche dei fattori confondentì."
Come vede non ci sono controindcazioni assolute all'uso del farmaco durante la gravidanza. Il farmaco può essere assunto, sotto controllo medico, se ritenuto clinicamente necessario.

Dr. Cesare  Gentili
www.cesaregentili.it

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