Perdita peli pube
Buona sera, desidero sapere se è normale perdere i peli sul pube .
Sono in menopausa da quattro anni ed ho 51 anni .
Purtroppo soffro di mal di testa con aura visiva e non posso fare la terapia sostitutiva. Per dire la verità mi sono venuti due attacchi di aura visiva molto importanti .
Il primo circa 12 anni fa x un secondo non ci ho visto più , il secondo circa 6 anni fa vedevo luci , girandole ecc...
Grazie .
Sono in menopausa da quattro anni ed ho 51 anni .
Purtroppo soffro di mal di testa con aura visiva e non posso fare la terapia sostitutiva. Per dire la verità mi sono venuti due attacchi di aura visiva molto importanti .
Il primo circa 12 anni fa x un secondo non ci ho visto più , il secondo circa 6 anni fa vedevo luci , girandole ecc...
Grazie .
[#1]
In menopausa la perdita dei peli pubici è una cosa “normale” e dipende dai cambiamenti ormonali tipici di questo periodo come la diminuzione degli estrogeni e l’aumento degli androgeni.
In generale io esorto sempre le mie pazienti ad accettare con serenità questo fisiologico cambiamento che si verifica in menopausa, anche perché i vari tipi di terapie farmacologiche attualmente impiegate per risolvere questo “problema” nella maggior parte dei casi non danno risultati entusiasmanti.
E poi non lo vivrei come un grosso problema, anche perché la moda oggi propone sempre più spesso come modello estetico il pube glabro, privo di peli pubici.
Tuttavia se proprio non si riesce in alcun modo ad accettare psicologicamente questo cambiamento, il tipo di trattamento che dà migliori risultati attualmente è il trapianto di peli prelevati da altre zone corporee nella zona pubica.
Legga anche questa mia risposta data a un'altra signora a proposito dello stesso problema:
http://menopausaserena.altervista.org/peli-pubici-in-menopausa-perdita-diradamento-depigmentazione-cause-e-rimedi.html
Un caro saluto
In generale io esorto sempre le mie pazienti ad accettare con serenità questo fisiologico cambiamento che si verifica in menopausa, anche perché i vari tipi di terapie farmacologiche attualmente impiegate per risolvere questo “problema” nella maggior parte dei casi non danno risultati entusiasmanti.
E poi non lo vivrei come un grosso problema, anche perché la moda oggi propone sempre più spesso come modello estetico il pube glabro, privo di peli pubici.
Tuttavia se proprio non si riesce in alcun modo ad accettare psicologicamente questo cambiamento, il tipo di trattamento che dà migliori risultati attualmente è il trapianto di peli prelevati da altre zone corporee nella zona pubica.
Legga anche questa mia risposta data a un'altra signora a proposito dello stesso problema:
http://menopausaserena.altervista.org/peli-pubici-in-menopausa-perdita-diradamento-depigmentazione-cause-e-rimedi.html
Un caro saluto
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#3]
Cara signora,
la scelta di una terapia in menopausa va sempre fatta dal ginecologo curante, possibilmente esperto in menopausa, in base al tipo di disturbi che presenta e in base alle sue caratteristiche specifiche.
Oltre al trifoglio rosso esistono molti altri tipi di terapie non ormonali che possono essere assunte in menopausa, alcune più indicate per le vampate, altre per la secchezza vaginale, altre ancora per i disturbi dell'umore o per il calo della memoria, altre per l'osteoporosi ecc. ecc.
Io penso sempre che la terapia deve essere progettata per ogni specifica paziente come se fosse un "vestito su misura" perché ogni donna è diversa da un'altra ed ha le sue specifiche caratteristiche che possono far propendere per un particolare tipo di principi attivo e per specifiche varietà di dosaggi e modalità di assunzione delle terapie.
Il mio consiglio quindi è quello di rivolgersi al suo ginecologo che la conosce personalmente e che potrà decidere in base ai sintomi che presenta quale tipo di terapia non ormonale è più adatta a lei.
Un caro saluto.
la scelta di una terapia in menopausa va sempre fatta dal ginecologo curante, possibilmente esperto in menopausa, in base al tipo di disturbi che presenta e in base alle sue caratteristiche specifiche.
Oltre al trifoglio rosso esistono molti altri tipi di terapie non ormonali che possono essere assunte in menopausa, alcune più indicate per le vampate, altre per la secchezza vaginale, altre ancora per i disturbi dell'umore o per il calo della memoria, altre per l'osteoporosi ecc. ecc.
Io penso sempre che la terapia deve essere progettata per ogni specifica paziente come se fosse un "vestito su misura" perché ogni donna è diversa da un'altra ed ha le sue specifiche caratteristiche che possono far propendere per un particolare tipo di principi attivo e per specifiche varietà di dosaggi e modalità di assunzione delle terapie.
Il mio consiglio quindi è quello di rivolgersi al suo ginecologo che la conosce personalmente e che potrà decidere in base ai sintomi che presenta quale tipo di terapia non ormonale è più adatta a lei.
Un caro saluto.
[#5]
Mi complimento vivamente con lei, cara signora, che si confronta sempre con il suo ginecologo e che non prende mai di sua iniziativa terapie classiche o "naturali"...magari lette su internet o consigliate da amiche...
E' una cosa veramente lodevole da parte sua e da considerare un esempio per tutti.
Bravissima!
Risponderò senz'altro a quest'altra sua domanda, ma lei,
quale tipo di disturbo o sintomi legati alla menopausa presenta attualmente?
E' una cosa veramente lodevole da parte sua e da considerare un esempio per tutti.
Bravissima!
Risponderò senz'altro a quest'altra sua domanda, ma lei,
quale tipo di disturbo o sintomi legati alla menopausa presenta attualmente?
[#6]
Utente
Attualmente ho problema di occhi secchi. È un enorme fastidio X me sia sull'aspetto estetico che su quello psicologico . Sono in cura in un famoso centro di Milano. Mi hanno detto che c'entra la menopausa ma non potendo fare la Tos mi chiedevano se posso prendere ormoni "naturali ". Grazie X il consiglio che mi darà...
[#7]
Cara signora,
riguardo i fitoestrogeni è necessario usare cautela nei soggetti che presentano controindicazioni agli estrogeni.
Il trifoglio rosso ha un meccanismo d’azione simile a quello degli estrogeni (per questo motivo ad esempio è sconsigliato a chi ha avuto un tumore al seno), inoltre può avere come effetto collaterale il mal di testa, e quindi in linea teorica, potrebbe esacerbare le crisi di emicrania con aura.
Per il problema dell’occhio secco esistono, oltre alle terapie farmacologiche specifiche, anche altri vari tipi di integratori come gli omega 3, l’acido lipoico, il fieno greco, vitamine, EPA, DHA, ecc. ecc., che il suo oculista o il suo ginecologo eventualmente potranno consigliarle, se lo ritengono opportuno.
E’ chiaro che poi ogni caso va valutato “ad personam” perché, come le ho già scritto, ogni donna è diversa da un’altra ed ha specifiche e peculiari caratteristiche personali, fattori di rischio, controindicazioni ecc. che solo il medico curante può conoscere e valutare di persona.
Si affidi quindi con fiducia al suo ginecologo e al suo oculista che conoscendo a fondo la sua particolare storia clinica potranno consigliarle il tipo di terapia più adatto a lei.
L’alimentazione comunque può avere un ruolo positivo anche sull’occhio secco in menopausa, confermato anche da uno studio scientifico che ha messo in evidenza come una dieta variata che contenga le giuste quantità di legumi, verdure, riso integrale, crusca e pesce azzurro, migliora in modo significativo i sintomi da secchezza oculare nelle donne in post menopausa.
L’idratazione è un altro fattore molto importante, per cui beva almeno un litro e mezzo d’acqua oligominerale al giorno e vedrà che il problema della secchezza, che in menopausa coinvolge oltre l’occhio anche per esempio, la mucosa vaginale, la pelle e la bocca, tenderà ad attenuarsi notevolmente.
Le allego a scopo informativo questi due miei articoli per approfondire alcuni temi sulla secchezza vaginale:
http://menopausaserena.altervista.org/secchezza-vaginale-menopausa.html
e sulla secchezza della bocca in menopausa:
http://menopausaserena.altervista.org/bocca-secca-lingua-che-brucia-e-salute-dei-denti-in-menopausa.html
Con questo ho concluso.
Le auguro di cuore di risolvere presto e bene questi suoi disturbi.
Un caro saluto.
riguardo i fitoestrogeni è necessario usare cautela nei soggetti che presentano controindicazioni agli estrogeni.
Il trifoglio rosso ha un meccanismo d’azione simile a quello degli estrogeni (per questo motivo ad esempio è sconsigliato a chi ha avuto un tumore al seno), inoltre può avere come effetto collaterale il mal di testa, e quindi in linea teorica, potrebbe esacerbare le crisi di emicrania con aura.
Per il problema dell’occhio secco esistono, oltre alle terapie farmacologiche specifiche, anche altri vari tipi di integratori come gli omega 3, l’acido lipoico, il fieno greco, vitamine, EPA, DHA, ecc. ecc., che il suo oculista o il suo ginecologo eventualmente potranno consigliarle, se lo ritengono opportuno.
E’ chiaro che poi ogni caso va valutato “ad personam” perché, come le ho già scritto, ogni donna è diversa da un’altra ed ha specifiche e peculiari caratteristiche personali, fattori di rischio, controindicazioni ecc. che solo il medico curante può conoscere e valutare di persona.
Si affidi quindi con fiducia al suo ginecologo e al suo oculista che conoscendo a fondo la sua particolare storia clinica potranno consigliarle il tipo di terapia più adatto a lei.
L’alimentazione comunque può avere un ruolo positivo anche sull’occhio secco in menopausa, confermato anche da uno studio scientifico che ha messo in evidenza come una dieta variata che contenga le giuste quantità di legumi, verdure, riso integrale, crusca e pesce azzurro, migliora in modo significativo i sintomi da secchezza oculare nelle donne in post menopausa.
L’idratazione è un altro fattore molto importante, per cui beva almeno un litro e mezzo d’acqua oligominerale al giorno e vedrà che il problema della secchezza, che in menopausa coinvolge oltre l’occhio anche per esempio, la mucosa vaginale, la pelle e la bocca, tenderà ad attenuarsi notevolmente.
Le allego a scopo informativo questi due miei articoli per approfondire alcuni temi sulla secchezza vaginale:
http://menopausaserena.altervista.org/secchezza-vaginale-menopausa.html
e sulla secchezza della bocca in menopausa:
http://menopausaserena.altervista.org/bocca-secca-lingua-che-brucia-e-salute-dei-denti-in-menopausa.html
Con questo ho concluso.
Le auguro di cuore di risolvere presto e bene questi suoi disturbi.
Un caro saluto.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 29.7k visite dal 20/05/2017.
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