Endometrite cura
Buongiorno, ho 39 anni, mi rivolgo a Voi per chiarirmi un dubbio. Ho una bimba di 4 anni e dopo la ricerca della seconda gravidanza da più di un anno con l'assunzione di Chirofol 500, ed alcune perdite (non tutti i mesi) tra una mestruazione e l'altra, tamponi vaginali negativi, e pap test da cui è risultato solo flogosi (non curata), mi è stata prescritta un'isteroscopia diagnostica, nel corso della quale mi è stato tolto un polipo posto all'estremità interna del canale cervicale (ispessimento della mucosa a livello istmico, biopsiata) che è stato sottoposto a biopsia. A fine isteroscopia mi è stata prescritta una terapia con Unidrox per tre giorni. Dalla biopsia è risultato: Endometrio follicolinico con focale infiltrazione flogistica linfoplasmacellulare e con fenomeni necrotico-emorragici recenti (Endometrite cronica aspecifica), le reazioni immunoistochimiche per CD138 sono risultate positive. Mi è stata prescritta cura con Bassado per 10 giorni 1 cp al mattino e sera ed un mese di deltacortene 5 mg 1 cp al giorno. I miei dubbi sono: la cura che sto facendo è sufficiente a debellare l'endometrite? Andrebbe poi ricontrollata prima di provare ad avere un'altra gravidanza, se si dopo quanto tempo dalla cura? Oppure posso provare da subito, una volta finita la terapia? Ora, finiti i 10 gg di bassado, sto assumendo 1 cp di deltacortene da 5 mg come prescritto; posso associare anche il chirofol 500 (magari di sera, visto che il cortisone lo assumo di mattina), nella speranza che riesca ad avere successo per una seconda gravidanza? Mio marito dovrebbe eseguire qualche esame o cura preventiva? Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.
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Sulle terapie non possiamo dir nulla.
E' importante avere la certezza di aver debellato l'endometrite con una isteroscopia di controllo correlata di biopsia, prima di intraprendere una nuova gravidanza
E' importante avere la certezza di aver debellato l'endometrite con una isteroscopia di controllo correlata di biopsia, prima di intraprendere una nuova gravidanza
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
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Utente
Certo, grazie ancora. Intanto, nel dubbio che anche mio marito dovesse eseguire qualche esame o cura preventiva, ha eseguito visita da un andrologo a cui ha spiegato dettagliatamente anche la mia situazione ed il medico non ha ritenuto utile fargli eseguire alcun esame o cura preventiva in quanto dice che nell’uomo le infezioni sono sintomatiche e dalla visita e colloquio ha chiarito che mio marito non ha alcun sintomo d'infezione. La terrò informato sull'evolversi dei fatti. Buona giornata.
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Utente
Buongiorno dottore, mi perdoni se la disturbo ancora; sto riprovando a rimanere incinta su consiglio del ginecologo che mi segue, il quale non ha ritenuto opportuno farmi effettuare isteroscropia di controllo per vedere se è stata debellata l'endometrite. Ma un dubbio mi assale: in questo mese ho avuto rapporti con mio marito nei giorni in cui dovrei aver ovulato, ma mi chiedevo, visto che mio marito in quei giorni era fortemente raffreddato (naso, gola, tosse, ed indolenzimenti vari), ma senza febbre, se questo suo raffreddamento potrebbe avere ripercussioni su di un eventuale concepimento o danni di tipo genetici. Vista la mia età "a limite" e le ridotte possibilità che ne sono conseguenti, abbiamo provato ugualmente.
Inoltre, visto che a breve dovrei partire con aereo, e non sapendo ancora se sono incinta o meno, secondo lei, i metal detector presenti in aeroporto è meglio evitarli chiedendo una perquisizione manuale, oppure sono innocui? Perdoni se le mie domande possono sembrare poco intelligenti, ma non riesco a togliermi questi pensieri dalla testa. La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta e auguri di Buona Pasqua.
Inoltre, visto che a breve dovrei partire con aereo, e non sapendo ancora se sono incinta o meno, secondo lei, i metal detector presenti in aeroporto è meglio evitarli chiedendo una perquisizione manuale, oppure sono innocui? Perdoni se le mie domande possono sembrare poco intelligenti, ma non riesco a togliermi questi pensieri dalla testa. La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta e auguri di Buona Pasqua.
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Utente
Mi scusi ancora. Da circa due mesi e cioè da quando ho terminato la cura (circa metà febbraio) per endometrite, come descritto nei post precedenti, con Bassado per 10 giorni 1 cp al mattino e sera ed un mese di deltacortene 5 mg 1 cp al giorno; mi accorgo che sull'assorbente tra il sangue delle mestruazioni ci sono dei puntini neri (sangue più scuro, dimensione più o meno di 3 millimetri), mi chiedo a cosa possa essere dovuto ciò, visto che non mi era mai successo prima. Devo preoccuparmi? Ricordo che la cura è stata fatta solo da me e non da mio marito, (La ginecologa che mi segue non ha ritenuto necessario ripetere isteroscopia per vedere se la cura ha avuto successo). Intanto continuo con la ricerca della gravidanza. Grazie.
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Utente
Buonasera, gentilmente, mi ricollego ai post precedenti perchè ho un dubbio a riguardo; mi spiego meglio. Dopo la cura, andata a buon fine, ho avuto una gravidanza che ho portato a termine con la nascita della mia seconda bimba nel febbraio 2018. Oggi, dopo circa un anno dall'ultima visita di controllo, ho eseguito una visita ginecologica, durante la quale ho eseguito il pap test il cui esito è stato: "alterazioni riparative reattive", per il resto tutto ok. Ho eseguito anche tamponi vaginali e cervicali, con esito negativo. Il ginecologo mi ha detto che è tutto a posto, ma io resto in dubbio per le "alterazioni riparative reattive". Purtroppo non ho chiesto spiegazioni al ginecologo, non avendo ancora letto l'esito, ma mi sono fidata della sua parola. Ora mi chiedo se questo termine "alterazioni riparative reattive" sia in qualche maniera collegabile all'endometrite cronica aspecifica (come ho scritto su, nei post precedenti) che mi fu diagnosticata nel 2017, e quindi è possibile che si sia ripresentata. Questa lo penso in quanto nell'ultimo parto (2018) mi fu dimenticata una "palla" di garza nell'utero che è uscita fuori autonomamente dopo 4 giorni dal parto. Purtroppo alle dimissioni non mi controllarono con ecografia, altrimenti si sarebbe vista questa palla (più o meno 5 cm di diametro). Andai dal mio ginecologo per un'ecografia e risultò tutto a posto, e non mi fece fare alcuna cura preventiva. Ma mi resta il dubbio che 4 giorni di questo materiale in utero possa aver creato qualche infezione. Questo è il motivo per cui collego l'esito del pap test ad un eventuale altro problema. Per il resto non ho sintomi particolari o bruciori o altro, con metruazioni regolari, solo un po' scarse, ma il ginecologo mi ha detto che probabilmente è così perchè ho allattato fino al mese scorso e quindi tutto deve riequilibrarsi. Scusi se mi sono dilungata e spero di essermi spiegata. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 23.3k visite dal 24/02/2017.
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