Il lembo il taglio successivo è
Buonasera, con la presente vorrei chiedere alcune deluciadzioni in merito ad alcuni miomi intramurali che mi sono stati diagnosticati.
Nel 2005 uno, di circa 17 mm.Successivamente, dietro consiglio della mia ginecologa ho fatto controlli periodici, ogni anno circa..e da allora ne ha ritrovati due, che all'ultima ecografia (solo tv), esattamente il 29 settembre u.s. erano rispettivamente di 55 mm e di 40mm (preciso che la visita in questione è stata fatta dopo 14 mesi circa dall'ultima). A questo aumento di volume, si sono associati anche dolori, metrorragia, fastidi e continua sensazione di gonfiore, indi per cui, la mia ginecologa mi ha consigliato di fare un'isteroscopia per valutare: 1. la possibile presenza di miomi sottomucosa; 2. di considerare realmente l'idea dell'intervento, che fino a quel momento non avevo mai voluto prendere in considerazione.
Mi ha consigliato di consultare il primario di una struttura presso la quale lei lavora e quindi valutare con lui l'intervento da affrontare.
Io non solo ho fatto una visita con questo medico, ma ho voluto anche il parere di un'altro medico, primario di una differente struttura nella mia città.
La cosa che mi fa pensare, e che mi lascia un attimino indecisa sul da farsi è la seguente:
1. Il primo medico mi ha fatto un'altra ecografia T.V., leggendo superficialmente quelle da me fornite, dalla quale i miomi risultavano ulteriormente aumentati (65 mm e 47mm), in soli 20 giorni. Poi, ha escluso l'idea dell'isteroscopia, e mi ha semplicemente detto che l'intervento da fare è in laparoscopia, adducendo come differenza dall'altra tecnica, ovvero la laparotomia, solo l'aspetto estetico e tempi di recupero, inoltre secondo lui, non avendo avuto ancora figli (ho 33 anni), non gli sembra il caso di effettuare un taglio addominale, quindi un trauma, che in questo caso è inutile.
2. Il secondo (S.), ha letto le diverse ecografie che negli ultimi 3 anni ho effettuato, e dopo ha eseguito una visita ginecologica, senza ecografia, durante la quale mi ha comunicato che:i miomi sono sicuramente più di due, che probabilmente con l'ecografia non sono stati rilevati; l'intervento da fare è in laparotomia; i miomi sono troppo "grandi" per una laparoscopia e non abbiamo la certezza di quanti effettivamente siano, rischieremmo con la l.scopia di lasciarne dentro qualcuno provocando ulteriori complicazioni; va eseguita una isteroscopia, per valutare la presenza di miomi sottomucosa e ispezionare meglio il più grande che risulta essere "peduncolante"; inoltre, secondo lui, va effettuata un'iniezione di Decapeptyl, per una terapia di tre mesi, procurando uno stato di menopausa forzata, evitando così il rischio di eventuali emoraggie durante l'intervento (cosa che la mia ginecologa aveva accennato, ma che C. non ha per nulla considerato).
Ho fatto il Day surgery, con l'isteroscopia, il risultato per fortuna è stato confortante, non c'è nulla di quello che aveva detto, e che adesso dobbiamo aspetta che arrivi il ciclo per l'iniezione e programmare l'intervento dopo circa 50-60 dalla terapia.
Dimenticavo......durante il day surgery, i miomi riscontrati...erano 5-6, più piccoli come volume il più grande di ca 2mm.
Dopo tutto ciò io le chiedo:......CHE DEVO FARE???!?!? SONO ANCORA NEL PALLONE E NON SO ESATTAMENTE DI CHI FIDARMI.....
Tra l'altro so che per la laparotomia il taglio è di circa 10 cm orrizzontale e superficiale, e che sollevando il lembo il taglio successivo è in verticale, proprio per evitare traumi ai tessuti addominali...
Scusate se sono stata prolissa..ma era l'unico modo per spiegare più o meno cosa accade.
Nel 2005 uno, di circa 17 mm.Successivamente, dietro consiglio della mia ginecologa ho fatto controlli periodici, ogni anno circa..e da allora ne ha ritrovati due, che all'ultima ecografia (solo tv), esattamente il 29 settembre u.s. erano rispettivamente di 55 mm e di 40mm (preciso che la visita in questione è stata fatta dopo 14 mesi circa dall'ultima). A questo aumento di volume, si sono associati anche dolori, metrorragia, fastidi e continua sensazione di gonfiore, indi per cui, la mia ginecologa mi ha consigliato di fare un'isteroscopia per valutare: 1. la possibile presenza di miomi sottomucosa; 2. di considerare realmente l'idea dell'intervento, che fino a quel momento non avevo mai voluto prendere in considerazione.
Mi ha consigliato di consultare il primario di una struttura presso la quale lei lavora e quindi valutare con lui l'intervento da affrontare.
Io non solo ho fatto una visita con questo medico, ma ho voluto anche il parere di un'altro medico, primario di una differente struttura nella mia città.
La cosa che mi fa pensare, e che mi lascia un attimino indecisa sul da farsi è la seguente:
1. Il primo medico mi ha fatto un'altra ecografia T.V., leggendo superficialmente quelle da me fornite, dalla quale i miomi risultavano ulteriormente aumentati (65 mm e 47mm), in soli 20 giorni. Poi, ha escluso l'idea dell'isteroscopia, e mi ha semplicemente detto che l'intervento da fare è in laparoscopia, adducendo come differenza dall'altra tecnica, ovvero la laparotomia, solo l'aspetto estetico e tempi di recupero, inoltre secondo lui, non avendo avuto ancora figli (ho 33 anni), non gli sembra il caso di effettuare un taglio addominale, quindi un trauma, che in questo caso è inutile.
2. Il secondo (S.), ha letto le diverse ecografie che negli ultimi 3 anni ho effettuato, e dopo ha eseguito una visita ginecologica, senza ecografia, durante la quale mi ha comunicato che:i miomi sono sicuramente più di due, che probabilmente con l'ecografia non sono stati rilevati; l'intervento da fare è in laparotomia; i miomi sono troppo "grandi" per una laparoscopia e non abbiamo la certezza di quanti effettivamente siano, rischieremmo con la l.scopia di lasciarne dentro qualcuno provocando ulteriori complicazioni; va eseguita una isteroscopia, per valutare la presenza di miomi sottomucosa e ispezionare meglio il più grande che risulta essere "peduncolante"; inoltre, secondo lui, va effettuata un'iniezione di Decapeptyl, per una terapia di tre mesi, procurando uno stato di menopausa forzata, evitando così il rischio di eventuali emoraggie durante l'intervento (cosa che la mia ginecologa aveva accennato, ma che C. non ha per nulla considerato).
Ho fatto il Day surgery, con l'isteroscopia, il risultato per fortuna è stato confortante, non c'è nulla di quello che aveva detto, e che adesso dobbiamo aspetta che arrivi il ciclo per l'iniezione e programmare l'intervento dopo circa 50-60 dalla terapia.
Dimenticavo......durante il day surgery, i miomi riscontrati...erano 5-6, più piccoli come volume il più grande di ca 2mm.
Dopo tutto ciò io le chiedo:......CHE DEVO FARE???!?!? SONO ANCORA NEL PALLONE E NON SO ESATTAMENTE DI CHI FIDARMI.....
Tra l'altro so che per la laparotomia il taglio è di circa 10 cm orrizzontale e superficiale, e che sollevando il lembo il taglio successivo è in verticale, proprio per evitare traumi ai tessuti addominali...
Scusate se sono stata prolissa..ma era l'unico modo per spiegare più o meno cosa accade.
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Non sono favorevole alla miomectomia laparoscopica perchè richiede tempi di esecuzione molto lunghi ed inoltre è vero che si possono lasciare miomi che invece una laparotomia consentirebbe di togliere. Una laparotomia con un piccolo taglio consente di fare un intervento con i fiocchi. Di come si incidono gli strati sottocutanei lei se ne deve fregare. E' solo una questione tecnica che interessa il chirurgo. Alla paziente non cambia nulla. Personalmente non uso gli analoghi del GnRH prima di una miomectomia, ho potuto constatare che i risultati sono gli stessi a fronte di un notevole risparmio economico visto che è un farmaco molto caro. Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Passadore
Via Luciano Manara 15, 20122 Milano Cell. 3386263853
www.cristinapassadore.it
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa è stata davvero gentile nel rispondermi così rapidamente.....il farmaco in questione è prescrivibile, quindi per "fortuna" il costo non sarebbe a mio carico...almeno non direttamente, quindi a parte questo...cosa intende dire Lei, quando afferma che i risultati sono gli stessi, nel senso, Lei pensa che se dovessero insorgere difficoltà o eventuali emorragie, queste non sarebbero ridotte grazie all'assunzione del farmaco?!?!? E se no, perchè allora mi viene prescritto in questo caso....
Scusa ma il dubbio a questo punto c'è...tra qualche giorno "dovrei" fare l'iniezione...e sa..
Cordialmente
Scusa ma il dubbio a questo punto c'è...tra qualche giorno "dovrei" fare l'iniezione...e sa..
Cordialmente
[#3]
E' vero che è un farmaco passato dal SSN ma tutti noi lo paghiamo tramite le tasse. Qllo che intendo dire è che io ho operato tante donne con miomi e mestruazioni emorragiche senza terapia con GnRH analoghi e in sala operatoria è andato tutto bene, compreso il decorso post-operatorio. Però lei non deve decidere se fare l'iniezione o meno in base a qllo che io le scrivo in questo momento perchè non è questo lo spirito di questo servizio. Le ho semplicemente detto come mi comporto io con le mie pazienti. Essendo lei seguita da un ginecologo reale e non virtuale deve seguire qllo che lui le consiglia. Anche perchè il suo ginecologo ha sicuramente molti elementi in più su di lei che in un rapporto virtuale inevitabilmente sfuggono, e sono sicuramente qlli che lo spingono a prescriverle una data terapia piuttosto che un altra. Se non è convinta comunque si rivolga ad un altro ginecologo. Reale, non virtuale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 16/11/2008.
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