Dolori vulvari
Da circa 2 anni soffro di bruciore e dolore alla vulva. Ho peregrinato per vari ginecologi non risolvendo il problema, anzi peggiorandolo.
Mi sono rivolta al primo ginecologo perché avevo dolore durante i rapporti; nonostante tutte le analisi fossero risultate negative, mi ha prescritto una cura di 3 mesi per la Candida. Con questa cura i problemi sono aumentati.
Un altro ginecologo mi ha diagnosticato delle piaghette esterne, nella parte inferiore che congiunge piccole e grandi labbra, che sono state causticate. Subito dopo l’intervento pensavo di aver risolto i miei problemi, il dolore era sparito così come il bruciore. Purtroppo, solo una settimana dopo l’intervento, inaspettate sono arrivate le mestruazioni e da allora i problemi sono ricominciati e peggiorati.
Mi sono rivolta ad un terzo dottore (dermatologo) che mi ha fatto ripetere tutti i test di laboratorio che davano sempre risultati negativi. Mi ha prescritto una pomata supponendo si trattasse di allergia. Niente da fare.
Un quarto ginecologo mi ha prescritto un antinfiammatorio supponendo che i problemi fossero dovuti ad una infiammazione del muscolo pelvico. Dopo questa cura i problemi sono momentaneamente diminuiti ma ora siamo punto e a capo.
Inoltre ho spesso problemi di bruciore alle urine ma anche qui tutte le analisi di routine risultano negative e durante questi periodi il dolore ed il bruciore alla vulva aumentano.
La prego di consigliarmi sul da farsi, sono disperata.
Spero in una sua celere risposta o suggerimento.
La ringrazio di cuore.
Mi sono rivolta al primo ginecologo perché avevo dolore durante i rapporti; nonostante tutte le analisi fossero risultate negative, mi ha prescritto una cura di 3 mesi per la Candida. Con questa cura i problemi sono aumentati.
Un altro ginecologo mi ha diagnosticato delle piaghette esterne, nella parte inferiore che congiunge piccole e grandi labbra, che sono state causticate. Subito dopo l’intervento pensavo di aver risolto i miei problemi, il dolore era sparito così come il bruciore. Purtroppo, solo una settimana dopo l’intervento, inaspettate sono arrivate le mestruazioni e da allora i problemi sono ricominciati e peggiorati.
Mi sono rivolta ad un terzo dottore (dermatologo) che mi ha fatto ripetere tutti i test di laboratorio che davano sempre risultati negativi. Mi ha prescritto una pomata supponendo si trattasse di allergia. Niente da fare.
Un quarto ginecologo mi ha prescritto un antinfiammatorio supponendo che i problemi fossero dovuti ad una infiammazione del muscolo pelvico. Dopo questa cura i problemi sono momentaneamente diminuiti ma ora siamo punto e a capo.
Inoltre ho spesso problemi di bruciore alle urine ma anche qui tutte le analisi di routine risultano negative e durante questi periodi il dolore ed il bruciore alla vulva aumentano.
La prego di consigliarmi sul da farsi, sono disperata.
Spero in una sua celere risposta o suggerimento.
La ringrazio di cuore.
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E'molto probabile che si tratti di un problema fibromialgico della muscolatura pelvica.
E' ipotizzabile che esista uno spasmo involontario di questi gruppi muscolari con la caratteristica sintomatologia.
Le consiglierei, prima di tutto, una valutazione clinica di uno specialista in Medicina fisica e riabilitazione.
Molte volte le tecniche di riconoscimento di questi muscoli e di autorilassamento permettono un miglioramento della sintomatologia;esiste inoltre la possibilità di cicli di elettrostimolazioni a bassa Frequenza che abbattono in parte la soglia dolorifica.
Nel caso tali tecniche non fossero utili si potrà, eventualmente, pensare alla neuromodulazione sacrale che si esegue in centri urologici selezionati italiani.
La saluto cordialmente
Dr.Maurizio Cerfeda
Lecce
E' ipotizzabile che esista uno spasmo involontario di questi gruppi muscolari con la caratteristica sintomatologia.
Le consiglierei, prima di tutto, una valutazione clinica di uno specialista in Medicina fisica e riabilitazione.
Molte volte le tecniche di riconoscimento di questi muscoli e di autorilassamento permettono un miglioramento della sintomatologia;esiste inoltre la possibilità di cicli di elettrostimolazioni a bassa Frequenza che abbattono in parte la soglia dolorifica.
Nel caso tali tecniche non fossero utili si potrà, eventualmente, pensare alla neuromodulazione sacrale che si esegue in centri urologici selezionati italiani.
La saluto cordialmente
Dr.Maurizio Cerfeda
Lecce
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 24/02/2003.
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