28 anni e circa 16 gg fa cono stata operata in laparotomia x ciste endometriosica ma aprendo
Salve...mi chiamo mary ed ho 28 anni e circa 16 gg fa cono stata operata in laparotomia x ciste endometriosica ma aprendo,il mio ginecologo,ha riscontrato l'utero(RETROVERSO)completamente attaccato alla pancia,un'altra ciste anke sulla tuba dx e focolai sull'intestino quindi la tuba sx asportata,tolta la ciste sulla tuba dx e bruciati alcuni focolai dall'intestino xchè il mio ginecologo nn li ha potuti togliere tutti.Ora come terapia sto assumendo il nuvaring di continuo,praticamente blocco il ciclo per 4 mesi e x un mese stacco una settimana x avere le mestruazioni e così via x altri 4 mesi di stop ed uno di mestruazioni x un anno.pensate che sia giusta come terapia x il mio caso?quali sono gli effetti collaterali del nuvaring a lungo termine?ma potròcosì facendo,curare i focolai sull'intestino?GRAZIE IN ANTICIPO X L'ATTENZIONE
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Dr. Ivanoe Santoro
Ginecologo, Senologo
8.5k 284
L'assunzione in continuo di un preparato estroprogestinico, porta ad atrofia il tessuto endometriale sia "normotopico", ovvero in sede normale sia "eterotopico" ossia in sede diversa dalla norma.
Lo stesso effetto può ottenersi con l'utilizzo di altre molecole come il Danazolo e gli analoghi del GnRH, ma con maggiori effetti collaterali rispetto agli estroprogestinici.
la via vaginale scelta dal Collega è, fra l'altro, ben tollerata dalle pazienti per la scarsità dei fenomi avversi, per cui mi trova particolarmente d'accordo.
Importante è seguire l'evoluzione della malattia nel tempo con ecografie, dosaggio di marcatori plasmatici (CA 125 ed anticorpi antifosfolipidi) e, se necessario, con laparoscopie diagnostiche associate sempre a cromatosalpingoscopie per avlutare l'integrità del transito tubarico.
Cordialmente.
Lo stesso effetto può ottenersi con l'utilizzo di altre molecole come il Danazolo e gli analoghi del GnRH, ma con maggiori effetti collaterali rispetto agli estroprogestinici.
la via vaginale scelta dal Collega è, fra l'altro, ben tollerata dalle pazienti per la scarsità dei fenomi avversi, per cui mi trova particolarmente d'accordo.
Importante è seguire l'evoluzione della malattia nel tempo con ecografie, dosaggio di marcatori plasmatici (CA 125 ed anticorpi antifosfolipidi) e, se necessario, con laparoscopie diagnostiche associate sempre a cromatosalpingoscopie per avlutare l'integrità del transito tubarico.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 01/11/2008.
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