Chlamydia: incongruenze!
Salve,
Ho 38 anni ed una relazione stabile da due anni nei quali io il mio compagno abbiamo avuto rapporti quasi sempre protetti, quantomeno nella fase finale del rapporto. Invece da dicembre dello scorso anno abbiamo iniziato ad avere sistematicamente rapporti non protetti completi in quanto siamo alla ricerca di una gravidanza.
Da allora ho iniziato a soffrire di candidosi recidivante (1 episodio/mese).
Nel mese di maggio la ginecologa mi ha consigliato un tampone completo anche per escludere infezioni concomitanti, che è risultato negativo a tutto inclusa chlamydia (es colturale e immunoenzimatico).
In Luglio ho iniziato ad accusare, per la prima volta nella vita, perdite vaginali diverse: non più bianche a ricotta inodori, ma di color giallastro acido, consistenza liquida-densa ed estremamente maleodoranti.. quest'ultimo aspetto evidente solo nelle 24 h dopo i rapporti.
Ho ripetuto un tampone (la ginecologa ipotizzava potesse trattarsi di Gardnerella), ma sorprendentemente è risultato positivo a Chlamydia, oltre che alla solita Candida.
Escludendo una relazione extraconiugale per entrambi, le domande a questo punto sono molteplici:
- È possibile che il mio compagno fosse portatore di questo batterio da almeno 2 anni e la trasmissione a me sia avvenuta solo dopo parecchi mesi?
- È possibile che io ne fossi portatrice da 2 anni, che il primo tampone fosse un falso negativo (es.per carica batterica molto bassa), e che per qualche motivo solo adesso l'infezione si sia resa clinicamente manifesta?
- al contrario, è possibile che l'errore sia stato nel secondo tampone, falsamente positivo? E magari non ho la Chlamydia ma la Gardnerella??
Una ginecologa che conosco mi ha detto che a lei è capitato che il laboratorio possa confondere batteri diversi (?!).. La stessa ginecologa mi ha consigliato la determinazione degli anticorpi (al momento ancora in corso di refertazione)..
Sono confusa, spero in un vostro aiuto a comprendere!
Grazie.
Ho 38 anni ed una relazione stabile da due anni nei quali io il mio compagno abbiamo avuto rapporti quasi sempre protetti, quantomeno nella fase finale del rapporto. Invece da dicembre dello scorso anno abbiamo iniziato ad avere sistematicamente rapporti non protetti completi in quanto siamo alla ricerca di una gravidanza.
Da allora ho iniziato a soffrire di candidosi recidivante (1 episodio/mese).
Nel mese di maggio la ginecologa mi ha consigliato un tampone completo anche per escludere infezioni concomitanti, che è risultato negativo a tutto inclusa chlamydia (es colturale e immunoenzimatico).
In Luglio ho iniziato ad accusare, per la prima volta nella vita, perdite vaginali diverse: non più bianche a ricotta inodori, ma di color giallastro acido, consistenza liquida-densa ed estremamente maleodoranti.. quest'ultimo aspetto evidente solo nelle 24 h dopo i rapporti.
Ho ripetuto un tampone (la ginecologa ipotizzava potesse trattarsi di Gardnerella), ma sorprendentemente è risultato positivo a Chlamydia, oltre che alla solita Candida.
Escludendo una relazione extraconiugale per entrambi, le domande a questo punto sono molteplici:
- È possibile che il mio compagno fosse portatore di questo batterio da almeno 2 anni e la trasmissione a me sia avvenuta solo dopo parecchi mesi?
- È possibile che io ne fossi portatrice da 2 anni, che il primo tampone fosse un falso negativo (es.per carica batterica molto bassa), e che per qualche motivo solo adesso l'infezione si sia resa clinicamente manifesta?
- al contrario, è possibile che l'errore sia stato nel secondo tampone, falsamente positivo? E magari non ho la Chlamydia ma la Gardnerella??
Una ginecologa che conosco mi ha detto che a lei è capitato che il laboratorio possa confondere batteri diversi (?!).. La stessa ginecologa mi ha consigliato la determinazione degli anticorpi (al momento ancora in corso di refertazione)..
Sono confusa, spero in un vostro aiuto a comprendere!
Grazie.
[#1]
Ci sono effettivamente alcune incongruenze tra risultato del tampone e la sintomatologia riferita.
Molto spesso la chlamydia nella donna è asintomatica e, qualora si verifichino eventuali perdite, non sono maleodoranti al contrario di quello che avviene nella gardnerella vaginalis dove il cattivo odore è caratteristico e caratterizzante l’infezione. La chlamydia invece è più frequentemente causa di disturbi nell’uomo che consistono principalmete in bruciori uretrali e dolori e bruciori alla minzione.
Talora si hanno secrezioni tipo cremoso dall'orifizio penieno che risulta spesso dolente e arrossato
Nella ricerca della chlamydia se è stato usato un metodo immuno enzimatico si possono verificare dei risultati falsi positivi.
La gardnerella vaginalis è un germe anerobio per cui non è possibile la crescita sui terreni di coltura tradizionali che di usano per gli altri germi banali. Alcuni laboratori usano metodi immuno enzimatico che però,anche in questo caso, posso dare falsi positivi.
Un modo per rilevare la gardnerella è l'esame batterioscopico che si esegue osservando al microscopio il materiale strisciato su vetrino o direttamente a fresco oppure colorato con il metodo di Papanicolaou, oppure con il cosiddetto sniff test si esegue aggiungendo una goccia di una soluzione di KOH al 10% alla secrezione vaginale prelevata e posta su un vetrino. Il test è positivo quando si libera un caratteristico odore di pesce marcio, dovuto alla presenza di amine.
Pertanto tenendo conto di queste considerazioni forse sarebbe opportuno che rivalutasse il suo quadro microbiologico
Molto spesso la chlamydia nella donna è asintomatica e, qualora si verifichino eventuali perdite, non sono maleodoranti al contrario di quello che avviene nella gardnerella vaginalis dove il cattivo odore è caratteristico e caratterizzante l’infezione. La chlamydia invece è più frequentemente causa di disturbi nell’uomo che consistono principalmete in bruciori uretrali e dolori e bruciori alla minzione.
Talora si hanno secrezioni tipo cremoso dall'orifizio penieno che risulta spesso dolente e arrossato
Nella ricerca della chlamydia se è stato usato un metodo immuno enzimatico si possono verificare dei risultati falsi positivi.
La gardnerella vaginalis è un germe anerobio per cui non è possibile la crescita sui terreni di coltura tradizionali che di usano per gli altri germi banali. Alcuni laboratori usano metodi immuno enzimatico che però,anche in questo caso, posso dare falsi positivi.
Un modo per rilevare la gardnerella è l'esame batterioscopico che si esegue osservando al microscopio il materiale strisciato su vetrino o direttamente a fresco oppure colorato con il metodo di Papanicolaou, oppure con il cosiddetto sniff test si esegue aggiungendo una goccia di una soluzione di KOH al 10% alla secrezione vaginale prelevata e posta su un vetrino. Il test è positivo quando si libera un caratteristico odore di pesce marcio, dovuto alla presenza di amine.
Pertanto tenendo conto di queste considerazioni forse sarebbe opportuno che rivalutasse il suo quadro microbiologico
Dr. Cesare Gentili
www.cesaregentili.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta.
Sicuramente ripeterò il tampone, ma nel frattempo mi sono spaventata e ho comunque eseguito la terapia con azitromicina.
Lo ripeterò quindi a fine mese.
Nel frattempo ho appreso le seguenti informazioni:
1) nel primo tampone negativo a tutto è stato effettuata ricerca di Chlamydia con metodo eia + colturale
2) nel secondo la chlamydia è risultata positiva con PCR. Gardnerella negativa al microscopio
3) dopo la terapia antibiotica ho ottenuto i seguenti risultati:
- intensificazione dei sintomi di candidosi
-persistenza di perdite bianco-giallastre e odore sgradevole
Nel frattempo è arrivato l'esito degli anticorpi: IgG e IgA negative. Può essere che a 10 giorni dall'esordio dei sintomi non si siano positivizzate.. ?
A questo punto, in attesa di ripetere l'esame microbiologico, qual è in base alla sua esperienza l'ipotesi più probabile?
Grazie
Sicuramente ripeterò il tampone, ma nel frattempo mi sono spaventata e ho comunque eseguito la terapia con azitromicina.
Lo ripeterò quindi a fine mese.
Nel frattempo ho appreso le seguenti informazioni:
1) nel primo tampone negativo a tutto è stato effettuata ricerca di Chlamydia con metodo eia + colturale
2) nel secondo la chlamydia è risultata positiva con PCR. Gardnerella negativa al microscopio
3) dopo la terapia antibiotica ho ottenuto i seguenti risultati:
- intensificazione dei sintomi di candidosi
-persistenza di perdite bianco-giallastre e odore sgradevole
Nel frattempo è arrivato l'esito degli anticorpi: IgG e IgA negative. Può essere che a 10 giorni dall'esordio dei sintomi non si siano positivizzate.. ?
A questo punto, in attesa di ripetere l'esame microbiologico, qual è in base alla sua esperienza l'ipotesi più probabile?
Grazie
[#3]
Seguendo regole generali ho notato e riportato nella mail alcune discrepanze tra la sintomatologia riferita e gli esami microbiologici effettuati
Ogni singolo caso va poi però valutato nel contesto e non può prescindere dalla clinica.
Credo che capisca che ogni ipotesi diagnostica in una consulenza on line potrebbe essere inidonea e fallace
Le suggerisco di ripere l'esame colturale e di confrontarsi con il suo ginecologo
Ogni singolo caso va poi però valutato nel contesto e non può prescindere dalla clinica.
Credo che capisca che ogni ipotesi diagnostica in una consulenza on line potrebbe essere inidonea e fallace
Le suggerisco di ripere l'esame colturale e di confrontarsi con il suo ginecologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.4k visite dal 08/08/2016.
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