Laparoscopia per endometriosi

Età:25.
Ho una cisti endometriosica di circa cinque centimetri e dovrei sottopormi ad un intervento di laparoscopia.
Mi è stato richiesto di firmare un modulo per acconsentire all'esportazione dell'ovaio qualora, in sede di intervento, si rivelasse necessario.
Vorrei sapere se questa procedura è normale e se effettivamente le dimensioni dell'ovaio, comunque, in seguito risulteranno minori.
Gradirei inoltre saperne di più su questo intervento e che tipo di conseguenze comporta la ridotta dimensione dell'ovaio.

Grazie mille.
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Ginecologo, Sessuologo attivo dal 2000 al 2013
Ginecologo, Sessuologo
il consenso informato non solo è una prassi comune, ma è addirittura un obbligo di legge.
Per quanto riguarda le dimensioni dell'ovaio residuo dopo l'intervento non è possibile stabilirne l'esito prima perchè dipende da moltissimi fattori, non prevedibili prima dell'intervento.
In ogni caso è bene sapere che è sufficiente un frammento piccolissimo di parenchima ovarico funzionante per poter avere tutti i figli che si vuole; in altre parole la fertilità non dipende dalle dimensioni dell'ovaio, ma dalla sua funzionalità.
La laparoscopia è una procedura chirurgica miniinvasiva che consiste nell'operare guardando in un monitor collegato ad un'ottica introdotta in addome attraverso l'ombelico; inoltre per poter operare è necessario fare due o tre piccole incisioni a livello sovrapubico che servono ad introdurre gli dstrumenti necessari (come pinze, forbici e quant'altro).
Nel caso dell'asportazione di una cisti ovarica di natura endometriosica l'intervento consiste nell'asportare la cisti conservando l'ovaio (quando possibile, il che, sia chiaro, succede quasi sempre).
Esistono due tecniche laparoscopiche: quella intraperitoneale (preferibile) in cui l'intervento, come dice la parola, si esegue tutto nell'interno dell'addome, e quello transperitoneale, in cui, dopo aver mobilizzato l'ovaio e svuotato la cisti, si estrinseca l'ovaio fuori dell'addome allargando, appena il necessario, la breccia addominale; quindi si completa l'intervento asportando completamente la capsula della cisti e si reintroduce in addome l'ovaio.
Questa seconda tecnica, non sempre possibile, contestata dai "puristi" della laparoscopia, può essere indicata in casi particolari come, ad esempio, nel caso in cui la capsula della cisti risulta molto aderente al parenchima ovarico da essere estremamente difficoltosa la sua asportazione completa.
La prognosi ed il recupero postoperatorio sono indentici nelle due tecniche.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per la chiarezza della sua risposta, tuttavia vorrei capire bene se, nell'eventualità dell'asportazione totale dell'ovaio, si comprometterebbe la mia capacità di avere dei figli. La ringrazio per la pazienza e per la chiarezza. Cordiali saluti.
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