Vulvodinia, lichen, uretrite ?
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni. Da questo autunno lamento bruciore al clitoride e talvolta uretrale. Precedemente ero (da maggio 2015) stata curata con fluorochinoloni per presunte cistiti in quanto lamentavo minzione frequente e bruciore uretrale. Da questo autunno invece il bruciore si è concentrato al clitoride e in particolare insorge dopo il rapporto sessuale. Prima tuttavia era sporadico, meno intenso e non impediva il rapporto. Via via si è fatto più intendo ogni volta e frequente fino a comparire dopo ogni rapporto. Agli ultimi tentativi il rapporto era impedito dal bruciore (solo penetrazione senza stimolazione del clitoride). Sono stata da 3 diversi ginecologi: il primo mi ha prescritto una crema al cortisone, il secondo sospettava ipersensibilizzazione nervosa (mi ha prescritto emla, che sto prendendo da febbraio quasi tutti i giorni) e il terzo (esperto di vulvodinia) mi ha diagnosticato lichen con prescrizione di dermovate per un mese e emla all'occorrenza. La sintomatologia tuttavia non accenna a migliorare dopo e durante il rapporto. Ho prenotato una visita presso un centro di Milano in quanto l'ultimo ginecologo sospetta vulvodinia sebbene lo swab test negativo. Riferisco in oltre che l'ultima volta sono insorte contrazione a livello pelvico e sintomi urinari con bruciore uretrale post minzione, urgenza e stimolo frequente. Onestamente non so più a chi rivolgermi, se ginecologo, dermatologo, urologo o neurologo per indagare meglio le cause.
In attesa di un vostro riscontro,
Porgo cordiali saluti.
In attesa di un vostro riscontro,
Porgo cordiali saluti.
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Mi permetto di non essere d'accordo sull'uso di EMLA , un anestetico locale non risolve i problemi , li nasconde sotto lo zerbino.
Non sono in grado di fare diagnosi , senza un esame clinico e strumentale ( vulvoscopia ) , ma in questi casi è preferibile approfondire , magari ricorrendo anche ad una biopsia (mini ) mirata , per far diagnosi differenziale tra varie patologie : lichen, psoriasi, vulvite allergica da contatto , vulvite virale, e non ultima la vulvodinia .
Mai terapie senza diagnosi.
SALUTI
Non sono in grado di fare diagnosi , senza un esame clinico e strumentale ( vulvoscopia ) , ma in questi casi è preferibile approfondire , magari ricorrendo anche ad una biopsia (mini ) mirata , per far diagnosi differenziale tra varie patologie : lichen, psoriasi, vulvite allergica da contatto , vulvite virale, e non ultima la vulvodinia .
Mai terapie senza diagnosi.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la gentile risposta. Un' infezione potrebbe quindi portare a questi sintomi? i precedenti ginecologi non hanno trovato utile fare un tampone vulvare in quando a parte questa piccola cheratinizzazione non hanno riscontrato segni clinici evidenti.
La biopsia la potrei richiedere anche privatamente o necessita prescrizione da parte di un ginecologo?
La ringrazio molto per l'attenzione
La biopsia la potrei richiedere anche privatamente o necessita prescrizione da parte di un ginecologo?
La ringrazio molto per l'attenzione
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 09/05/2016.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.