Perdite bianche dense prima del ciclo
Gent. Signora,
le perdite vaginali, che tanto spaventano le donne, sono entro certi limiti un evento fisiologico, a meno che non si associno a sintomi fastidiosi quali cattivo odore, arrossamento delle pareti vaginali, bruciore, prurito intimo, dolore ai rapporti, ecc. In questo caso è necessario effettuare una visita ginecologica e sarà lo specialista a consigliare la terapia necessaria.
In assenza di altri disturbi, il fenomeno non è altro che il naturale processo di depurazione dell'ambiente vaginale, una cavità aperta all'esterno, ricoperta da una mucosa, un epitelio cioè che produce un trasudato costituito da cellule in disfacimento, leucociti, macrofagi, batteri, muco cervicale ecc.
In certi momenti del ciclo le perdite vaginali aumentano per effetto degli ormoni prodotti dall'ovaio, sotto il controllo dei centri nervosi (ipotalamo e ipofisi). A metà ciclo, nella cosiddetta fase dell'ovulazione, compaiono perdite abbondanti, fluide, tipo il chiaro d'uovo, tipiche dei giorni fecondi, legate alla fluidificazione del muco della cervice uterina. In quei giorni la donna è fertile.
Nel periodo successivo (fase premestruale) iniziano a manifestarsi perdite bianche più consistenti, tipiche della fase cosiddetta secretiva del ciclo o fase luteinica e correlate ad alti livelli di Progesterone circolante, ormone tipico di questo periodo.
Per evitare una produzione eccessiva di perdite, sia pure fisiologiche, sul piano pratico è utile areare la vagina, evitando di portare indumenti intimi sintetici, aderenti, colorati, salvaslip, pigiami, pantaloni, ecc. Un utile consiglio: dormire senza mutande. Con questo spero di avere soddisfatto i suoi legittimi dubbi. Cordiali saluti.
Dr. Lucia Vecoli
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