Considerazioni tra anello e pillola sulla base degli esami effettuati
Buongiorno sono una ragazza di 24 anni.
Da parecchi anni soffro di mestruazioni dolorose, abbondanti e che durano 6 giorni.
Ogni mese devo prendere in media tre bustine di antiinfiammatorio (spididol (400 ibuprofene).
Nel gennaio 2015 ho svolto un emocromo e degli esami approfonditi sulla coagulazione in vista di prendere la pillola: l'unico parametro fuori dai limiti è stato la proteina S : valore 50 (limiti 60-130).
In realtà essendo molto scettica sull'uso della pillola,soprattutto per il suo effetto pro-trombotico, per tutto il 2015 ho continuato a utilizzare i soliti antiinfiammatori.
Ora ho ripreso in considerazione il fatto di usare la pillola, in quanto a volte l'antiinfiammatorio ha scarso effetto.
In una visita ginecologica che ho effettuato lo scorso mese mi hanno consigliato una pillola a basso dosaggio.
Ma secondo lei , io avendo già un basso contenuto di proteina S nel sangue che so essere un anticoagulante naturale, sarei più soggetta ad eventi trombotici rispetto a una donna con parametri nella norma?
Inoltre cosa mi consiglia tra pillola a basso dosaggio e anello (nuvaring)?
L'anello, essendo a rilascio locale, è meno impattante della pillola normale per quanto riguarda effetti trombotici?
Ho letto inoltre che l'anello in particolare il Nuvaring può provocare attacchi cardiaci, e vorrei sapere per quale motivo.
La ringrazio dall'attenzione.
Distinti Saluti
Da parecchi anni soffro di mestruazioni dolorose, abbondanti e che durano 6 giorni.
Ogni mese devo prendere in media tre bustine di antiinfiammatorio (spididol (400 ibuprofene).
Nel gennaio 2015 ho svolto un emocromo e degli esami approfonditi sulla coagulazione in vista di prendere la pillola: l'unico parametro fuori dai limiti è stato la proteina S : valore 50 (limiti 60-130).
In realtà essendo molto scettica sull'uso della pillola,soprattutto per il suo effetto pro-trombotico, per tutto il 2015 ho continuato a utilizzare i soliti antiinfiammatori.
Ora ho ripreso in considerazione il fatto di usare la pillola, in quanto a volte l'antiinfiammatorio ha scarso effetto.
In una visita ginecologica che ho effettuato lo scorso mese mi hanno consigliato una pillola a basso dosaggio.
Ma secondo lei , io avendo già un basso contenuto di proteina S nel sangue che so essere un anticoagulante naturale, sarei più soggetta ad eventi trombotici rispetto a una donna con parametri nella norma?
Inoltre cosa mi consiglia tra pillola a basso dosaggio e anello (nuvaring)?
L'anello, essendo a rilascio locale, è meno impattante della pillola normale per quanto riguarda effetti trombotici?
Ho letto inoltre che l'anello in particolare il Nuvaring può provocare attacchi cardiaci, e vorrei sapere per quale motivo.
La ringrazio dall'attenzione.
Distinti Saluti
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Prima di tutto chiariamo tutto sul rischio TE con le note AIFA e EMA:
https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/5101-rischio-trombo-embolico-sui-contraccettivi-ormonali-aggiornamenti-ema-e-aifa.html
Il rischio tromboembolico venoso (TEV) in donne che assumono Contraccettivi Ormonali Combinati (COC) intendendo pillola, anello vaginale e cerotto , va valutato tenendo conto e valutando i possibili fattori PROMOVENTI associati : età avanzata, storia personale di TEV, gravidanza e puerperio, obesità, chirurgia, traumi, immobilità (associata a viaggi aerei o ad ospedalizzazione prolungata ) , stati di trombofilia congenita , tabagismo.
I dati scientifici indicano una incidenza relativamente bassa di eventi negativi anche in portatori di diatesi trombofiliche [ mutazione del fattore V Leiden , mutazione del gene della protrombina (G2010A) , deficit di proteina C, proteina S, deficit di antirombina ]. L'anello vaginale porta comunque assorbimento di ormoni in circolo e i dati scientifici non suggeriscono vantaggi in termini di rischio di TEV quando si utilizzino vie di somministrazione alternative a quella orale.
https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/5101-rischio-trombo-embolico-sui-contraccettivi-ormonali-aggiornamenti-ema-e-aifa.html
Il rischio tromboembolico venoso (TEV) in donne che assumono Contraccettivi Ormonali Combinati (COC) intendendo pillola, anello vaginale e cerotto , va valutato tenendo conto e valutando i possibili fattori PROMOVENTI associati : età avanzata, storia personale di TEV, gravidanza e puerperio, obesità, chirurgia, traumi, immobilità (associata a viaggi aerei o ad ospedalizzazione prolungata ) , stati di trombofilia congenita , tabagismo.
I dati scientifici indicano una incidenza relativamente bassa di eventi negativi anche in portatori di diatesi trombofiliche [ mutazione del fattore V Leiden , mutazione del gene della protrombina (G2010A) , deficit di proteina C, proteina S, deficit di antirombina ]. L'anello vaginale porta comunque assorbimento di ormoni in circolo e i dati scientifici non suggeriscono vantaggi in termini di rischio di TEV quando si utilizzino vie di somministrazione alternative a quella orale.
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 15/03/2016.
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