Odore vaginale
Salve, sono una donna di 43 anni e, da tre mesi ho una compagna. Dalla fine di dicembre, ho avuto un problema intimo che si è manifestato, all'origine con cattivo odore vaginale, lievi perdite e, successivamente bruciore. La mia ginecologa, mi ha prescritto, telefonicamente,dapprima un ciclo di vagilen ovuli per 6 giorni, e poi, un altro ciclo di pevaril ovuli da 150 mg per altri sei giorni (questi ultimi perché mi era rimasto un costante bruciore vulvare). Tra qualche giorno, andrò a fare la visita direttamente. Ora, però, ho un dubbio: la mia compagna, con la quale ho rapporti, dice di non avere né perdite, né prurito né bruciore. In pratica, sostiene di stare bene e che soltanto io, ho avuto questo problema. Tuttavia, spesso noto che lei, soprattutto quando è eccitata o, magari, non si è lavata da un pò, ha un odore proveniente dalle parti intime piuttosto forte, simile al tonno. Che cos'è? E' normale, oppure ha anche lei un'infiammazione? Potrebbe contagiarmi una volta che io sarò guarita del tutto? Deve fare una cura anche lei? Grazie.
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Dalla Sintomatologia riferita potrebbe trattarsi di una VAGINOSI BATTERICA , (gardnerella vaginalis, mobiluncus, ) con pH alterato, e un fish odor test positivo.
Le perdite maleodoranti (pesce avariato) sono una caratteristica.
Il tutto va confermato con esame batteriologico a fresco del fluor vaginale
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1828-la-vaginite-infettiva-piu-comune-la-vaginosi-batterica.html
SALUTI
Le perdite maleodoranti (pesce avariato) sono una caratteristica.
Il tutto va confermato con esame batteriologico a fresco del fluor vaginale
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1828-la-vaginite-infettiva-piu-comune-la-vaginosi-batterica.html
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
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La vaginali batterica, come scrive il collega, normalmente è legata a problemi intestinali, dunque a batteri saprofiti che aumentano la loro carica fisiologica per un'alterazione del pH vaginale, pertanto non sono generalmente trasmissibili. Soltanto se, dopo le adeguate terapie, recidivano si può pensare di trattare anche il partner. Anche i sui sintomi e la prima terapia datale dal suo ginecologo fanno pensare ad una vaginosi. Consiglierei uno snif-test ad entrambe.
Dr.ssa Giulia Barile
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.7k visite dal 08/02/2016.
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