Carcinoma squamoso alla vulva
Esimi luminari, sono una signora di 65 anni e due anni fa mi hanno trovato un carcinoma squamoso alla vulva che si è trasformato da un VIN3. Il tumore è nato da una piccola macchietta che poi si è trasformata in una crescenza che sanguinava sempre, tanto che dopo vari forti sanguinamenti, sono stata ricoverata in ospedale ginecologico per 3mesi e mezzo, dove l’emoglobina è scesa a 6,5 e mi hanno fatto una trasfusione di sangue e ben 15 sacche di ferro con scarsi risultati. I medici, vedendo che avevo altre patologie non conformi con un intervento demolitivo, ho dovuto fare ben 34 sedute di radio terapia, dove è stato un calvario. Per fortuna le forti perdite si sono fermate e sono stata dimessa dopo tutti quei mesi. L’emoglobina è andata a 11, però ho perso dei capelli, o meglio si sono diradati e poi la cosa più dura è che nelle parti intime durante la terapia ho avuto forti ustioni, tanto che il ciclo di 34 sedute l’ho dovuto sospendere per ben tre volte. Durante le sedute è comparsa una strana diarrea, anche se mangiavo solo riso, non cambiava nulla. Dopo essere stata dimessa, le cose stavano andando bene, tranne la pancia che mi ha e mi crea sempre problemi, ovvero ho moltissima aria e vado a defecare solo se ho una forte pressione e le feci hanno un odore molto forte e strano e non sono compatte. Durante una visita di routine il ginecologo ha trovato una nuovo crescenza sotto il tessuto e crede sia tornato il tumore, secondo voi è possibile questo e nel caso, non può essere un residuo della terapia, tipo un coagulo di sangue? Inoltre, hanno detto che devo operarmi e rimuovere tutto come avrei dovuto fare prima, ma non sarebbe meglio fare prima una biopsia? Mi hanno fatto fare una risonanza, dalla quale non è risultato nulla, se non un edema, il ginecologo crede sia un nuovo tumore. Secondo lei un tumore può riformarsi in così breve tempo? Gli esami del sangue sono tutti perfetti oro anche se sono dimagrita di 20kg, adesso sto prendendo peso. Da qualche giorno ho notato dell’urina di color rosa e ieri che mi sono pulita c’è di nuovo un pochino di sangue. Devo aver paura di nuovo di nuove perdite forti ematiche? Crede che sia di nuovo un tumore o qualcosa che ha creato la radio terapia? I problemi alla pancia sono così forti che a volte non riesco a trattenere le feci e devo correre in bagno, pensa che siano problemi ancora legati alla radio terapia finita in settembre? Ringrazio ed aspetto un suo consiglio, nel caso ho tutti gli esami e dettagli che potrei farvi avere così da capire cosa fare adesso se operarmi o fare qualche altro esame che dica che sia davvero un tumore nuovo e non altro? Saluti, ringrazio
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Chiaramente per accertare una recidiva , va eseguita una biopsia , come penso sia stata fatta per diagnosticare il carcinoma vulvare.
Ciò è molto importante anche per la stadiazione , e non nascondo la mia meraviglia del perchè non sia stata eseguita almeno una EMIVULVECTOMIA (asportazione chirurgica della parte della vulva interessata) .
Tutti gli effetti che riferisce sono legati alla irradiazione della mucosa intestinale (tratto basso del colon ) : diarrea, alterazione della peristalsi intestinale.
Se mi scrive l'esito dell'esame istologico della precedenti biopsie ( VIN 3 e carcinoma della vulva)
In bocca al lupo!
Ciò è molto importante anche per la stadiazione , e non nascondo la mia meraviglia del perchè non sia stata eseguita almeno una EMIVULVECTOMIA (asportazione chirurgica della parte della vulva interessata) .
Tutti gli effetti che riferisce sono legati alla irradiazione della mucosa intestinale (tratto basso del colon ) : diarrea, alterazione della peristalsi intestinale.
Se mi scrive l'esito dell'esame istologico della precedenti biopsie ( VIN 3 e carcinoma della vulva)
In bocca al lupo!
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 10/12/2015.
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La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.