Hpv 58 senza lesione neoplastica
Gentili dottori,
in seguito ad una visita ginecologica, sono emersi i seguenti risultati. Dal pap test, non è stata rilevata nessuna lesione neoplastica o preneoplastica, ma solo un quadro citologico di lieve infiammazione e flora batterica mista; dall’HPV DNA invece è emersa positività per il ceppo HPV 58 (ad alto rischio). Per questo mi è stata prescritta una cura di due mesi per rafforzare le difese immunitarie e la ripetizione di pap test e HPV DNA tra 6 mesi.
Mi hanno detto che non è possibile sapere a quando risalga l’infezione anche perché è la prima volta che faccio questo particolare esame (HPV DNA). Ho avuto solo due compagni nel corso della mia vita e non ho usato sempre il preservativo.
E’ possibile che abbia il virus da molti anni senza che si sia né risolto spontaneamente né evoluto in forme neoplastiche? Qualora il mio organismo riuscisse a sconfiggere il virus, le nuove ricerche per l’HPV DNA risulterebbero negative? e quindi, potrei escludere future lesioni cancerogene? oppure devo considerarmi perennemente a rischio alto?
Per quanto tempo e con quale cadenza devo ripetere il test per l’HPV DNA, ferma restando la normale routine del pap test ogni anno? Data la mia situazione, è necessaria anche la colposcopia?
Inoltre, dal punto di vista del comportamento sessuale, devo ritenermi contagiosa? Una volta entrata in contatto con questo ceppo virale, se col tempo il mio sistema immunitario riuscisse a sconfiggerlo, potrei ricontrarlo dal mio compagno, oppure per questo ceppo sarei immune?
E ancora questo ceppo virale può essere pericoloso anche a livello orale o anale? occorre fare accertamenti anche in queste sedi?
Qualunque altra informazione vogliate darmi sull’HPV 58 e circa i comportamenti e le precauzioni da adottare sarà graditissima. Mi scuso per le tante domande, ma sono preoccupata e fino a ora non ho trovato le risposte altrove.
PS: il tampone vaginale è risultato negativo, ma avverto comunque un prurito esterno persistente. Cosa consigliate in tal senso? potrebbe essere l'HPV, oppure sarebbero necessarie altre indagini? (la ginecologa mi ha detto che il collo dell'utero non presenta evidenze che facciano pensare a infezioni da clamydia o micoplasmi).
Porgo cordiali saluti e ringrazio vivamente per il servizio che offrite
in seguito ad una visita ginecologica, sono emersi i seguenti risultati. Dal pap test, non è stata rilevata nessuna lesione neoplastica o preneoplastica, ma solo un quadro citologico di lieve infiammazione e flora batterica mista; dall’HPV DNA invece è emersa positività per il ceppo HPV 58 (ad alto rischio). Per questo mi è stata prescritta una cura di due mesi per rafforzare le difese immunitarie e la ripetizione di pap test e HPV DNA tra 6 mesi.
Mi hanno detto che non è possibile sapere a quando risalga l’infezione anche perché è la prima volta che faccio questo particolare esame (HPV DNA). Ho avuto solo due compagni nel corso della mia vita e non ho usato sempre il preservativo.
E’ possibile che abbia il virus da molti anni senza che si sia né risolto spontaneamente né evoluto in forme neoplastiche? Qualora il mio organismo riuscisse a sconfiggere il virus, le nuove ricerche per l’HPV DNA risulterebbero negative? e quindi, potrei escludere future lesioni cancerogene? oppure devo considerarmi perennemente a rischio alto?
Per quanto tempo e con quale cadenza devo ripetere il test per l’HPV DNA, ferma restando la normale routine del pap test ogni anno? Data la mia situazione, è necessaria anche la colposcopia?
Inoltre, dal punto di vista del comportamento sessuale, devo ritenermi contagiosa? Una volta entrata in contatto con questo ceppo virale, se col tempo il mio sistema immunitario riuscisse a sconfiggerlo, potrei ricontrarlo dal mio compagno, oppure per questo ceppo sarei immune?
E ancora questo ceppo virale può essere pericoloso anche a livello orale o anale? occorre fare accertamenti anche in queste sedi?
Qualunque altra informazione vogliate darmi sull’HPV 58 e circa i comportamenti e le precauzioni da adottare sarà graditissima. Mi scuso per le tante domande, ma sono preoccupata e fino a ora non ho trovato le risposte altrove.
PS: il tampone vaginale è risultato negativo, ma avverto comunque un prurito esterno persistente. Cosa consigliate in tal senso? potrebbe essere l'HPV, oppure sarebbero necessarie altre indagini? (la ginecologa mi ha detto che il collo dell'utero non presenta evidenze che facciano pensare a infezioni da clamydia o micoplasmi).
Porgo cordiali saluti e ringrazio vivamente per il servizio che offrite
[#1]
Le risposte alla e sue numerose domande le potrà leggere su questo mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/835-considerazioni-sulla-infezione-da-hpv-papilloma-virus-umano.html
La presenza del virus HPV non significa malattia, ma rappresenta semplicemente un fattore di rischio , in questo caso deve proseguire con regolarità lo screening cervicale , secondo i protocolli .
Avrò l'HPV per sempre?
Assolutamente no ! Nella maggior parte dei casi , circa l'80% , l'infezione guarisce spontaneamente Si parla in questo caso di INFEZIONI TRANSITORIE , che abitualmente non causano nessuna malattia, nè lesioni condilomatose nè il cancro del collo dell'utero..Saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/835-considerazioni-sulla-infezione-da-hpv-papilloma-virus-umano.html
La presenza del virus HPV non significa malattia, ma rappresenta semplicemente un fattore di rischio , in questo caso deve proseguire con regolarità lo screening cervicale , secondo i protocolli .
Avrò l'HPV per sempre?
Assolutamente no ! Nella maggior parte dei casi , circa l'80% , l'infezione guarisce spontaneamente Si parla in questo caso di INFEZIONI TRANSITORIE , che abitualmente non causano nessuna malattia, nè lesioni condilomatose nè il cancro del collo dell'utero..Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Blasi,
la ringrazio vivamente per la sua risposta molto chiara e per l'articolo che ha chiarito i miei dubbi principali.
Se fosse possibile, chiederei solo pochi altri chiarimenti.
Dal momento che non è possibile stabilire con certezza fin quando sarò portatrice del virus e di conseguenza se è portatore anche il mio compagno, dobbiamo avere precauzioni particolari oppure non è possibile in futuro ricontrarre lo stesso ceppo virale (Hpv 58)? e il sesso orale?
E infine, il prurito così persistente che accuso può essere imputabile al virus, oppure occorrono altri accertamenti?
La ringrazio ancora per il tempo che lei e tutto lo staff dedicate a chiarire i dubbi di noi utenti, le porgo i miei saluti.
la ringrazio vivamente per la sua risposta molto chiara e per l'articolo che ha chiarito i miei dubbi principali.
Se fosse possibile, chiederei solo pochi altri chiarimenti.
Dal momento che non è possibile stabilire con certezza fin quando sarò portatrice del virus e di conseguenza se è portatore anche il mio compagno, dobbiamo avere precauzioni particolari oppure non è possibile in futuro ricontrarre lo stesso ceppo virale (Hpv 58)? e il sesso orale?
E infine, il prurito così persistente che accuso può essere imputabile al virus, oppure occorrono altri accertamenti?
La ringrazio ancora per il tempo che lei e tutto lo staff dedicate a chiarire i dubbi di noi utenti, le porgo i miei saluti.
[#3]
Se la coppia non frequenta altri partner sessuali (coppia chiusa) non è possibile acquisire un altro tipo di ceppo virale HPV.
A proposito dell'attività sessuale , la semplice presenza di HPVDNA non deve censurare un individuo o i suoi comportamenti..
La presenza del virus è condizione necessaria ma non sufficiente perchè si sviluppi una lesione (condiloma, displasia cervicale).
Saluti
A proposito dell'attività sessuale , la semplice presenza di HPVDNA non deve censurare un individuo o i suoi comportamenti..
La presenza del virus è condizione necessaria ma non sufficiente perchè si sviluppi una lesione (condiloma, displasia cervicale).
Saluti
[#4]
Utente
Molte grazie,
adesso mi è più chiaro che la presenza di HPVDna è solo una condizione che deve spingere a dare maggiore attenzione agli esami di screening.
Immagino che, nell'eventualità di una guarigione, sarò immune al ceppo virale precedentemente contratto.
Per il discorso del prurito persistente suppongo che solo un'ulteriore visita e forse un altro tampone potranno aiutarmi.
Saluti
adesso mi è più chiaro che la presenza di HPVDna è solo una condizione che deve spingere a dare maggiore attenzione agli esami di screening.
Immagino che, nell'eventualità di una guarigione, sarò immune al ceppo virale precedentemente contratto.
Per il discorso del prurito persistente suppongo che solo un'ulteriore visita e forse un altro tampone potranno aiutarmi.
Saluti
[#5]
Utente
Gentilissimi dottori,
mi permetto di riportare l'evoluzione della mia situazione e di chiedere ancora un aiuto e un consiglio dato che ad oggi combatto ancora con sintomi fastidiosissimi (prurito intenso). Ho ripetuto sia il tampone vaginale sia quello endocervicale sotto consiglio del mio medico per escludere diverse malattie sessualmente trasmesse, dal momento che i sintomi sono comparsi una ventina di giorni dopo un rapporto non protetto. I risultati sono tutti negativi e non vi è infezione. Purtroppo, accuso prurito nella zona delle piccole labbra e a volte anche nella zona perianale; a vista noto chiaramente un arrossamento ad U in prossimità dell'apertura vaginale, all'interno delle piccole labbra. Ho visto due dottori diversi e uno crede che il prurito possa essere causato dall'infezione da hpv, un altro lo esclude! Ad occhio nudo non sono visibili condilomi. Al tatto mi pare di avvertire un minuscolo puntino rialzato, comunque piccolissimo e non visibile.
Il sintomo è fastidiosissimo e mi impedisce una vita serena.
Non chiedo ovviamente una diagnosi, impossibile a distanza, ma vi prego di consigliarmi quali accertamenti fare e a che tipo di medico rivolgermi.
Può essere utile una colposcopia e vulvoscopia? Meglio sentire un altro ginecologo o un dermatologo?
Spero tanto in un gentile consiglio.
Grazie
mi permetto di riportare l'evoluzione della mia situazione e di chiedere ancora un aiuto e un consiglio dato che ad oggi combatto ancora con sintomi fastidiosissimi (prurito intenso). Ho ripetuto sia il tampone vaginale sia quello endocervicale sotto consiglio del mio medico per escludere diverse malattie sessualmente trasmesse, dal momento che i sintomi sono comparsi una ventina di giorni dopo un rapporto non protetto. I risultati sono tutti negativi e non vi è infezione. Purtroppo, accuso prurito nella zona delle piccole labbra e a volte anche nella zona perianale; a vista noto chiaramente un arrossamento ad U in prossimità dell'apertura vaginale, all'interno delle piccole labbra. Ho visto due dottori diversi e uno crede che il prurito possa essere causato dall'infezione da hpv, un altro lo esclude! Ad occhio nudo non sono visibili condilomi. Al tatto mi pare di avvertire un minuscolo puntino rialzato, comunque piccolissimo e non visibile.
Il sintomo è fastidiosissimo e mi impedisce una vita serena.
Non chiedo ovviamente una diagnosi, impossibile a distanza, ma vi prego di consigliarmi quali accertamenti fare e a che tipo di medico rivolgermi.
Può essere utile una colposcopia e vulvoscopia? Meglio sentire un altro ginecologo o un dermatologo?
Spero tanto in un gentile consiglio.
Grazie
[#8]
Utente
Gentilissimo dottore, scrivo a distanza di tempo per chiedere un aggiornamento sulla mia situazione.
Finalmente, dopo molta attesa, mi hanno eseguito vulvoscopia e colposcopia. Benché il collo dell'utero risulti sano, esternamente è presente una lieve infiammazione. Riporto il referto: piccola area iperemica circoscritta all'interno del piccolo labbro destro.
La ginecologa ha detto che si tratta di un evidenza molto lieve ma, visto che il mio prurito persiste, mi ha prescritto saginil gel e halicar pomata dhu. In caso di persistenza dei sintomi mi ha consigliato una biopsia.
Ora, vorrei gentilmente conoscere anche il suo parere circa i successivi accertamenti da eseguire in caso di persistenza dei sintomi. Sono dieci giorni che seguo la nuova terapia ma non ho miglioramenti significativi. Il prurito non è sempre insopportabile, ma cmq la situazione è molto sgradevole: sensazione di irritazione, pizzicore, lieve dolenzia, prurito come in presenza di candida.
Ringrazio per la gentilezza.
Finalmente, dopo molta attesa, mi hanno eseguito vulvoscopia e colposcopia. Benché il collo dell'utero risulti sano, esternamente è presente una lieve infiammazione. Riporto il referto: piccola area iperemica circoscritta all'interno del piccolo labbro destro.
La ginecologa ha detto che si tratta di un evidenza molto lieve ma, visto che il mio prurito persiste, mi ha prescritto saginil gel e halicar pomata dhu. In caso di persistenza dei sintomi mi ha consigliato una biopsia.
Ora, vorrei gentilmente conoscere anche il suo parere circa i successivi accertamenti da eseguire in caso di persistenza dei sintomi. Sono dieci giorni che seguo la nuova terapia ma non ho miglioramenti significativi. Il prurito non è sempre insopportabile, ma cmq la situazione è molto sgradevole: sensazione di irritazione, pizzicore, lieve dolenzia, prurito come in presenza di candida.
Ringrazio per la gentilezza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 9.3k visite dal 25/11/2015.
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