Gravidanza vera o presunta
Gentili dottori
Ho avuto una relazione (interrotta da pochissimo) con una donna di 36 anni che assumeva la pillola da alcuni anni (al punto che la sua ginecologa le aveva detto che era tempo di sospenderla, ma lei la continuava a prendere lo stesso). A relazione finita, mi ha detto di essere incinta. Scrivo per sapere, perché ci sono parecchi dettagli che non riesco a inquadrare. Ci tengo a precisare che non intendo assolutamente sottrarmi alle mie responsabilità (anzi), ma non voglio nemmeno essere preso in giro, e si può sapere come regolarsi solo avendo delle cognizioni in materia.
L'unico rapporto completo è avvenuto il giorno 24 ottobre, ho interrotto la relazione il giorno 12 e il giorno 13 ho appreso della gravidanza, che era stata scoperta il giorno 10.
Elenco i fatti, che io riferisco come mi sono stati raccontati, non essendomi stato permesso di assistere a nessuno di essi:
- per tutto il mese di novembre ci sono state delle perdite di sangue che erano state scambiate per mestruazioni. Proseguono tuttora.
- a seguito di questo è stato fatto un test di gravidanza (presumibilmente il giorno 10 novembre, visto che la scoperta viene collocata in quel giorno) e di seguito una visita ginecologica che ha confermato la gravidanza, classificata come a rischio a causa delle perdite.
- oggi c'è stato un ulteriore controllo, cui peraltro non mi è stato consentito di assistere nonostante mi fossi offerto di farlo, in cui le perdite (che continuano tuttora) sono state classificate come innocue, sono stati ordinati degli esami del sangue ed è stato annunciato che la prossima settimana l'embrione sarà abbastanza sviluppato da essere visualizzato nell'ecografia. Ho chiesto di poterla vedere anche io (anche se la relazione è finita, è comunque emozionante vedere il proprio figlio "in diretta"), ma per ora non mi è stato detto né sì né no
- la dottoressa (la ripeto esattamente come mi è stata detta) le ha detto di rimanere con i piedi per terra, visto che solo verso il terzo mese sarà possibile esprimersi sul futuro di questa gravidanza.
- (anche questa la ripeto come mi è stata detta) la dottoressa, inoltre, le ha detto che ci sono perdite preoccupanti e perdite innocue, e le ha mostrato sul proprio PC alcune immagini di perdite di sangue, indicando quelle pericolose e quelle innocue.
- che io sappia, non è stato prescritto alcun farmaco per fermare queste perdite.
Ora, visto che sono totalmente privo di cognizioni in merito, chiedo:
1) è possibile che una donna che prende la pillola da 5 anni rimanga incinta?
2) è possibile confermare una gravidanza dopo solo 18 giorni (dal 24 ottobre al 10 novembre)?
3) è normale che non venga prescritto alcun farmaco per fermare le perdite e che si affidi la loro pericolosità al giudizio della paziente mostrando esempi di perdite pericolose e perdite innocue?
4) è così strano che il padre di un bambino voglia assistere alle visite? ed è normale che la madre vi si opponga?
grazie infinite
Ho avuto una relazione (interrotta da pochissimo) con una donna di 36 anni che assumeva la pillola da alcuni anni (al punto che la sua ginecologa le aveva detto che era tempo di sospenderla, ma lei la continuava a prendere lo stesso). A relazione finita, mi ha detto di essere incinta. Scrivo per sapere, perché ci sono parecchi dettagli che non riesco a inquadrare. Ci tengo a precisare che non intendo assolutamente sottrarmi alle mie responsabilità (anzi), ma non voglio nemmeno essere preso in giro, e si può sapere come regolarsi solo avendo delle cognizioni in materia.
L'unico rapporto completo è avvenuto il giorno 24 ottobre, ho interrotto la relazione il giorno 12 e il giorno 13 ho appreso della gravidanza, che era stata scoperta il giorno 10.
Elenco i fatti, che io riferisco come mi sono stati raccontati, non essendomi stato permesso di assistere a nessuno di essi:
- per tutto il mese di novembre ci sono state delle perdite di sangue che erano state scambiate per mestruazioni. Proseguono tuttora.
- a seguito di questo è stato fatto un test di gravidanza (presumibilmente il giorno 10 novembre, visto che la scoperta viene collocata in quel giorno) e di seguito una visita ginecologica che ha confermato la gravidanza, classificata come a rischio a causa delle perdite.
- oggi c'è stato un ulteriore controllo, cui peraltro non mi è stato consentito di assistere nonostante mi fossi offerto di farlo, in cui le perdite (che continuano tuttora) sono state classificate come innocue, sono stati ordinati degli esami del sangue ed è stato annunciato che la prossima settimana l'embrione sarà abbastanza sviluppato da essere visualizzato nell'ecografia. Ho chiesto di poterla vedere anche io (anche se la relazione è finita, è comunque emozionante vedere il proprio figlio "in diretta"), ma per ora non mi è stato detto né sì né no
- la dottoressa (la ripeto esattamente come mi è stata detta) le ha detto di rimanere con i piedi per terra, visto che solo verso il terzo mese sarà possibile esprimersi sul futuro di questa gravidanza.
- (anche questa la ripeto come mi è stata detta) la dottoressa, inoltre, le ha detto che ci sono perdite preoccupanti e perdite innocue, e le ha mostrato sul proprio PC alcune immagini di perdite di sangue, indicando quelle pericolose e quelle innocue.
- che io sappia, non è stato prescritto alcun farmaco per fermare queste perdite.
Ora, visto che sono totalmente privo di cognizioni in merito, chiedo:
1) è possibile che una donna che prende la pillola da 5 anni rimanga incinta?
2) è possibile confermare una gravidanza dopo solo 18 giorni (dal 24 ottobre al 10 novembre)?
3) è normale che non venga prescritto alcun farmaco per fermare le perdite e che si affidi la loro pericolosità al giudizio della paziente mostrando esempi di perdite pericolose e perdite innocue?
4) è così strano che il padre di un bambino voglia assistere alle visite? ed è normale che la madre vi si opponga?
grazie infinite
[#1]
Se la pillola è stata assunta con regolarità , senza errori di sorta, è impossibile l'insorgenza di una gravidanza .
Tutto il resto si regge su una supposizione oppure c'è un dosaggio delle betaHCG positivo che confermi la gravidanza?
Se il test è positivo sicuramente la signora ha commesso errori nell'assunzione della pillola.
Tutto il resto mi sembra di competenza di un legale più che di un medico.
SALUTI
Tutto il resto si regge su una supposizione oppure c'è un dosaggio delle betaHCG positivo che confermi la gravidanza?
Se il test è positivo sicuramente la signora ha commesso errori nell'assunzione della pillola.
Tutto il resto mi sembra di competenza di un legale più che di un medico.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Buongiorno dottore
Innanzitutto grazie per la risposta.
Desidero solo fare delle precisazioni.
Successivamente alla mia richiesta di consulto e alla sua risposta, ho parlato nuovamente con la signora che mi ha confermato che:
1) Ha assunto regolarmente la pillola (ed è nel suo carattere farlo, ci sono persone disordinate e confusionarie per le quali prendere la pillola sarebbe pressoché inutile, me lei è di quelle persone che sono precise in tutto quello che fanno)
2) Non ha avuto problemi di vomito né di dissenteria, né ha assunto antibiotici
3) Perdipiù, la data in cui è avvenuto l'unico rapporto completo era nei giorni non fertili.
Siccome, con tutto questo, mi si viene a raccontare che c'è una gravidanza (e per di più, nelle varie volte in cui ne abbiamo parlato, non c'è stato un solo dettaglio che sia rimasto uguale da una volta all'altra) e guarda caso appena io ho deciso di troncare la relazione, inoltre non mi si fa assistere alle visite e non mi si dice nemmeno chi è la ginecologa, penso che a chiunque fosse al mio posto verrebbe naturale avere, se non qualche sospetto, perlomeno qualche perplessità. Da cui il senso della mia richiesta di consulto.
La ringrazio ancora.
Innanzitutto grazie per la risposta.
Desidero solo fare delle precisazioni.
Successivamente alla mia richiesta di consulto e alla sua risposta, ho parlato nuovamente con la signora che mi ha confermato che:
1) Ha assunto regolarmente la pillola (ed è nel suo carattere farlo, ci sono persone disordinate e confusionarie per le quali prendere la pillola sarebbe pressoché inutile, me lei è di quelle persone che sono precise in tutto quello che fanno)
2) Non ha avuto problemi di vomito né di dissenteria, né ha assunto antibiotici
3) Perdipiù, la data in cui è avvenuto l'unico rapporto completo era nei giorni non fertili.
Siccome, con tutto questo, mi si viene a raccontare che c'è una gravidanza (e per di più, nelle varie volte in cui ne abbiamo parlato, non c'è stato un solo dettaglio che sia rimasto uguale da una volta all'altra) e guarda caso appena io ho deciso di troncare la relazione, inoltre non mi si fa assistere alle visite e non mi si dice nemmeno chi è la ginecologa, penso che a chiunque fosse al mio posto verrebbe naturale avere, se non qualche sospetto, perlomeno qualche perplessità. Da cui il senso della mia richiesta di consulto.
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 19/11/2015.
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