Ascesso ghiandola di bartolini
Buongiorno dottori. Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.
Circa due settimane fa ho iniziato ad accusare fastidi al grande labbro sx e all imbocco inferiore dell'apertura vaginale (irritazione e sensazione di "puntura"). Non ho dato peso a ciò attribuendo agli slip in pizzo. Venerdì scorso ho avuto leggero dolore e sabato mi sono svegliata con gonfiore nella zona della grandezza di una mezza noce. Allarmata mi sono rivolta a mio fratello (medico non ginecologo) che mi ha diagnosticato una bartolinite. Mi ha dato augmentin 100mg due volte al gg. + aulin sempre due volte gg. e gentalin beta in crema. Ad oggi il dolLore ed il gonfiore non sono diminuiti, anzi....
Ho chiamato il mio ginecologo per appuntamento spiegando la situazione e lui dice di rivolgermi al p.s. (non mo ha visitato). Mi ha detto che queste cose vanno drenato e mi ha paventato l'ipotesi di un'anestesia totale. Io vorrei evitare di andare al ps per problemi miei di forti attacchi di panico e svenimenti conseguenti appena varco la soglia del ps (in cura con psicanalisi). Le mie domande sono : davvero non si può provvedere ambulatorualmente con anestesia locale? Quali le opzioni di trattamento? Quali i tempi di recupero di attività quotidiane, rapporti sessualità e attività sportive? (Pratico pilates ed equitazione regolarmente)
Grazie mille ancora a chi risponderà.
Buona domenica a tutti
Circa due settimane fa ho iniziato ad accusare fastidi al grande labbro sx e all imbocco inferiore dell'apertura vaginale (irritazione e sensazione di "puntura"). Non ho dato peso a ciò attribuendo agli slip in pizzo. Venerdì scorso ho avuto leggero dolore e sabato mi sono svegliata con gonfiore nella zona della grandezza di una mezza noce. Allarmata mi sono rivolta a mio fratello (medico non ginecologo) che mi ha diagnosticato una bartolinite. Mi ha dato augmentin 100mg due volte al gg. + aulin sempre due volte gg. e gentalin beta in crema. Ad oggi il dolLore ed il gonfiore non sono diminuiti, anzi....
Ho chiamato il mio ginecologo per appuntamento spiegando la situazione e lui dice di rivolgermi al p.s. (non mo ha visitato). Mi ha detto che queste cose vanno drenato e mi ha paventato l'ipotesi di un'anestesia totale. Io vorrei evitare di andare al ps per problemi miei di forti attacchi di panico e svenimenti conseguenti appena varco la soglia del ps (in cura con psicanalisi). Le mie domande sono : davvero non si può provvedere ambulatorualmente con anestesia locale? Quali le opzioni di trattamento? Quali i tempi di recupero di attività quotidiane, rapporti sessualità e attività sportive? (Pratico pilates ed equitazione regolarmente)
Grazie mille ancora a chi risponderà.
Buona domenica a tutti
[#1]
Prima di tutto É importante confermarne la diagnosi e in particolare distinguere tra ascesso e cisti della ghiandola del Bartolini .
In base a questi elementi si potrà decidere il tipo di trattamento.
Lo sfregamento continuo delle zona VULVO-PERINEALE come in alcuni sport ( ciclismo, equitazione ect) non aiuta molto la risoluzione dei problemi.
Saluti
In base a questi elementi si potrà decidere il tipo di trattamento.
Lo sfregamento continuo delle zona VULVO-PERINEALE come in alcuni sport ( ciclismo, equitazione ect) non aiuta molto la risoluzione dei problemi.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Innanzi tutto ringrazio il dott. Blasi per la gentile risposta.
Oggi sono stata visitata da un ginecologo che ha confermato la diagnosi di ascesso di Bartolini.
In prima istanza ha proposto ricovero,anestesia generale e (credo) marsupializzazione. Io ho rifiutato perché non vorrei fare anestesia totale e ritrovarmi con un "foro" permanente in quella zona, casa che temo possa ripercuotersi sulla mia vita sessuale a livello psicologico, anzi, ne sono quasi certa.
Allora abbiamo accordato un'incisione, che ha effettuato in anestesia locale (anestetico applicato sulla parte con garza per 20 minuti). Ha inciso, credo per un breve tratto, non ho sentito dolore. Ha poi spremuto e infine iniettato acqua ossigenata per pulire (questa volta dolore intenso). È uscito pus grigio, segno che l'infezione era presente da tempo (come ho fatto a non accorgermene???).
Ora 3 gg. di antibiotico zitromax e betadine per una settimana.
Ho provato enorme sollievo, quasi immediato. Tuttavia il dottore dice che ci sono buone probabilità di recidiva.
Davvero non c'è speranza che questo rimanga un episodio isolato?
Come posso prevenire recidive?
Ovviamente mi asterro' da rapporti per un pò e dall andare a cavallo per il tempo necessario (spero non troppo a lungo, possono bastare un paio di mesi??).
Grazie nuovamente.
Oggi sono stata visitata da un ginecologo che ha confermato la diagnosi di ascesso di Bartolini.
In prima istanza ha proposto ricovero,anestesia generale e (credo) marsupializzazione. Io ho rifiutato perché non vorrei fare anestesia totale e ritrovarmi con un "foro" permanente in quella zona, casa che temo possa ripercuotersi sulla mia vita sessuale a livello psicologico, anzi, ne sono quasi certa.
Allora abbiamo accordato un'incisione, che ha effettuato in anestesia locale (anestetico applicato sulla parte con garza per 20 minuti). Ha inciso, credo per un breve tratto, non ho sentito dolore. Ha poi spremuto e infine iniettato acqua ossigenata per pulire (questa volta dolore intenso). È uscito pus grigio, segno che l'infezione era presente da tempo (come ho fatto a non accorgermene???).
Ora 3 gg. di antibiotico zitromax e betadine per una settimana.
Ho provato enorme sollievo, quasi immediato. Tuttavia il dottore dice che ci sono buone probabilità di recidiva.
Davvero non c'è speranza che questo rimanga un episodio isolato?
Come posso prevenire recidive?
Ovviamente mi asterro' da rapporti per un pò e dall andare a cavallo per il tempo necessario (spero non troppo a lungo, possono bastare un paio di mesi??).
Grazie nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16k visite dal 01/11/2015.
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