Endometriosi: esame migliore per diagnosi?

Salve dottori,
sono stata gia' operata in laparo 3 anni fa' per una ciste endometriosica di 4 cm. all'ovaio sx. Adesso ho un dolore sempre sulla parte sx che si sente specialmodo nel periodo ovulatorio e mestruale. Spesso ho forti dolori addominali seguiti da diarrea, per un periodo ho avuto anche un rialzo costante della temperatura (37.2°) specialmodo durante la digestione. A volte anche nausea. Il dolore aumenta se sono piegata, anche a sedere su una sedia.
Poco tempo fa' causa problemi riguardanti la defecazione ho fatto defecografia + colonscopia dai quali mi hanno constatato un rettocele di modesta entita' associato a prolasso muco intrarettale, dovuto anche ad un problema di tipo funzionale (perineo abbassato) per il resto tutto regolare.
Dall'ecografia addominale non è risultato niente di positivo, neanche "ernia di spigelio" come aveva richiesto il proctologo. Dopo molti anni ho deciso di cambiare ginecologo per mettermi nelle mani di uno specialista in endometriosi. Ho chiesto un consulto in via preventiva ad un dottore della mia zona di Firenze, sapendo che avrei dovuto fare una RSM addominale mi ha richiesto una RSN con "sonda transvaginale". Purtroppo in questo momento nella mia zona non c'è nessuno che puo' fare questo tipo di esame, mancanza di personale specializzato.
Vorrei chiedervi alcuni consigli,
-se per diagnosticare l'endometriosi (o altro) è importante questo tipo di esame e se è importante anche chi è lo esegue.
- quale sarebbe secondo voi una corretta indagine diagnostica e se ci sono dei centri piu' affidabili dove li eseguono.
- se conoscete dottori/centri in zona di Firenze che si occupano di endometriosi, se no, se potete darmi indicazioni anche di altri punti di riferimento a cui potrei rivolgermi.
- se secondo voi ci possono essere delle correlazioni tra endometriosi e un rilasciamento incompleto del muscolo puborettale in evacuazione.
Confidando nella Vs. risposta, Vi saluto ringraziandoVi.
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Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Cara signora,
l'endometriosi purtroppo è una patologia con una tale varietà di sintomi a seconda della localizzazione che non ci consente l'esecuzione di un esame strumentale specifico per la diagnosi; il suo quadro clinico è di difficile interpretazione e come lei stessa avrà constatato si va a cercare l'endometriosi dopo una serie di diagnosi di esclusione.
Io proverò a rispondere ai suoi quesiti specifici:
A) ritengo l'esame proposto importante ma le assicuro che è + importante chi lo esegue
B) RSM e ECO TV ritengo siano gli esami più indicati eseguiti da medici esperti
C) non conosco Centri che si occupano di "dolore pelvico cronico" nella sua zona, in quanto vivo e lavoro a Roma, ma sono certo che se cerca lo troverà
D) una localizzazione intestinale dell'endometriosi non è un quadro infrequente ma non so rispondere con certezza se può essere correlato al suo problema.
Infine le voglio dire che prima di ripetere una laparoscopia per valutare se ci fosse stata una variazione del quadro in 3 anni, proverei a mettere in atto tutte quelle terapie che possono ridurre o inibire una quadro endometriosico; se ciò sortisce un effetto a quel punto si può valutare un approccio chirurgico alla ricerca di "focolai" misconosciuti.
Tanti auguri Maurizio Di Felice

Dr. Maurizio Di Felice

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Dr. Riccardo Marino Ginecologo, Endocrinologo 48
Cara signora,
l'endometriosi è una malattia sistemica, cioè in grado di interessare aree diverse e, a volte, anche distanti tra loro in ambito addominale e, raramente, al di fuori dell'addome. Ne consegue che, per un corretto approccio terapeutico, soprattutto chirurgico-operativo, è necessario stadiare la malattia, cioè verificare il grado di diffusione ed il tipo di strutture interessate dal processo. La stadiazione è possibile grazie ad una serie di esami, tra cui quelli da lei menzionati, che spesso però non riescono nell'intento, per cui è necessario ricorrere nuovamente ad una laparoscopia che, essenzialmente "fotografi" lo stato di diffusione della malattia. Tutto questo è importante soprattutto nei casi come il suo in cui il sintomo "dolore", che classicamente caratterizza il quadro clinico della malattia, tende a non attenuarsi. E' importante, quindi, non esitare a sottoporsi agli esami già indicati e, se ritenuto necessario, non escludere una nuova laparoscopia; nel caso in cui la malattia abbia una diffusione importante (stadio III-IV) la chirurgia necessaria per risolvere i disturbi (come il dolore ma anche disturbi legati all'interessamento eventuale delle vie urinarie e/o di anse intestinali) è una chirurgia complessa, spesso radicale. Non esiti, quindi se necessario, a rivolgersi a centri di riferimento per lo studio ed il trattamento dell'endometriosi situati anche al di fuori della sua Regione. Distinti saluti

[#3]
Dr. Mario Arca Ginecologo 197 6
Gentile signora,
concordo pienamente con quanto hanno scritto i miei colleghi,vorrei aggiungere ,però, che è anche utile dosare il Ca125,marker con elevata sensibilità per focolai endometriosici.
L'ecografia TV è certamente un esame diagnostico molto sensibile per rilevare un'endometriosi pelvica.
Se dopo questi accertamenti non si giungesse ad una diagnosi,considerando ed escludendo le alterazioni intestinali descritte,sarebbe utile un esame laparoscopico.
Ha avuto gravidanze?

Distinti saluti
Mario Arca

Dottor Mario Arca
Ex Dirigente Medico ASSL OLBIA -TEMPIO
Studio Ostetrico Ginecologico
via Lorenzo Ghiberti n 65- 07026 olbia

[#4]
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Ho gia' avuto una gravidanza (1998), un mese fa' ho fatto anche la ricerca del CA 125 con risultato di 38.0.
Ho gia' provato a prendere la pillola due anni fa' (minulet) ma ho sospeso perche' avevo problemi depressivi. Il nuovo ginecologo (visita di due giorni fa') mi ha proposto la spirale Mirena. Sono un po' (tanto) preoccupata per l'eventuale stato del mio intestino, il dolore piu' o meno è invariato, è tollerabile e a volte anche inesistente, sempre presente quando ho un rallentamento intestinale. Ma le coliche addominali stanno aumentando sempre di piu' e anche gli spasmi (veramente intesi). Non sempre segue la diarrea.
Il nuovo dottore non si è sbilanciato sulla diagnosi dell'intestino ma mi ha assicurato che in caso di dolore insistente come ho avuto per un certo periodo (onde evitare subocclusioni) mi puo' far ricoverare per accertamenti. (collaborazione con gastroenterologo di sua fiducia). So' che devo pensare una cosa alla volta ma non è molto facile. Forse non sarebbe meglio fissare subito un appuntamento con questo gastroenterologo di fiducia senza aspettare un'altra delle mie crisi?
Ringrazio tutti i dottori per essere cosi' gentili e professionali nel rispondere.
Saluti
[#5]
Dr. Maurizio Di Felice Ginecologo 4.2k 104
Cara signora,
concordo con il ginecologo sull'eventuale utilità della Mirena nella sua situazione; e vista la sua sintomatologia dolorosa contorta forse la cosa migliore è che il gastroenterologo di fiducia la veda proprio nel momento di crisi
Ancora auguri Maurizio Di Felice
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