Allattamento, osteoporosi e ciclo

Ho 41 anni e un bimbo di 1 anno nato con cesareo di urgenza a fine travaglio perché l’ostetrica nel visitarmi ha inavvertitamente provocato il distacco della placenta e conseguentemente il bambino si è girato di faccia andando in sofferenza. La gravidanza è stata spontanea e non ho avuto particolari fastidi.
L’ho allattato al seno in modo esclusivo fino a 5 mesi quindi l’ho svezzato ma ancora oggi prende il mio latte senza aggiunte a colazione, prima della nanna e quando si sveglia di notte oppure di giorno se non sta bene o è particolarmente nervoso (quindi in media da 2 a 4 volte al giorno). Non vorrei toglierglielo bruscamente perché so che gli fa ancora bene ma gradualmente vorrei proporgli il latte vaccino.
A me però il ciclo però non è ancora tornato.
In passato per circa 10 anni a partire dai 24 ho sofferto di amenorrea ipotalamica secondaria di matrice psicosomatica che si è risolto con un intervento integrato di ginecologo-endocrinologo, dietista e psicologo-psichiatra.
L’amenorrea mi ha però portato all’osteoporosi, cui probabilmente ero già predisposta (ho le ossa piccole, ho assunto pochi latticini in età giovanile e ne soffrono mamma e nonna).
Vorrei quindi sapere quali sono le ripercussioni sull’osteoporosi di un allattamento prolungato e dell’assenza di ciclo, non potendo nel frattempo sottopormi a densitometria.
Desidererei inoltre ricercare una nuova gravidanza e quindi le chiedo se c’è la possibilità di stimolare la ripresa ovarica se non avviene spontaneamente in corso di allattamento. Non mi è infatti chiaro come sia possibile che ovuli se non ho ciclo.
Infine ci sono degli esami cui posso sottopormi per valutare la situazione?
Grazie

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Parto dall'ultima domanda , in allattamento ci sono valori elevati di prolattinemia , che bloccano a volte l'ovulazione, per questo motivo è impensabile una stimolazione ovarica in allattamento , con farmaci che potrebbero passare al neonato con il latte materno.
L'allattamento richiede un impegno fisico e metabolico della madre, per questo consiglierei una integrazione vitaminica.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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