Prolasso organi pelvici
Gentili Dottori,
Scrivo per mia mamma di 69 anni con prolasso di utero (per altro sano), vescica e in parte retto, che non regge più con il pessario che indossa da tre anni per evitare il più possibile un intervento che i medici stessi hanno cercato di proporre a causa della lunga ripresa, e delle numerose recidive. Un intervento per altro demolitivo perchè l'utero sarebbe asportato. Sono venuta a conoscenza della tecnica pops, conservativa, con numero di recidive minimo, e con ripresa più veloce. Sarò grata a chiunque possa indicarmi a Torino, o in Piemonte, un centro in cui si utilizzi tale tecnica per poter far valutare la sua situazione. Ringrazio e saluto anticipatamente.
Scrivo per mia mamma di 69 anni con prolasso di utero (per altro sano), vescica e in parte retto, che non regge più con il pessario che indossa da tre anni per evitare il più possibile un intervento che i medici stessi hanno cercato di proporre a causa della lunga ripresa, e delle numerose recidive. Un intervento per altro demolitivo perchè l'utero sarebbe asportato. Sono venuta a conoscenza della tecnica pops, conservativa, con numero di recidive minimo, e con ripresa più veloce. Sarò grata a chiunque possa indicarmi a Torino, o in Piemonte, un centro in cui si utilizzi tale tecnica per poter far valutare la sua situazione. Ringrazio e saluto anticipatamente.
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Ginecologo
Gent.ma Sig.ra,
L'evidenza scientifica riguardo alla metodica POPS è pressochè inesistente e quindi non è possibile dichiarare che l'intervento è gravato da un numero minime di recidive. I tempi di recupero non sono sicuramente diversi da quelli di un intervento per via vaginale che come indicato in tutte le linee guida (ACOG, RCOG...) è la tecnica meglio tollerata per questo tipo di interventi. Inoltre, l'intervento prevede l'inserimento di materiale protesico che come sa può portare allo sviluppo di alcune complicanze e normalmente si preferisce riservare l'utilizzo di tali materiali in caso di recidiva. Il mio consiglio è di rivolgersi a un centro specializzato per questo tipo di interventi (Ospedale San Raffaele di Milano, Dott. Stefano Salvatore - Ospedale San Gerardo di Monza - Prof. Rodolfo Milani) per una consulenza.
Cordiali saluti
L'evidenza scientifica riguardo alla metodica POPS è pressochè inesistente e quindi non è possibile dichiarare che l'intervento è gravato da un numero minime di recidive. I tempi di recupero non sono sicuramente diversi da quelli di un intervento per via vaginale che come indicato in tutte le linee guida (ACOG, RCOG...) è la tecnica meglio tollerata per questo tipo di interventi. Inoltre, l'intervento prevede l'inserimento di materiale protesico che come sa può portare allo sviluppo di alcune complicanze e normalmente si preferisce riservare l'utilizzo di tali materiali in caso di recidiva. Il mio consiglio è di rivolgersi a un centro specializzato per questo tipo di interventi (Ospedale San Raffaele di Milano, Dott. Stefano Salvatore - Ospedale San Gerardo di Monza - Prof. Rodolfo Milani) per una consulenza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 26/08/2015.
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