Secchezza vaginale dopo terapie e dispareunia

Salve,
sono una ragazza di 26 anni e dallo scorso dicembre soffro ininterrottamente di secchezza vaginale. Non avevo mai avuto problemi di lubrificazione precedentemente e non assumo anticoncezionali. A gennaio mi sono sottoposta alla prima visita ginecologica con pap test, dato che avevo anche perdite biancastre che la ginecologa ha attribuito a candida da curare con Gynocanesten e lavanda vaginale.

Tuttavia, il problema continuava a persistere, perciò mi sono rivolta a un altro ginecologo che mi ha prescritto una terapia con sertagyn e ovuli lubrificanti fluvadin. Nel frattempo mi ha sottoposta a un tampone vaginale, che non ha messo in luce la presenza di infezioni batteriche o micotiche.

La terapia non ha dato i risultati sperati, perciò dopo un'ulteriore visita il ginecologo ha rilevato tracce di candida e mi ha prescritto nuovamente sertagyn e una terapia con ovuli lubrygin (per 20 giorni ogni mese).
Inoltre mi ha sottoposta nuovamente a tampone vaginale e cervicale e sono tuttora in attesa dei risultati.
In tutti questi mesi la mia vita sessuale è diventata ingestibile e praticamente inesistente a causa dei dolori durante i rapporti. Su indicazione del medico di base, ho anche eseguito esame delle urine con antibiogramma per comprendere se ci possano essere infezioni del tratto urinario in corso, dato che in passato ho sofferto spesso di cistititi che mi portavano a minzione frequente e dolorosa.

Vorrei un vostro parere sulle possibili cause e qualche indicazione su terapie alternative e ulteriori esami a cui potermi sottoporre per comprendere l'origine del problema. Ho molta paura di non riuscire a tornare alla normalità di prima.

Vi ringrazio molto.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Sicuramente tutte queste terapie hanno alterato il pH vaginale e distrutto la flora saprofiica vaginale , per questo bisogna fare di tutto per riportare il tutto alla normalità con acidificanti e bacilli di Doderlein .
In commercio sono presentii prodotti utili a questo scopo.
Con un esame batteriologico a fresco del fluor vaginale è una determinazione del pH vaginale.

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, Dottore.
Ho ritirato i risultati del tampone vaginale e cervicale e quelli dell'urinocoltura con esame urine, ma non è stato riscontrato niente di rilevante. Dal momento che il dolore durante i rapporti è localizzato all'ingresso della vagina e un problema costante, al di là del prurito e delle perdite (che sono intermittenti), continua a essere l'assenza di lubrificazione, ho iniziato a pensare che si possa trattare di vestibolite vulvare. Non provo dolore vaginale al di fuori dei rapporti, che ho sospeso da ormai quattro mesi, ma lei ritiene che debba sottopormi anche ad esami più specifici per valutare la presenza di patologie di questo tipo?
Per quanto riguarda la determinazione del PH, che tipo di esame è necessario? Ora ho sospeso l'assunzione di ovuli Lubrygin data l'efficacia nulla. Mi sto limitando ad assumere fermenti lattici per riequilibrare la flora intestinale.
La ringrazio molto per l'attenzione, Dottore.