Infezione cronica
Spett. Dott., sono 12 anni che soffro di perdite vaginali non 'sane' . Le ginecologhe a cui mi sono rivolta mi hanno sempre prescritto dopo la visita cure come Meclon, Candinet, Pevaril, Zidoval ,Ganazolo ecc..Di fatto il problema non si è mai risolto perchè si ripresentava dopo pochi mesi fino a diventare cronico. Dopo un anno in cui ogni mese dovevo ricorrere a ovuli e lavande, nel 2013 la ginecologa mi prescrive un tampone dal quale risultano candida e ureaplasma . Ci sono voluti 7 cicli di antibiotico per debellarlo. Nonostante l'assunzione di integratori per il sistema immunitario, fermenti lattici per bocca e per via vaginale , gli antibiotici mi hanno distrutto: ogni giorno una perdita diversa, arrossamenti, bruciori, ragadi, palline all'ingresso vaginale... Le perdite gialle cremose maleodoranti che imputavo all'ureaplasma non sono mai sparite si presentano ogni mese a metà ciclo con arrossamento e bruciore esterno; prima del ciclo sono a volte verdi con consistenza tipo muco altre volte tipo candida. Dopo il ciclo sono bianche accompagnate da liquido trasparente con odore tipo gardnerella. Represh gel, actigel, floraplus, candinorm, lactonorm, kramegin, fitoovuli, vagilen, lavande al bicarbonato e al tea tree ecc. li ho provati tutti ma non ho mai risolto il problema, anzi gli ovuli di fermenti lattici e quelli a base di metronidazolo peggiorano l'odore di pesce e durante i rapporti l'unica lubrificazione che ho è formata da questo liquido trasparente maleodorante. Mi si secca la parte esterna della vagina e si forma un alone bianco tipo spellatura. Da luglio 2014 nei tamponi mi sono stati riscontrati prima gardnerella e ora solo batteri gram negativi ,curati (si fa per dire) con 2 cicli di Fluomizin, 4 di ab 300 plus e 3 pastiglie di zoloden200 anche al partner . Pap test regolare. Ovaio policistico .La ginecologa non fa altro che ridarmi gli stessi farmaci che non fanno piu' effetto e prescrivermi i soliti tamponi per verificare ureaplasma clamidia micoplasma trichomonas ecc .infezioni che non ho e tutti gli ultimi tamponi eseguiti lo dichiarano! Per assurdo la candida nei tamponi risulta non presente anche se ogni volta che devono effettuare l'esame mi dicono che 'devono pulire' e che ho il ph alterato. Che esami mi consigliate di fare visto che non riesco ad essere curata? Il medico di base mi risponde che tanto al 99% delle donne viene trovato qualcosa nel tampone.. magra consolazione. Cerco di usare i salvaslip il meno possibile, lavo la biancheria a 95 gradi, non uso ammorbidente, uso assorbenti di cotone, non uso piu' le salviette intime. Vorrei rivolgermi a un nuovo ginecologo con già gli esami in mano perché sono stufa di stare male e di essere illusa di essere curata facendomi perdere tempo e soldi rimbalzandomi tra un tampone e una crema vaginale. In attesa di una risposta. Grazie e cordiali saluti.
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In questi casi è importante valutare il pH vaginale e la presenza di flora saprofitica (bacilli di Doderlein ) per riportate l'ambiente vaginale nelle condizioni naturali e alterate dall'inutile terapia antibiotica gestita dagli antibiogrammi dei vari tamponi vaginali.
In parte concordo col suo medica di base perchè in vagina (ambiente non sterile) troveremo sempre batteri ma con quantità NON PATOGENE e che non vanno prese in considerazione (gardnerella, stafilocco, streptococco, clostridi, enterobatteri, ecc) .
quindi un esame batteriologico a fresco del fluido vaginale e la determinazione di un pH vaginale potrebbero essere i primi passi per un ritorno alla normalità.
Le faccio presente che non esistono soltanto infezioni batteriche ma ci sono parassitosi , corpi estranei, su base psicosomatica,allergiche , da "sterlizzazione " della vagina da farmaci ..
Nella pratica clinica mi è capitato spesso di visitare donne con una sintomatologia spiccata , ma con esame a fresco NEGATIVO (non tamponi) e risolvere il problema normalizzando il pH o la flora lattobacillare.
SALUTONI
In parte concordo col suo medica di base perchè in vagina (ambiente non sterile) troveremo sempre batteri ma con quantità NON PATOGENE e che non vanno prese in considerazione (gardnerella, stafilocco, streptococco, clostridi, enterobatteri, ecc) .
quindi un esame batteriologico a fresco del fluido vaginale e la determinazione di un pH vaginale potrebbero essere i primi passi per un ritorno alla normalità.
Le faccio presente che non esistono soltanto infezioni batteriche ma ci sono parassitosi , corpi estranei, su base psicosomatica,allergiche , da "sterlizzazione " della vagina da farmaci ..
Nella pratica clinica mi è capitato spesso di visitare donne con una sintomatologia spiccata , ma con esame a fresco NEGATIVO (non tamponi) e risolvere il problema normalizzando il pH o la flora lattobacillare.
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.9k visite dal 17/07/2015.
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