Fastidi dopo rapporti
Buonasera, sono una ragazza di 23 anni. Chiedo cortesemente un consulto per sapere come muovermi a seguito del seguente problema.
Il mio ragazzo, dopo aver avuto rapporti non protetti con me, nota la comparsa di alcuni "puntini" rossi sul glande. Inoltre qualche ora dopo il pene inizia come a spellarsi e la pelle attorno a restringersi. Siamo stati qualche mese fa a fare il tampone e oltre a candida, avevano riscontrato l'eschelichia coli, curata con antibiotico. La candida invece curata io con pillole vaginali e il mio ragazzo con crema. Ho eseguito anche un mese fa una visita ginecologica dove non è stato riscontrato alcun problema.
Volevo quindi un parere sulle cause di questo problema abbastanza ricorrente, e un consiglio su che specialista rivolgermi.
Grazie per la cortese attenzione
Il mio ragazzo, dopo aver avuto rapporti non protetti con me, nota la comparsa di alcuni "puntini" rossi sul glande. Inoltre qualche ora dopo il pene inizia come a spellarsi e la pelle attorno a restringersi. Siamo stati qualche mese fa a fare il tampone e oltre a candida, avevano riscontrato l'eschelichia coli, curata con antibiotico. La candida invece curata io con pillole vaginali e il mio ragazzo con crema. Ho eseguito anche un mese fa una visita ginecologica dove non è stato riscontrato alcun problema.
Volevo quindi un parere sulle cause di questo problema abbastanza ricorrente, e un consiglio su che specialista rivolgermi.
Grazie per la cortese attenzione
[#1]
Potrebbe trattarsi di un alterazione del fluor vaginale : pH alterato., assenza di bacilli di DODERLEIN, secchezza vaginale di base .
A volte nel partner ci sono BALANITI aspecifiche per uso di detergenti aggressivi , che si esaltano con il rapporto sessuale.
Quindi una determinazione del pH vaginale ed un esame batteriologico a fresco del fluor vaginale potrebbero tornare utili ai fini diagnostici.
SALUTI
A volte nel partner ci sono BALANITI aspecifiche per uso di detergenti aggressivi , che si esaltano con il rapporto sessuale.
Quindi una determinazione del pH vaginale ed un esame batteriologico a fresco del fluor vaginale potrebbero tornare utili ai fini diagnostici.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 28/04/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.