I suoi tre figli, solo 2 mesi fa
Salve.
Ho compiuto 35 anni da poco + di un mese, e mio marito ha 31 anni.
Nelle nostre famiglie non sono presenti casi di anomalie genetiche e/o cromosomiche. Abbiamo in totale 7 nipoti sanissimi l'ultimo dei quali nato da una sorella 40enne, che non ha mai eseguito amniocentesi per i suoi tre figli, solo 2 mesi fa.
Prima di restare incinta ero convinta di fare questo esame ma poi, pian piano ho cambiato idea, così alla 17esima settimana di gravidanza, anche se abbiamo prenotato questo esame in uno dei centri + noti di Roma, abbiamo dei forti dubbi ad eseguirla.
Nel documentarci al riguardo ci siamo resi conto che il rischio di complicazioni successive all'amniocentesi è maggiore di avere un bimbo con delle anomalie cromosomiche/genetiche.
Avendo noi deciso fin da subito di non effettuare gli esami di screening che, essendo statistici, non ci avrebbero dato altro che stime probabilistiche, la scelta dell'amniocentesi era legata al fatto di avere un risultato quasi certo.
In tutta sincerità però, in caso di risultato positivo, non credo che riusciremo a decidere di interrompere la gravidanza.
Pensiamo e ripensiamo al fatto che la probabilità oggettiva di mettere al mondo un bimbo affetto da anomalie sembra essere molto minore del rischio di aborto successivo all'amniocentesi, ma la possibilità di saperlo quasi con certezza ci rende la decisione difficile. Viviamo con ansia questo momento non sapendo quale decisione sia meglio prendere.
Alla luce di queste informazioni, quali sono i reali rischi ed i vantaggi che questo esame comporterebbe?
C'è qualche altro esame che possiamo fare? Un'ecografia pre-morfologica aiuterebbe?
Tutte le persone che conosciamo e che hanno eseguito l'amniocentesi senza problemi nè per sè nè per il loro bimbi ci ripetono di farla e di stare tranquilli, ma noi proprio non riusciamo a deciderci.
Io sono molto nervosa e la notte non riesco a dormire..Vorrei poter stare serena qualunque sia la nostra decisione... ma non ci riesco...
Grazie mille per il vostro aiuto.
Saluti
Ho compiuto 35 anni da poco + di un mese, e mio marito ha 31 anni.
Nelle nostre famiglie non sono presenti casi di anomalie genetiche e/o cromosomiche. Abbiamo in totale 7 nipoti sanissimi l'ultimo dei quali nato da una sorella 40enne, che non ha mai eseguito amniocentesi per i suoi tre figli, solo 2 mesi fa.
Prima di restare incinta ero convinta di fare questo esame ma poi, pian piano ho cambiato idea, così alla 17esima settimana di gravidanza, anche se abbiamo prenotato questo esame in uno dei centri + noti di Roma, abbiamo dei forti dubbi ad eseguirla.
Nel documentarci al riguardo ci siamo resi conto che il rischio di complicazioni successive all'amniocentesi è maggiore di avere un bimbo con delle anomalie cromosomiche/genetiche.
Avendo noi deciso fin da subito di non effettuare gli esami di screening che, essendo statistici, non ci avrebbero dato altro che stime probabilistiche, la scelta dell'amniocentesi era legata al fatto di avere un risultato quasi certo.
In tutta sincerità però, in caso di risultato positivo, non credo che riusciremo a decidere di interrompere la gravidanza.
Pensiamo e ripensiamo al fatto che la probabilità oggettiva di mettere al mondo un bimbo affetto da anomalie sembra essere molto minore del rischio di aborto successivo all'amniocentesi, ma la possibilità di saperlo quasi con certezza ci rende la decisione difficile. Viviamo con ansia questo momento non sapendo quale decisione sia meglio prendere.
Alla luce di queste informazioni, quali sono i reali rischi ed i vantaggi che questo esame comporterebbe?
C'è qualche altro esame che possiamo fare? Un'ecografia pre-morfologica aiuterebbe?
Tutte le persone che conosciamo e che hanno eseguito l'amniocentesi senza problemi nè per sè nè per il loro bimbi ci ripetono di farla e di stare tranquilli, ma noi proprio non riusciamo a deciderci.
Io sono molto nervosa e la notte non riesco a dormire..Vorrei poter stare serena qualunque sia la nostra decisione... ma non ci riesco...
Grazie mille per il vostro aiuto.
Saluti
[#1]
Partirei da una sua affermazione quella di NON interrompere la gravidanza!
Io sono un medico NON obiettore,ma comunico sempre alle mie pazienti che vogliono sottoporsi ad AMNIOCENTESI,di avere le idee chiare sulla decisione da prendere dopo l'esito della mappa cromosomica del feto;
Non ha senso sottoporsi a questa indagine prenatale se manca la volontà di interrompere la gravidanza.
Le alterazioni genetiche(S.di DOWN,trisomia 18 ecc..)NON si diagnosticano ecograficamente!
Purtroppo vivo la triste realtà,delle decisioni da parte delle mamme di intraprendere il percorso della IG dopo il 90° giorno(art6 L.194).
Mi rendo conto della difficile scelta,in bocca al lupo!
Io sono un medico NON obiettore,ma comunico sempre alle mie pazienti che vogliono sottoporsi ad AMNIOCENTESI,di avere le idee chiare sulla decisione da prendere dopo l'esito della mappa cromosomica del feto;
Non ha senso sottoporsi a questa indagine prenatale se manca la volontà di interrompere la gravidanza.
Le alterazioni genetiche(S.di DOWN,trisomia 18 ecc..)NON si diagnosticano ecograficamente!
Purtroppo vivo la triste realtà,delle decisioni da parte delle mamme di intraprendere il percorso della IG dopo il 90° giorno(art6 L.194).
Mi rendo conto della difficile scelta,in bocca al lupo!
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie dootore per la sua risposta.
La mia indecisione è in realtà questa: se da un lato oggi dico che non interromperei la gravidanza, dall'altro non se a seguito di un risultato positivo sarei della stessa opinione.
Affrontare un aborto terapeutico a questo stadio della gravidanza è orribile, visto che per me è stato orribile un IVG a 12 settimane, ma avere un bimbo con dei problemi non è certo facile e cambia la vita di certo!
Dico la verità: se fossi sicura che l'amniocentesi andasse bene almeno dal punto di vista dell'esame la farei, se non altro per avere una consapevolezza, ma il rischio di abortire spontaneamente a seguito dell'esame in sè mi spaventa molto.
Ho letto che esiste, anche se forse ancora in via sperimentale, un prelievo di sangue che rileva le stesse anomalie dell'amniocentesi ma non riesco a trovare nulla al rigurado se non che il suo coordinatore è il dottor Gian Carlo Di Renzo presso l'Università di Perugia.
Forse lei o qualche suo collega potrebbe darmi maggiori informazioni.
Grazie
La mia indecisione è in realtà questa: se da un lato oggi dico che non interromperei la gravidanza, dall'altro non se a seguito di un risultato positivo sarei della stessa opinione.
Affrontare un aborto terapeutico a questo stadio della gravidanza è orribile, visto che per me è stato orribile un IVG a 12 settimane, ma avere un bimbo con dei problemi non è certo facile e cambia la vita di certo!
Dico la verità: se fossi sicura che l'amniocentesi andasse bene almeno dal punto di vista dell'esame la farei, se non altro per avere una consapevolezza, ma il rischio di abortire spontaneamente a seguito dell'esame in sè mi spaventa molto.
Ho letto che esiste, anche se forse ancora in via sperimentale, un prelievo di sangue che rileva le stesse anomalie dell'amniocentesi ma non riesco a trovare nulla al rigurado se non che il suo coordinatore è il dottor Gian Carlo Di Renzo presso l'Università di Perugia.
Forse lei o qualche suo collega potrebbe darmi maggiori informazioni.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 09/09/2008.
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