Presunto ritardo di crescita
Buongiorno,
chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ma io e mio marito siamo molto confusi ed avremmo bisogno di un aiuto.
Io ho 37 anni e sono nell'ottavo mese della mia prima gravidanza, più precisamente: data dell'ultima mestruazione il 18 gennaio ma fin dalle primissime ecografie ci hanno anticipato il concepimento di una settimana per cui l'età gestazionale è una settimana superiore all’epoca di amenorrea. E' andato tutto benissimo fino all'ultima ecografia in cui la dottoressa che me l'ha fatta (diversa da quella che mi è capitata fino ad oggi) avrebbe riscontrato un ritardo di crescita. Ha chiamato il ginecologo il quale ha detto che effettivamente il bimbo non cresce come dovrebbe per cui mi sarei dovuta ricoverare (per lui già dal giorno dopo) per almeno una settimana per una terapia di flebo e (se non ricordo male) di iniezioni di eparina. Io e mio marito sconvolti siamo tornati a casa e abbiamo letto con attenzione il referto che dice testualmente:
"Settimana 33+3:...la biometria (DBP mm 84, DOF mm 103, CC mm 299, CA mm 280, Omero mm 54, Femore mm 61) depone per un accrescimento armonico corrispondente ad un'età gestazionale effettiva di circa una settimana superiore rispetto all'epoca di amenorrea riferita con un peso stimato di gr 2000 ± 200 (10° p.c.).
Attività cardiaca presente e regolare (HR 147 bpm). Il liquido amniotico appare diminuito (AFI: 90).
La placenta è inserita sulla parete anterolaterale destra e si presenta morfologicamente normale (grado di maturità II).
La flussimetria fetale depone per un’attuale condizione di benessere osseginativo-metabolico.
PI UA: 0,95 PI MCA: 1,81 UA/MCA: 0,52
Ora a noi non sembra che il referto sia coerente con quanto da loro riferitoci, anzi ci pare che ci sia una profonda differenza tra quanto scritto e quanto detto. Abbiamo chiesto al ginecologo delle spiegazioni via telefono ma di fronte alla sua insistenza a farmi ricoverare, abbiamo deciso di prendere un appuntamento con il ginecologo di mia sorella il quale dall'analisi dei referti da me portatigli e dalla sua visita non ha riscontrato nulla di problematico e per sicurezza mi ha fatto fare una nuova ecografia con flussimetria da cui è risultato tutt'altro quadro:
Settimana 33+5 (quindi due giorni dopo): DBP 86 mm, CC mm 300, CA mm 287, Omero mm 56, Femore mm 63, Liquido amniotico normale (AFI: 126), peso presunto gr 2210 ± 10% (65° percentile).
Normale la perfusione utero placentare. Nei limiti della norma le resistenze periferiche fetali.
UA: 0,84 MCA: 1,81 UA/MCA: 0,46
E mi ha detto che secondo lui non c'è assolutamente alcun problema e che tutto va bene.
Le mie domande sono due:
1)E'possibile che ci sia questa differenza sostanziale tra i due controlli a distanza di soli 2 giorni o è verosimile che uno dei due sia errato?
2)Qualora fossero esatti i dati dell'eco-flussimetria del mio ginecologo, i valori sarebbero realmente così preoccupanti da giustificare un ricovero con terapia? (dato che controllando le tante tabelle che abbiamo raccolto nei diversi siti di ginecologia relative al peso e alle dimensioni del feto nelle varie epoche gestazionali, il nostro bimbo non ci sembrerebbe poi così sotto la media).
In poche parole, Voi sulla base di quei valori mi avreste allarmato e mi avreste proposto (per non dire imposto) come prima ed unica soluzione il ricovero?
Vi ringrazio di cuore e chiedo nuovamente scusa per essermi dilungata.
Cordiali saluti,
Roberta
chiedo scusa per la lunghezza del messaggio ma io e mio marito siamo molto confusi ed avremmo bisogno di un aiuto.
Io ho 37 anni e sono nell'ottavo mese della mia prima gravidanza, più precisamente: data dell'ultima mestruazione il 18 gennaio ma fin dalle primissime ecografie ci hanno anticipato il concepimento di una settimana per cui l'età gestazionale è una settimana superiore all’epoca di amenorrea. E' andato tutto benissimo fino all'ultima ecografia in cui la dottoressa che me l'ha fatta (diversa da quella che mi è capitata fino ad oggi) avrebbe riscontrato un ritardo di crescita. Ha chiamato il ginecologo il quale ha detto che effettivamente il bimbo non cresce come dovrebbe per cui mi sarei dovuta ricoverare (per lui già dal giorno dopo) per almeno una settimana per una terapia di flebo e (se non ricordo male) di iniezioni di eparina. Io e mio marito sconvolti siamo tornati a casa e abbiamo letto con attenzione il referto che dice testualmente:
"Settimana 33+3:...la biometria (DBP mm 84, DOF mm 103, CC mm 299, CA mm 280, Omero mm 54, Femore mm 61) depone per un accrescimento armonico corrispondente ad un'età gestazionale effettiva di circa una settimana superiore rispetto all'epoca di amenorrea riferita con un peso stimato di gr 2000 ± 200 (10° p.c.).
Attività cardiaca presente e regolare (HR 147 bpm). Il liquido amniotico appare diminuito (AFI: 90).
La placenta è inserita sulla parete anterolaterale destra e si presenta morfologicamente normale (grado di maturità II).
La flussimetria fetale depone per un’attuale condizione di benessere osseginativo-metabolico.
PI UA: 0,95 PI MCA: 1,81 UA/MCA: 0,52
Ora a noi non sembra che il referto sia coerente con quanto da loro riferitoci, anzi ci pare che ci sia una profonda differenza tra quanto scritto e quanto detto. Abbiamo chiesto al ginecologo delle spiegazioni via telefono ma di fronte alla sua insistenza a farmi ricoverare, abbiamo deciso di prendere un appuntamento con il ginecologo di mia sorella il quale dall'analisi dei referti da me portatigli e dalla sua visita non ha riscontrato nulla di problematico e per sicurezza mi ha fatto fare una nuova ecografia con flussimetria da cui è risultato tutt'altro quadro:
Settimana 33+5 (quindi due giorni dopo): DBP 86 mm, CC mm 300, CA mm 287, Omero mm 56, Femore mm 63, Liquido amniotico normale (AFI: 126), peso presunto gr 2210 ± 10% (65° percentile).
Normale la perfusione utero placentare. Nei limiti della norma le resistenze periferiche fetali.
UA: 0,84 MCA: 1,81 UA/MCA: 0,46
E mi ha detto che secondo lui non c'è assolutamente alcun problema e che tutto va bene.
Le mie domande sono due:
1)E'possibile che ci sia questa differenza sostanziale tra i due controlli a distanza di soli 2 giorni o è verosimile che uno dei due sia errato?
2)Qualora fossero esatti i dati dell'eco-flussimetria del mio ginecologo, i valori sarebbero realmente così preoccupanti da giustificare un ricovero con terapia? (dato che controllando le tante tabelle che abbiamo raccolto nei diversi siti di ginecologia relative al peso e alle dimensioni del feto nelle varie epoche gestazionali, il nostro bimbo non ci sembrerebbe poi così sotto la media).
In poche parole, Voi sulla base di quei valori mi avreste allarmato e mi avreste proposto (per non dire imposto) come prima ed unica soluzione il ricovero?
Vi ringrazio di cuore e chiedo nuovamente scusa per essermi dilungata.
Cordiali saluti,
Roberta
[#2]
Ex utente
La ringrazio davvero per la risposta.
Assolutamente no, il motivo del ricovero sarebbe solo ed esclusivamente che il bambino è piccolo e il liquido amniotico diminuito.I miei esami sono buoni, la pressione è ottima e la flussimetria va bene. Dopo un paio di tentativi siamo riusciti ad elemosinare (e questo è l'unico termine che si può usare) un altro appuntamento nel quale c'è stata fatta una nuova ecografia dalla quale risultava che il peso presunto attuale (alla 34+3) è di circa 2150 gr per cui il bimbo sarebbe cresciuto di circa 150 gr in una settimana. Il ginecologo continua a sostenere che questo non cambia nulla, il bimbo sarebbe tra il 10° e 25° percentile (una fascia secondo lui a rischio) e che l'UNICA soluzione è il ricovero con monitoraggio continuo, flebo e iniezioni di eparina. Tra l'altro, proprio relativamente a questo ultimo punto, so che l'eparina è un anticoagulante e che solitamente viene consigliato a chi ha problemi nella flussimetria, la quale invece, risulta nel mio caso nella norma.
Io e mio marito siamo assolutamente nel pallone perché, in tutta onestà, non riusciamo a capire il perché di una indicazione così drastica, tanto più che un altro ginecologo ci ha fatto un quadro del tutto diverso e che, leggendo varie testimonianze, mi pare che anche in casi che sembrerebbero più gravi del mio sono state adottate soluzioni ben più morbide (controlli più ravvicinati, riposo ed eventualmente iniezioni di eparina da fare a casa).
Le chiedo gentilmente un nuovo parere e la ringrazio ancora.
Assolutamente no, il motivo del ricovero sarebbe solo ed esclusivamente che il bambino è piccolo e il liquido amniotico diminuito.I miei esami sono buoni, la pressione è ottima e la flussimetria va bene. Dopo un paio di tentativi siamo riusciti ad elemosinare (e questo è l'unico termine che si può usare) un altro appuntamento nel quale c'è stata fatta una nuova ecografia dalla quale risultava che il peso presunto attuale (alla 34+3) è di circa 2150 gr per cui il bimbo sarebbe cresciuto di circa 150 gr in una settimana. Il ginecologo continua a sostenere che questo non cambia nulla, il bimbo sarebbe tra il 10° e 25° percentile (una fascia secondo lui a rischio) e che l'UNICA soluzione è il ricovero con monitoraggio continuo, flebo e iniezioni di eparina. Tra l'altro, proprio relativamente a questo ultimo punto, so che l'eparina è un anticoagulante e che solitamente viene consigliato a chi ha problemi nella flussimetria, la quale invece, risulta nel mio caso nella norma.
Io e mio marito siamo assolutamente nel pallone perché, in tutta onestà, non riusciamo a capire il perché di una indicazione così drastica, tanto più che un altro ginecologo ci ha fatto un quadro del tutto diverso e che, leggendo varie testimonianze, mi pare che anche in casi che sembrerebbero più gravi del mio sono state adottate soluzioni ben più morbide (controlli più ravvicinati, riposo ed eventualmente iniezioni di eparina da fare a casa).
Le chiedo gentilmente un nuovo parere e la ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.5k visite dal 05/09/2008.
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