Corpo luteo o cisti?
Gentili dottori,
Nel 2006 mi venne diagnostica una cisti endometriosica all'ovaio destro di circa 7 cm che fu rimossa con laparoscopia. Nel 2009, nonostante prendessi la pillola, dovetti subire un'altra laparoscopia perchè avevo un'altra cisti endometriosica, questa volta all'ovaio sinistro, di circa 7 cm, che non si era ridotta nemmeno con cure ormonali molto forti come l'enantone. Anche in questo caso avevo l'endometriosi. Nell'ultima ecografia fatta un anno e mezzo fa non avevo alcuna cisti e mi è stato detto che probabilmente ero guarita dall'endometriosi. Purtroppo però, a inizio Gennaio di quest'anno ho avvertito improvvisamente un dolore straziante nella zona pelvica ( in particolare a sinistra) mai avuto in tutta la mia vita. Sono andata al pronto soccorso e dato che i valori dell'emoglobina stavano scendendo velocemente hanno deciso di operarmi di urgenza in laparatomia longitudinale" per fare una "toilette". Nella descrizione dell'intervento si legge: "all'apertura del peritoneo si evidenzia emoperitoneo di media entità: dopo asportazione di 600 cc di sangue si evidenzia piccola formazione cistica sanguinante a carico del polo inferiore dell'ovaio sinistro.Si procede ad emostasi dell'ovaio e asportazione di alcuni frammenti della formazione cistica sanguinante." La diagnosi operatoria è: "emoperitoneo non traumatico e cisti luteinica o ematoma". Il medico che mi ha operato mi ha detto che ho avuto un corpo luteo emorragico. Il mio medico di fiducia invece sostiene che probabilmente, visto il mio trascorso, avevo una cisti abbastanza grande che è scoppiata e questo ha causato il dolore lancinante e l'emorragia interna. (Era un anno e mezzo che non facevo ecografie).
Vorrei sapere voi cosa ne pensate e se questa cosa può ricapitarmi in futuro. Ah, dimenticavo, il medico che mi ha operato ha detto che non avevo nessun segno di endometriosi, anche se potrebbe tornare, e che avevo delle aderenze.
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso se mi sono dilungata molto.
Cordialmente
Nel 2006 mi venne diagnostica una cisti endometriosica all'ovaio destro di circa 7 cm che fu rimossa con laparoscopia. Nel 2009, nonostante prendessi la pillola, dovetti subire un'altra laparoscopia perchè avevo un'altra cisti endometriosica, questa volta all'ovaio sinistro, di circa 7 cm, che non si era ridotta nemmeno con cure ormonali molto forti come l'enantone. Anche in questo caso avevo l'endometriosi. Nell'ultima ecografia fatta un anno e mezzo fa non avevo alcuna cisti e mi è stato detto che probabilmente ero guarita dall'endometriosi. Purtroppo però, a inizio Gennaio di quest'anno ho avvertito improvvisamente un dolore straziante nella zona pelvica ( in particolare a sinistra) mai avuto in tutta la mia vita. Sono andata al pronto soccorso e dato che i valori dell'emoglobina stavano scendendo velocemente hanno deciso di operarmi di urgenza in laparatomia longitudinale" per fare una "toilette". Nella descrizione dell'intervento si legge: "all'apertura del peritoneo si evidenzia emoperitoneo di media entità: dopo asportazione di 600 cc di sangue si evidenzia piccola formazione cistica sanguinante a carico del polo inferiore dell'ovaio sinistro.Si procede ad emostasi dell'ovaio e asportazione di alcuni frammenti della formazione cistica sanguinante." La diagnosi operatoria è: "emoperitoneo non traumatico e cisti luteinica o ematoma". Il medico che mi ha operato mi ha detto che ho avuto un corpo luteo emorragico. Il mio medico di fiducia invece sostiene che probabilmente, visto il mio trascorso, avevo una cisti abbastanza grande che è scoppiata e questo ha causato il dolore lancinante e l'emorragia interna. (Era un anno e mezzo che non facevo ecografie).
Vorrei sapere voi cosa ne pensate e se questa cosa può ricapitarmi in futuro. Ah, dimenticavo, il medico che mi ha operato ha detto che non avevo nessun segno di endometriosi, anche se potrebbe tornare, e che avevo delle aderenze.
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso se mi sono dilungata molto.
Cordialmente
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Gent. Sig., l'emorragia del corpo luteo è un' evenienza relativamente frequente che si può verificare a metà ciclo, a seguito dell'ovulazione. E' in definitiva la complicanza di un processo fisiologico. Il dolore violento e la compromissione del quadro generale fino a un vero e proprio shock emorragico sono legati all'emoperitoneo conseguente. In questi casi si procede diversamente a seconda dell'entità del quadro clinico e dei valori dell'emocromo. Se la paziente non è fortemente anemizzata basta tenerla a riposo e sotto osservazione, con terapia antidolorifica e antibiotica e il versamento peritoneale, se lieve, si riassorbe senza problemi. Nei casi più gravi è necessario ricorrere all'intervento chirurgico urgente, che viene effettuato per via laparoscopica o laparotomica a discrezione dell'equipe chirurgica a disposizione in quel momento. La rottura di un eventuale endometrioma è più rara e più difficilmente si associa ad una perdita ematica così rilevante. Oltretutto se lei era in precedenza asintomatica mi sembra l'evenienza meno probabile, poiché l'endometriosi avanzata causa algie pelviche molto significative, esacerbate dalle mestruazioni. Non vedo alcun motivo di mettere in dubbio l'onestà di chi, operandola, le ha salvato la vita. Per evitare il ripetersi di fatti del genere, l'unica prevenzione possibile è la contraccezione ormonale che, bloccando l'ovulazione, previene la comparsa di tali complicanze e la recidiva dell'endometriosi. L'alternativa possibile è intraprendere una gravidanza, estremamente consigliabile anche perché l'endometriosi può essere a lungo andare causa di sterilità. Le porgo i miei migliori auguri e la saluto cordialmente.
Dr. Lucia Vecoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 07/02/2015.
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