Vulvovaginite cronica non infettiva
Da ormai cinque mesi soffro continuamente di bruciore a livello genitale e nonostante abbia consultato vari specialisti non si trova una soluzione.
Inizialmente (ottobre 2014) presentavo un discreto bruciore e arrossamento al vestibolo vaginale e quello che era il mio ginecologo di fiducia mi ha prescritto una cura con Macmiror complex presupponendo un'infezione . La cura topica nel giro di una settimana ha portato a un netto peggioramento con estensione del rossore e bruciore a tutta l'area vulvare. Ho interrotto la terapia e su consiglio medico ho applicato dei lenitivi a base di ossido di zinco per ripristinare le mucose. Nonostante tutto il processo infiammatorio continuava finché il medesimo medico mi diagnostica un'herpes genitale.
Comincio allora la terapia antivirale, le presunte vescicole regrediscono ma il bruciore e l'edema permangono a livello vulvare. Dopo tre settimane di acyclovir senza risultati apprezzabili il medico di base mi prescrive la ricerca sierologica degli anticorpi anti HSV che da risultato negativo.
Qualche settimana dopo eseguo dei tamponi che danno presenza di candida glabrata. tuttavia non vengo trattata con antimicotici perché il nuovo specialista, al quale nel frattempo mi ero rivolta, riteneva che il patogeno non fosse in fase attiva poiché al momento non avevo perdite ma solo una lieve irritazione a livello della forchetta. Per due settimane applico degli ovuli a base di acidi grassi per ridurre l'iperattività della mucosa vaginale, ma senza risultati apprezzabili.
Poco prima dell'ultimo ciclo mestruale (fine gennaio) ho una nuova recrudescenza accompagnata da bruciore, prurito, perdite biancastre.
Dopo il ciclo eseguo dei nuovi tamponi che danno come risultato la presenza di Streptococco Agalactiae e Ureaplasma.
Al momento attuale soffro di bruciore diffuso su tutta l'area vulvare ( il medico che ha eseguito il tampone mi ha confermato che sono arrossata al vestibolo vaginale) e sottolineo che nell'arco di questi mesi non c'è stato un solo giorno in cui non avessi dei sintomi o fastidi ai genitali.
Le mie domande sono le seguenti:
- Gli ultimi patogeni isolati possono dare la sintomatologia che ho? Vanno trattati?
- Se no l'infiammazione potrebbe essere dovuta a cause allergiche?
-Potrebbe trattarsi di vulvodinia? ( In questi mesi ho dovuto interrompere i rapporti perché il bruciore vestibolare me li impediva)
Inizialmente (ottobre 2014) presentavo un discreto bruciore e arrossamento al vestibolo vaginale e quello che era il mio ginecologo di fiducia mi ha prescritto una cura con Macmiror complex presupponendo un'infezione . La cura topica nel giro di una settimana ha portato a un netto peggioramento con estensione del rossore e bruciore a tutta l'area vulvare. Ho interrotto la terapia e su consiglio medico ho applicato dei lenitivi a base di ossido di zinco per ripristinare le mucose. Nonostante tutto il processo infiammatorio continuava finché il medesimo medico mi diagnostica un'herpes genitale.
Comincio allora la terapia antivirale, le presunte vescicole regrediscono ma il bruciore e l'edema permangono a livello vulvare. Dopo tre settimane di acyclovir senza risultati apprezzabili il medico di base mi prescrive la ricerca sierologica degli anticorpi anti HSV che da risultato negativo.
Qualche settimana dopo eseguo dei tamponi che danno presenza di candida glabrata. tuttavia non vengo trattata con antimicotici perché il nuovo specialista, al quale nel frattempo mi ero rivolta, riteneva che il patogeno non fosse in fase attiva poiché al momento non avevo perdite ma solo una lieve irritazione a livello della forchetta. Per due settimane applico degli ovuli a base di acidi grassi per ridurre l'iperattività della mucosa vaginale, ma senza risultati apprezzabili.
Poco prima dell'ultimo ciclo mestruale (fine gennaio) ho una nuova recrudescenza accompagnata da bruciore, prurito, perdite biancastre.
Dopo il ciclo eseguo dei nuovi tamponi che danno come risultato la presenza di Streptococco Agalactiae e Ureaplasma.
Al momento attuale soffro di bruciore diffuso su tutta l'area vulvare ( il medico che ha eseguito il tampone mi ha confermato che sono arrossata al vestibolo vaginale) e sottolineo che nell'arco di questi mesi non c'è stato un solo giorno in cui non avessi dei sintomi o fastidi ai genitali.
Le mie domande sono le seguenti:
- Gli ultimi patogeni isolati possono dare la sintomatologia che ho? Vanno trattati?
- Se no l'infiammazione potrebbe essere dovuta a cause allergiche?
-Potrebbe trattarsi di vulvodinia? ( In questi mesi ho dovuto interrompere i rapporti perché il bruciore vestibolare me li impediva)
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Una irritazione con edema vulvare , non significa infezione.
La sintomatologia mi porta a pensare ad una VULVITE irritativa da contatto che si sta cronicizzando.
L'uso di indumenti intimi sintetici e colorati vanno aboliti, si consiglia l'uso di assorbenti di cotone , detergenti non molto profumati ed eventuale terapia antistaminica.
Saluti
La sintomatologia mi porta a pensare ad una VULVITE irritativa da contatto che si sta cronicizzando.
L'uso di indumenti intimi sintetici e colorati vanno aboliti, si consiglia l'uso di assorbenti di cotone , detergenti non molto profumati ed eventuale terapia antistaminica.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 05/02/2015.
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