Ovodonazione dopo i 50 anni
Buongiorno. Ho cominciato a cercare una gravidanza dopo i 40 anni, dopo aver conosciuto mio marito. Abbiamo fatto tutti gli esami e i controlli del caso, nessun problema, entrambi risultavamo sanissimi, nonostante tutto ho fatto stimolazioni ormonali, monitoraggi follicolari, ma quel che abbiamo ottenuto sono stati insuccessi, aborti e depressione. Non avevo problemi a essere fecondata ma non andavo oltre il 3. mese di gravidanza. Dagli esami non risultava alcun problema. Dopo anni di tentativi, io e mio marito abbiamo accantonato questo progetto ma da un paio di anni si è ripresentata questa voglia di maternità, forse dovuta al fatto che sono venuta ad abitare in un condominio dove praticamente vivono più bambini che adulti, tutte coppie giovani, pancioni, fiocchi rosa e azzurri appesi alle porte, pianti e gridolini di neonati a tutte le ore, ninnananne, visite di circostanze che mi "costringono" ad assistere ad allattamenti, bagnetti e preparazioni di pappette. Sono sinceramente felice per i genitori, ma ogni volta torno nella mia grande casa vuota col magone. Attualmente ho quasi 54 anni e mestruazioni regolarissime, utero in perfette condizioni e ottima salute. Paradossalmente avrei preferito soffrire di qualche patologia che magari una volta curata mi avrebbe permesso di portare avanti la gravidanza ma il colmo è che non c'è assolutamente nulla che non va. Mi sento beffata dalla vita. Se è tutto a posto, dunque la colpa di questi insuccessi è da deputare ai miei ovociti "datati" e probabilmente anche allo stress.
Con la mia ginecologa stiamo riconsiderando l'eventualità dell'ovodonazione. Secondo lei sarei ancora in tempo ma naturalmente dovrei decidere in fretta, mi ha consigliato il centro Eugin di Barcellona e secondo lei avrei buone possibilità di successo. Mio marito è molto perplesso, teme per la mia salute e non trova corretto crescere un figlio alla nostra età, i nostri amici e coetanei son già nonni e noi dovremmo invece cominciare... Sarebbe una scelta egoistica, ci si accollerebbe una responsabilità molto pesante, un figlio che si ritroverebbe dei genitori-nonni e che si dovrà costruire un futuro con madre e padre ormai anziani e bisognosi di assistenza.
Insomma... sono più confusa che persuasa. La mia ginecologa insiste che è la mia ultima possibilità. Ho consultato il sito di Eugin ma non accettano donne oltre i 50 anni. Ho saputo che a Kiev non ci sono limiti di età e che hanno prezzi molto più contenuti ma mi è stato sconsigliato in relazione al disastro di Chernobyl.
Cerco di far luce in me stessa: il mio desiderio è reale oppure una sorta di "rivalsa" nei
confronti della vita che mi ha voluta privare di questa esperienza? Già l'indecisione mia e soprattutto quella di mio marito darebbero la risposta che cerco.
Forse ho sbagliato sezione, magari avrei dovuto consultare uno psicologo anzichè un ginecologo. Scusate lo sfogo.
Con la mia ginecologa stiamo riconsiderando l'eventualità dell'ovodonazione. Secondo lei sarei ancora in tempo ma naturalmente dovrei decidere in fretta, mi ha consigliato il centro Eugin di Barcellona e secondo lei avrei buone possibilità di successo. Mio marito è molto perplesso, teme per la mia salute e non trova corretto crescere un figlio alla nostra età, i nostri amici e coetanei son già nonni e noi dovremmo invece cominciare... Sarebbe una scelta egoistica, ci si accollerebbe una responsabilità molto pesante, un figlio che si ritroverebbe dei genitori-nonni e che si dovrà costruire un futuro con madre e padre ormai anziani e bisognosi di assistenza.
Insomma... sono più confusa che persuasa. La mia ginecologa insiste che è la mia ultima possibilità. Ho consultato il sito di Eugin ma non accettano donne oltre i 50 anni. Ho saputo che a Kiev non ci sono limiti di età e che hanno prezzi molto più contenuti ma mi è stato sconsigliato in relazione al disastro di Chernobyl.
Cerco di far luce in me stessa: il mio desiderio è reale oppure una sorta di "rivalsa" nei
confronti della vita che mi ha voluta privare di questa esperienza? Già l'indecisione mia e soprattutto quella di mio marito darebbero la risposta che cerco.
Forse ho sbagliato sezione, magari avrei dovuto consultare uno psicologo anzichè un ginecologo. Scusate lo sfogo.
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Dal punto di vista medico, una gravidanza può essere considerata solo dopo un'attenta valutazione del suo stato di salute (in particolare dal punto di vista cardiovascolare). Ovviamente in questa fascia d'etá le complicanze della gravidanza sono più frequenti ed in qualche caso sono rischiose non solo per il feto ma anche per la madre (es. preeclampsia). Dovrebbe anche essere indagato il perché in passato ha avuto aborti, per evitare che questo si verifichi di nuovo. Non ho esperienza per darle consigli sugli aspetti "psicologici" che comunque sono importanti e dovrebbero essere valutati da altri colleghi.
Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.4k visite dal 02/02/2015.
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