Ovaio micropolicistico

Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni e da sempre ho avuto il ciclo un po' irregolare (generalmente entro i 40 giorni), ma senza particolari dolori. Due anni fa circa, poiché un mese le mestruazioni saltarono completamente, feci una visita ginecologica, sottoponendomi soltanto all'ecografia pelvica, non avendo ancora avuto rapporti sessuali. Da essa è emerso: "un utero regolare per forma e dimensioni. Ovaie regolari di aspetto micropolicistico. Libero il Douglas".
Il ginecologo mi disse che a causa di queste cisti il mio ciclo era irregolare e lo sarebbe sempre stato, e che l'unico metodo per regolarizzarlo, se e quando mi fossi stancata dei ritardi, era la pillola anticoncezionale. Ma sottolineò che, se non volevo prendere la pillola perché i ritardi non mi creavano problemi, non ci sarebbe stato alcun problema. Non avendo rapporti, ho preferito non prendere la pillola e abbiamo concordato che, se e quando avessi deciso di prenderla, sarei tornata da lui per farmi prescrivere le dovute analisi del sangue.
A distanza di due anni, poiché i ritardi continuano, ho cercato (finalmente) di documentarmi sull'ovaio micropolicistico e vorrei in primis sapere una cosa: scrivere che le ovaie hanno aspetto policistico equivale a dire che ho la sindrome da ovaio policistico (PCOS)?
In secondo luogo, qual è il giovamento che apporta la pillola nel mio caso? Si limita soltanto a regolarizzare il ciclo solo fino a quando la assumo oppure è curativa e chiude le piccole cisti delle mie ovaie, pertanto può essere un trattamento "temporaneo" ma risolutivo? Fondamentalmente, non avendo mai assunto alcun farmaco sono abbastanza ostile all'uso di farmaci per anni e vorrei effettivamente capire se è indispensabile o meno.
Infine, un'ultima domanda: la mia dermatologa, con la quale ho intrapreso delle sedute di laser per eliminare i peli superflui, appreso (come immaginava) del mio ovaio policistico mi consigliò un integratore che, a suo dire, come la pillola regolarizzava il ciclo senza però gli effetti collaterali, non essendo un medicinale ma un semplice integratore. E' vero che gli integratori possono avere questi effetti regolatori e possono costituire, se non si desidera per il momento un anticoncezionale, una valida alternativa alla pillola?
Ringraziando per l'attenzione, porgo cordiali saluti.




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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
La diagnosi di PCOS non si basa solo sull'ecografia, ma ache sui sintomi e sui dosaggi ormonali; in altre parole l'ecografia puo essere utile alla diagnosi ma non é sufficiente o indispensabile.
La pillola serve solo a regolarizzare il ciclo e non ha un effetto terapeutico a lungo termine.
Gli imtegratori possono migliorare i sintomi causati dall'ovaio policistico (fra cui cicli mestruali irregolari, peli...); ma in genere sono meno efficaci della pillola contraccettiva.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta!
Non sono pratica di dosaggi ormonali, su richiesta della mia dermatologa controllai i valori ormonali nelle analisi del sangue ed erano tutti nella norma.
Pertanto se decidessi di prendere la pillola il mio ciclo tornerebbe irregolare (e con le ovaie policistiche) non appena dovessi interromperla, giusto?
E quindi prendere o meno la pillola nel mio caso (di mestruazioni irregolari e forse ovaio policistico) per un futuro non inciderebbe in nessun modo, positivo o negativo, sulla fertilità, è esatto?
Cordiali saluti.
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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Se dovesse prendere la pillola, la regolarizzazione del ciclo sarebbe solo temporanea e legata all'assunzione della pillola stessa; pochi mesi dopo l'interruzione della pillola il ciclo tornerà ad essere come irregolare (a meno che lei non vada incontro ad una regolarizzazione del ciclo - cosa che negli anni si può verificare - però indipendente dall'assunzione del farmaco). Il fatto di assumere o meno la pillola non ha nessuna conseguenza sulla sua fertilità.