Vaginosi da klebsiella pneumoniae
Gentili Dottori,
ho 33 anni e da 6 mesi soffro di vaginosi da Klebsiella Pneumoniae, che mi procura una fastidiosa sensazione di bagnato interno, calore, dispareunia, perdite acquose inodori. A giugno un tampone vaginale di controllo ha rilevato la presenza di Klebsiella Pneumoniae e Staphylococcus Aureus, a concentrazione bassa. Pap-test negativo. Come cura mi sono state prescritte delle compresse vaginali di cloramfenicolo da 100mg e poi delle compresse vaginali di metronidazolo da 250 mg, che hanno eradicato solo lo Staphylococcus.
Circa 2 settimane prima di ogni ciclo, con l'arrivo dell'ovulazione, i sintomi cessano completamente fino alla fine delle mestruazioni. Subito dopo il ciclo tutto ricomincia.
Ad agosto ho fatto le analisi del sangue e delle urine; valori ematici a posto, ma dalle urine sono risultati:
Entorobacter aerogenes 1.0x10alla quinta CFU/mL
Enterococcus sp. 5.10x10alla quarta CFU/mL
1 anno fa le mie urine erano completamente pulite.
Il ginecologo mi ha detto che può dipendere dai valori ormonali un po' alterati per via delle ovaie micropolicistiche, che ho sempre avuto e che - dopo anni di pillola - da tempo tengo a bada con successo grazie a un integratore di D-chiro inositolo/acido folico/vitamina D; o dall'intestino irritabile, di cui però soffro da 10 anni senza aver mai avuto disturbi vaginali. Non soffro di candida/cistite/stitichezza/diarrea da molto tempo, e a parte 2 piccole emorroidi interne non ho problemi intestinali rilevanti.
Ora non ho sintomi di cistite, a parte il fatto che se dopo la minzione continuo a spingere, continua a uscire un po' di urina.
Oltre agli antibiotici, in questi mesi ho provato di tutto: lavande con acqua ossigenata, ovuli alla melaleuca, ovuli all'acido borico, ovuli ai fermenti lattici. Ogni giorno assumo vitamina C e dei probiotici potenti. Non fumo, non bevo, tengo a bada lo stress, ho una dieta sana (molta acqua e verdure, sale moderato, poco caffè, evito latticini - a cui sono intollerante - dolci e cibi lievitati) e faccio molta attività fisica (jogging, aerobica e pesi). Con mio marito ho sempre avuto rapporti sessuali protetti, non pratico sesso anale né alcun tipo di "manipolazione" anale. Ho un'ottima igiene intima: mi lavo 2 volte al giorno e dopo ogni defecazione, sempre dalla vagina all'ano, e per le parti intime uso 2 asciugamani separati. Lavo la mia biancheria a parte, con detersivo e un disinfettante tipo Napisan.
Tuttavia non vedo miglioramenti: ogni mese siamo punto e a capo. Forse è un problema di alterazione del ph?
Mi chiedo se questa situazione possa causarmi problemi in futuro: so che le vaginosi recidive possono peggiorare nel tempo, causare difficoltà nel concepimento, vestibolite e/o dolore pelvico cronico.
Da cosa potrebbe dipendere il problema, e come potrei curarlo?
Grazie per l'attenzione, buona giornata.
ho 33 anni e da 6 mesi soffro di vaginosi da Klebsiella Pneumoniae, che mi procura una fastidiosa sensazione di bagnato interno, calore, dispareunia, perdite acquose inodori. A giugno un tampone vaginale di controllo ha rilevato la presenza di Klebsiella Pneumoniae e Staphylococcus Aureus, a concentrazione bassa. Pap-test negativo. Come cura mi sono state prescritte delle compresse vaginali di cloramfenicolo da 100mg e poi delle compresse vaginali di metronidazolo da 250 mg, che hanno eradicato solo lo Staphylococcus.
Circa 2 settimane prima di ogni ciclo, con l'arrivo dell'ovulazione, i sintomi cessano completamente fino alla fine delle mestruazioni. Subito dopo il ciclo tutto ricomincia.
Ad agosto ho fatto le analisi del sangue e delle urine; valori ematici a posto, ma dalle urine sono risultati:
Entorobacter aerogenes 1.0x10alla quinta CFU/mL
Enterococcus sp. 5.10x10alla quarta CFU/mL
1 anno fa le mie urine erano completamente pulite.
Il ginecologo mi ha detto che può dipendere dai valori ormonali un po' alterati per via delle ovaie micropolicistiche, che ho sempre avuto e che - dopo anni di pillola - da tempo tengo a bada con successo grazie a un integratore di D-chiro inositolo/acido folico/vitamina D; o dall'intestino irritabile, di cui però soffro da 10 anni senza aver mai avuto disturbi vaginali. Non soffro di candida/cistite/stitichezza/diarrea da molto tempo, e a parte 2 piccole emorroidi interne non ho problemi intestinali rilevanti.
Ora non ho sintomi di cistite, a parte il fatto che se dopo la minzione continuo a spingere, continua a uscire un po' di urina.
Oltre agli antibiotici, in questi mesi ho provato di tutto: lavande con acqua ossigenata, ovuli alla melaleuca, ovuli all'acido borico, ovuli ai fermenti lattici. Ogni giorno assumo vitamina C e dei probiotici potenti. Non fumo, non bevo, tengo a bada lo stress, ho una dieta sana (molta acqua e verdure, sale moderato, poco caffè, evito latticini - a cui sono intollerante - dolci e cibi lievitati) e faccio molta attività fisica (jogging, aerobica e pesi). Con mio marito ho sempre avuto rapporti sessuali protetti, non pratico sesso anale né alcun tipo di "manipolazione" anale. Ho un'ottima igiene intima: mi lavo 2 volte al giorno e dopo ogni defecazione, sempre dalla vagina all'ano, e per le parti intime uso 2 asciugamani separati. Lavo la mia biancheria a parte, con detersivo e un disinfettante tipo Napisan.
Tuttavia non vedo miglioramenti: ogni mese siamo punto e a capo. Forse è un problema di alterazione del ph?
Mi chiedo se questa situazione possa causarmi problemi in futuro: so che le vaginosi recidive possono peggiorare nel tempo, causare difficoltà nel concepimento, vestibolite e/o dolore pelvico cronico.
Da cosa potrebbe dipendere il problema, e come potrei curarlo?
Grazie per l'attenzione, buona giornata.
[#1]
In questi casi io prediligo eseguire un " esame batteriologico a fresco del secreto vaginale" che mi aiuta nella diagnosi e mi esclude mola contemporanea presenza di candidosi.
Il tampone vaginale mette in coltura anche batteri normalmente presenti in vagina ma che non hanno valenza patologica, ma a volte trattati inutilmente con antibiotici sistemici, che distruggono la flora fisiologica con conseguente sul mantenimento del pH vaginale a valori di 3/4.
Saluti
Il tampone vaginale mette in coltura anche batteri normalmente presenti in vagina ma che non hanno valenza patologica, ma a volte trattati inutilmente con antibiotici sistemici, che distruggono la flora fisiologica con conseguente sul mantenimento del pH vaginale a valori di 3/4.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie della risposta!
Ho sentito parlare di questo esame, ma pur cercando in tutto il web non ho trovato nulla nella lingua del paese in cui vivo. Chiederò senz'altro, spero che lo eseguano.
Non sono sicura di avere capito bene: l'esame batteriologico a fresco è in grado di diagnosticare una candidosi, mentre il tampone vaginale no? Ho sofferto di candida ricorrente 10 anni fa (dovuta a una forte intolleranza al lattosio, ancora non diagnosticata; una volta scoperta ed eliminati i latticini, niente più candida), che mi dava prurito/perdite ricottose/irritazione. Può comunque trattarsi di candida, anche con sintomi così diversi dalla norma?
Un'ultima domanda, mi scusi: se la vaginosi guarisce ogni mese con l'arrivo dell'ovulazione e del ciclo, perché si ripresenta immediatamente dopo? Non capisco come mai i probiotici e gli ovuli vaginali - sia disinfettanti che a base di fermenti - non siano sufficienti a eradicarla. Ormai sono passati 5 mesi dalle compresse di antibiotico, mi sembra strano che la flora batterica sia ancora così compromessa.
Ho sentito parlare di questo esame, ma pur cercando in tutto il web non ho trovato nulla nella lingua del paese in cui vivo. Chiederò senz'altro, spero che lo eseguano.
Non sono sicura di avere capito bene: l'esame batteriologico a fresco è in grado di diagnosticare una candidosi, mentre il tampone vaginale no? Ho sofferto di candida ricorrente 10 anni fa (dovuta a una forte intolleranza al lattosio, ancora non diagnosticata; una volta scoperta ed eliminati i latticini, niente più candida), che mi dava prurito/perdite ricottose/irritazione. Può comunque trattarsi di candida, anche con sintomi così diversi dalla norma?
Un'ultima domanda, mi scusi: se la vaginosi guarisce ogni mese con l'arrivo dell'ovulazione e del ciclo, perché si ripresenta immediatamente dopo? Non capisco come mai i probiotici e gli ovuli vaginali - sia disinfettanti che a base di fermenti - non siano sufficienti a eradicarla. Ormai sono passati 5 mesi dalle compresse di antibiotico, mi sembra strano che la flora batterica sia ancora così compromessa.
[#3]
Utente
Buongiorno,
aggiorno questo topic per dirvi che il problema era riconducibile all'integratore di inositolo/acido folico/vitamina D che mi era stato prescritto per l'ovaio policistico.
Probabilmente sono intollerante a una di queste vitamine e la cosa si è resa evidente solo dopo mesi dall'assunzione. Dopo 7 mesi di fastidi, cure naturali e antibiotici inutili, ho risolto interrompendolo. La situazione è tornata presto alla normalità.
Volevo comunque ringraziare per i messaggi e la disponibilità!
Cordiali saluti.
aggiorno questo topic per dirvi che il problema era riconducibile all'integratore di inositolo/acido folico/vitamina D che mi era stato prescritto per l'ovaio policistico.
Probabilmente sono intollerante a una di queste vitamine e la cosa si è resa evidente solo dopo mesi dall'assunzione. Dopo 7 mesi di fastidi, cure naturali e antibiotici inutili, ho risolto interrompendolo. La situazione è tornata presto alla normalità.
Volevo comunque ringraziare per i messaggi e la disponibilità!
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 50.8k visite dal 03/11/2014.
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