Sacco vitellino grande
Gentili Dottori,
ho avuto le mie ultime mestruazioni il 25 agosto 2014. Il 26 settembre faccio il dosaggio dell'ormone beta hcg e risulta positivo con valore 2269. Mi reco lo stesso giorno dalla ginecologa per dolori all'utero e lei facendo un'eco transvaginale vede la piccolissima camera gestazionale (32 pm), mi prescrive progeffik 200 mg, un ovulo ogni sera (che continuo ad applicare). Mi fa tornare dopo una settimana (5+4) e nota camera gestazionale di 6.6 mm ed alone di sacco vitellino. Non mi comunica nulla e non mi fa ancora fare analisi di controllo chiedendomi di tornare dopo un'altra settimana. Nel frattempo di mia iniziativa a 5+5 rifaccio dosaggio beta salite a 9953 (altro laboratorio). Torno alla 6+4 e vi è camera gestazionale bella grande, sacco a suo dire di più di 5 mm ed embrione di 2,2 mm con battito (visto ed ascoltato). Mi comunica che per lei ci sono anomalie cromosomiche evidenti dalla grandezza del sacco e dalle dimensioni dell'embrione e che pur attendendo un'altra settimana prospetta un aborto con raschiamento.
Scioccata da tale affermazione, lo stesso giorno (6+4) consulto un nuovo ginecologo che con cura e perizia riprende le misure: camera gestazionale di 14,6 mm, sacco di 4,3 mm ed embrione di 2,1/2,2 mm con battito evidente. Per nulla preoccupato mi chiede di vederci tra 10 gg. Di mia iniziativa rilevo nuovamente beta che in 7 gg (6+5) sono aumentate ma non raddoppiate come accade per valori superiori a 6000, ovvero il nuovo valore (differente laboratorio) è di 13318.
Informo, inoltre, di non aver mai avuto perdite ematiche.
Ad oggi mi trovo al giorno 7+1 ed inutile ribadire che la mia preoccupazione è alle stelle. Non so se credere o meno alla vita che porto dentro. Vi prego datemi una vostra opinione. Grazie.
ho avuto le mie ultime mestruazioni il 25 agosto 2014. Il 26 settembre faccio il dosaggio dell'ormone beta hcg e risulta positivo con valore 2269. Mi reco lo stesso giorno dalla ginecologa per dolori all'utero e lei facendo un'eco transvaginale vede la piccolissima camera gestazionale (32 pm), mi prescrive progeffik 200 mg, un ovulo ogni sera (che continuo ad applicare). Mi fa tornare dopo una settimana (5+4) e nota camera gestazionale di 6.6 mm ed alone di sacco vitellino. Non mi comunica nulla e non mi fa ancora fare analisi di controllo chiedendomi di tornare dopo un'altra settimana. Nel frattempo di mia iniziativa a 5+5 rifaccio dosaggio beta salite a 9953 (altro laboratorio). Torno alla 6+4 e vi è camera gestazionale bella grande, sacco a suo dire di più di 5 mm ed embrione di 2,2 mm con battito (visto ed ascoltato). Mi comunica che per lei ci sono anomalie cromosomiche evidenti dalla grandezza del sacco e dalle dimensioni dell'embrione e che pur attendendo un'altra settimana prospetta un aborto con raschiamento.
Scioccata da tale affermazione, lo stesso giorno (6+4) consulto un nuovo ginecologo che con cura e perizia riprende le misure: camera gestazionale di 14,6 mm, sacco di 4,3 mm ed embrione di 2,1/2,2 mm con battito evidente. Per nulla preoccupato mi chiede di vederci tra 10 gg. Di mia iniziativa rilevo nuovamente beta che in 7 gg (6+5) sono aumentate ma non raddoppiate come accade per valori superiori a 6000, ovvero il nuovo valore (differente laboratorio) è di 13318.
Informo, inoltre, di non aver mai avuto perdite ematiche.
Ad oggi mi trovo al giorno 7+1 ed inutile ribadire che la mia preoccupazione è alle stelle. Non so se credere o meno alla vita che porto dentro. Vi prego datemi una vostra opinione. Grazie.
[#1]
Gent. Sig., comprendo la sua ansia, purtroppo molto comune tra le nostre attuali gestanti. A causa dei test di gravidanza troppo sensibili, si pretende di diagnosticare la gravidanza troppo precocemente, così vengono spesso generate eccessive aspettative. Nonostante il progresso, la gravidanza dura ancora oggi 9 mesi e si chiama anche ... dolce attesa! Facendo il test prima dei classici 10 giorni di ritardo, si intercettano un gran numero di aborti precoci che in altri tempi si manifestavano in un semplice ritardo mestruale. Non disponendo di terapie sicure contro l'aborto, anche perché spesso questo in epoche precoci è inevitabile, a causa di anomalie genetiche o cromosomiche dell'embrione, ci si espone a inutili esami e sofferenze psicologiche. Occorre molta cautela prima di porre diagnosi di aborto, perché spesso la natura ci riserva delle belle sorprese. Ecograficamente la gravidanza evolve secondo quadri ecografici caratteristici, che si modificano di settimana in settimana. Quando la gravidanza è visibile con l'ecografia, questa ci da informazioni più precise della beta HCG, che, come tutti gli esami del sangue, è soggetta a varie interferenze. Di solito si fanno controlli settimanali, perché troppo frequenti sono inutili. Non le rimane secondo me che attendere , il tempo chiarirà tutto. Vivissimi auguri.
Dr. Lucia Vecoli
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa Vecoli,
la ringrazio per la celere, esaustiva ed oggettiva risposta.
Pertanto immagino che, se fossi stata una sua paziente, non mi avrebbe "terrorizzata" con tali catastrofiche ipotesi ma avrebbe atteso ulteriori sviluppi.
E' che non riesco a non pensare, nonostante il mio sia tutt'altro mestiere, come si possa in un'epoca così precoce e senza alcun dato oggettivo, emettere una tale sentenza (perché purtroppo non si tratta di diagnosi ma di sentenza), in seguito ad un'ecografia durata scarsi due minuti e su probabili tabelle che raccolgono misure millimetriche di serie storiche così lontane dalla vita di un embrione.
La ringrazio ancora per avermi dato una saggia risposta che possa confortarmi fino alla nuova visita, dove spero di cuore di non dover sentire più parole del genere.
la ringrazio per la celere, esaustiva ed oggettiva risposta.
Pertanto immagino che, se fossi stata una sua paziente, non mi avrebbe "terrorizzata" con tali catastrofiche ipotesi ma avrebbe atteso ulteriori sviluppi.
E' che non riesco a non pensare, nonostante il mio sia tutt'altro mestiere, come si possa in un'epoca così precoce e senza alcun dato oggettivo, emettere una tale sentenza (perché purtroppo non si tratta di diagnosi ma di sentenza), in seguito ad un'ecografia durata scarsi due minuti e su probabili tabelle che raccolgono misure millimetriche di serie storiche così lontane dalla vita di un embrione.
La ringrazio ancora per avermi dato una saggia risposta che possa confortarmi fino alla nuova visita, dove spero di cuore di non dover sentire più parole del genere.
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