Un figlio o se le cure tumorali hanno definitivamente compromesso questa possibilità
Gent.mi dottori,
ho 45 anni, un recente passato di malattia oncologica e desidererei avere un figlio. Ho scoperto di avere un tumore al seno a 39 anni, dopo pochi mesi di matrimonio, perciò il sogno di avere un bimbo è svanito subito.
Sono stata operata due volte, ho fatto 2 chemio e ultimamente la radio. Dopo 2 anni di enantone 11,25 (1 fiala ogni 3 mesi, in tutto 12 fiale, iniziando dal 6 settembre 2005 fino all’8 giugno 2007), ho avuto il ritorno del ciclo il 13 febbraio 2008, poi solo alcune macchie mensili ad aprile e maggio, ed ora più niente.
L’ultima visita ginecologica con ecografia e pap test l’ho fatta a dicembre 2007. Mi dicono che va tutto bene ma che, data la mia storia, non è possibile fare nulla per il ritorno del ciclo o per favorire una gravidanza.
Da una recente analisi (16 giugno 2008), il beta HCG è risultato 4.9 e mi hanno rinviato la scintigrafia ossea e la mammografia, ma poi dopo una settimana le ho fatte, perché il valore era uguale.
Che significato ha questo valore (4.9) alto? L’analista sostiene che in alcune donne è naturalmente alto; ma io nel 2003, prima della mastectomia, avevo 0,1 come valore.
Può essere un indice che mi sto predisponendo ad una fecondazione?
Vorrei sapere se è possibile che io possa concepire un figlio o se le cure tumorali hanno definitivamente compromesso questa possibilità. Esiste, nella vostra esperienza o nella casistica di vostra conoscenza, una donna che, in condizioni simili alle mie, abbia avuto un figlio?
E se sì, quante probabilità ho? Forse è esclusiva competenza del Signore Iddio?
C’è un’alimentazione che possa seguire per favorire il ritorno del ciclo e poi la fecondazione?
Per maggiori chiarimenti sulla mia storia, aggiungo i dati dei referti.
Anamnesi oncologica:
Maggio 2003: mastectomia radicale destra, modificata sec Patey + posizionamento espansore, presso osp. Bari, per carcinoma duttale infiltrante con estesa invasione vascolare peritumorale, seguita da chemioterapia adiuvante secondo schema CMF 1,8 per 6 cicli.
Febbraio 2004: ricostruzione mammaria con protesi definitiva.
25.06.2005: biopsia linfonodo sentinella sinistro, presso IEO ( EI: presenza di cellule tumorali isolate in un linfonodo istiocitosi dei seni nei rimanenti due linfonodi asportati) pNsent 0(i+).
22.07.2005: QUAD periareolare interna mammella sinistra, presso IEO (EI: focolaio di carcinoma duttale infiltrante di 1,2 mm con aspetti apocrifi, con prevalente componente intraduttale di tipo micropapillare e cribiforme con necrosi e cancerizzazione globulare) ypT1a (1,2 mm). Negativa la determinazione immunocitochimica dei recettori per estrogeni e per progesterone.
Programma seguito nel 2005:
trattamento chemioterapico a scopo precauzionale secondo schema: epirubicina settimanale per 16 somministrazioni, in associazione a LHRH analogo per 2 anni, alla luce della revisione dei preparati istologici del tumore mammario destro asportato nel 2003, mostrante una ormonoresponsività di tale neoplasia. Inoltre, radioterapia complementare sulla mammella operata, nel 2006.
Esito ecografia ginecologica:
Utero: retroverso, di forma regolare e volume normale; ecostruttura disomogenea per la presenza di mioma posteriore intramuarle di 23 mm; rima endometriale omogenea di 4,1 mm; assenza di versamento di douglas;
Ovaie: nella norma.
Esito Pap test: giudizio citologico negativo; commento: diversi granulociti in parte disfatti, cellule superficiali, intermedie, endocervicali ed emazia; flora batterica vaginale mista.
In ecografia precedente, del 10 luglio 2006, ecostruttura ovaie ed endometrio risultavano atrofici.
Spero di non aver scritto troppo e di non avervi stancato, perché tutte queste parole, aggiunte al caldo estivo, fanno svenire, lo so; tuttavia, non si sa mai quando si giunge ad essere esaurienti ed io vorrei esserlo, perché vorrei delle risposte a domande per me importantissime!
Vi ringrazio in anticipo e spero che ci sia qualcuno a rispondermi, nonostante le ferie d'agosto!
ho 45 anni, un recente passato di malattia oncologica e desidererei avere un figlio. Ho scoperto di avere un tumore al seno a 39 anni, dopo pochi mesi di matrimonio, perciò il sogno di avere un bimbo è svanito subito.
Sono stata operata due volte, ho fatto 2 chemio e ultimamente la radio. Dopo 2 anni di enantone 11,25 (1 fiala ogni 3 mesi, in tutto 12 fiale, iniziando dal 6 settembre 2005 fino all’8 giugno 2007), ho avuto il ritorno del ciclo il 13 febbraio 2008, poi solo alcune macchie mensili ad aprile e maggio, ed ora più niente.
L’ultima visita ginecologica con ecografia e pap test l’ho fatta a dicembre 2007. Mi dicono che va tutto bene ma che, data la mia storia, non è possibile fare nulla per il ritorno del ciclo o per favorire una gravidanza.
Da una recente analisi (16 giugno 2008), il beta HCG è risultato 4.9 e mi hanno rinviato la scintigrafia ossea e la mammografia, ma poi dopo una settimana le ho fatte, perché il valore era uguale.
Che significato ha questo valore (4.9) alto? L’analista sostiene che in alcune donne è naturalmente alto; ma io nel 2003, prima della mastectomia, avevo 0,1 come valore.
Può essere un indice che mi sto predisponendo ad una fecondazione?
Vorrei sapere se è possibile che io possa concepire un figlio o se le cure tumorali hanno definitivamente compromesso questa possibilità. Esiste, nella vostra esperienza o nella casistica di vostra conoscenza, una donna che, in condizioni simili alle mie, abbia avuto un figlio?
E se sì, quante probabilità ho? Forse è esclusiva competenza del Signore Iddio?
C’è un’alimentazione che possa seguire per favorire il ritorno del ciclo e poi la fecondazione?
Per maggiori chiarimenti sulla mia storia, aggiungo i dati dei referti.
Anamnesi oncologica:
Maggio 2003: mastectomia radicale destra, modificata sec Patey + posizionamento espansore, presso osp. Bari, per carcinoma duttale infiltrante con estesa invasione vascolare peritumorale, seguita da chemioterapia adiuvante secondo schema CMF 1,8 per 6 cicli.
Febbraio 2004: ricostruzione mammaria con protesi definitiva.
25.06.2005: biopsia linfonodo sentinella sinistro, presso IEO ( EI: presenza di cellule tumorali isolate in un linfonodo istiocitosi dei seni nei rimanenti due linfonodi asportati) pNsent 0(i+).
22.07.2005: QUAD periareolare interna mammella sinistra, presso IEO (EI: focolaio di carcinoma duttale infiltrante di 1,2 mm con aspetti apocrifi, con prevalente componente intraduttale di tipo micropapillare e cribiforme con necrosi e cancerizzazione globulare) ypT1a (1,2 mm). Negativa la determinazione immunocitochimica dei recettori per estrogeni e per progesterone.
Programma seguito nel 2005:
trattamento chemioterapico a scopo precauzionale secondo schema: epirubicina settimanale per 16 somministrazioni, in associazione a LHRH analogo per 2 anni, alla luce della revisione dei preparati istologici del tumore mammario destro asportato nel 2003, mostrante una ormonoresponsività di tale neoplasia. Inoltre, radioterapia complementare sulla mammella operata, nel 2006.
Esito ecografia ginecologica:
Utero: retroverso, di forma regolare e volume normale; ecostruttura disomogenea per la presenza di mioma posteriore intramuarle di 23 mm; rima endometriale omogenea di 4,1 mm; assenza di versamento di douglas;
Ovaie: nella norma.
Esito Pap test: giudizio citologico negativo; commento: diversi granulociti in parte disfatti, cellule superficiali, intermedie, endocervicali ed emazia; flora batterica vaginale mista.
In ecografia precedente, del 10 luglio 2006, ecostruttura ovaie ed endometrio risultavano atrofici.
Spero di non aver scritto troppo e di non avervi stancato, perché tutte queste parole, aggiunte al caldo estivo, fanno svenire, lo so; tuttavia, non si sa mai quando si giunge ad essere esaurienti ed io vorrei esserlo, perché vorrei delle risposte a domande per me importantissime!
Vi ringrazio in anticipo e spero che ci sia qualcuno a rispondermi, nonostante le ferie d'agosto!
[#1]
Gentile utente,
lascio libero spazio ai colleghi di ginecologia sul quesito principale che ha posto con tanta chiarezza e successivamente se lo desidera provi a ripostarlo nell'area specialistica ONCOLOGIA MEDICA per ulteriori dettagli sugli effetti della chemioterapia.
lascio libero spazio ai colleghi di ginecologia sul quesito principale che ha posto con tanta chiarezza e successivamente se lo desidera provi a ripostarlo nell'area specialistica ONCOLOGIA MEDICA per ulteriori dettagli sugli effetti della chemioterapia.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
In molti laboratori il valore di HCG pari a 4.9 è considerato negativo (sopra 5 il valore è positivo); non penso sia correlabile a un concepimento.
Temo che il ritorno del ciclo mestruale sia improbabile e che se anche se ciò accadesse il concepimento sia quasi impossibile (sia per l'età che per le terapie che ha eseguito).
Temo che il ritorno del ciclo mestruale sia improbabile e che se anche se ciò accadesse il concepimento sia quasi impossibile (sia per l'età che per le terapie che ha eseguito).
Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it
[#4]
Utente
Penso che lei abbia ragione, dottore; in effetti il mio è un caso impossibile, anche se ho conosciuto una ragazza che ha avuto una gravidanza tra un ciclo di chemio e l’altro (e il suo oncologo la rimproverava perché non aveva saputo attendere).
Non è possibile fare nulla per il ritorno del ciclo, anche cure omeopatiche? Grazie. Saluti.
Non è possibile fare nulla per il ritorno del ciclo, anche cure omeopatiche? Grazie. Saluti.
[#5]
Utente
E' vero che è un momento sbagliato per chiedere pareri ai medici, dato il periodo di vacanze, ma possibile che non ci sia più nessuno che voglia intervenire sull'argomento?
E' un quesito troppo difficile il mio ed è meglio ignorarlo oppure non si ha esperienza in merito?
Vi ringrazio ugualmente.
E' un quesito troppo difficile il mio ed è meglio ignorarlo oppure non si ha esperienza in merito?
Vi ringrazio ugualmente.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.3k visite dal 12/08/2008.
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