Aborto dopo fecondazione assisita icsi

Salve, la mia esperienza è la seguente:
Mio marito è affetto da azoospermia secretiva e l’unico modo per estrargli spermatozoi dal testicolo è stato quello di praticargli la tecnica della MICROTESE.
Successivamente mi sono sottoposta alla ICSI. Ho 30 anni e al pick-up mi hanno prelevato 11 ovuli di cui solo 9 maturi e di questi novi fecondati solo 1 (poiché i biologi lamentavano che il materiale era al limite e con lo scongelamento buona parte è andata persa). Mi viene trasferito un solo embrione e dopo 14 giorni dal transfert (conducendo una vita stressata) beta 0 con conseguente gravidanza negativa.
Con la seconda ICSI optiamo per un intervento a fresco (contemporaneamente tra me e mio marito). A me vengono prelevati 20 ovuli di cui solo 11 maturi e su questi undici si fecondano 4 zigoti. Di questi quattro due mi vengono trasferiti nell’utero e gli altri due congelati. Dopo 14 giorni dal transfert beta erano a 110 confermando così la gravidanza. Dopo altri 4 giorni le beta salivano a 620. Al 5° giorno ho avuto una abbondate perdita di sangue determinando la fine della gravidanza. Premetto che dal giorno del transfert fino al giorno dell’aborto conducevo una vita molto tranquilla evitando anche i minimi sforzi.
Le mie domande sono le seguenti:
1. È possibile riconoscere in questa storia la causa dell’aborto? 2. Una volta formato l’embrione, lo spermatozoe riveste ancora un ruolo importante per lo sviluppo dell’embrione nei primi tre mesi di gravidanza? 3. Dopo questa gravidanza finita male, è meglio trasferirli subito gli altri due zigoti congelati sfruttando il fatto che il corpo è già abituato alla presenza dell’embrione o bisogna far passare più tempo? 4. Che atteggiamento devo adottare affinché la futura gravidanza non finisca con un aborto? 5. Durante quella mia breve gravidanza ho assunto regolarmente Eutirox 150 in quanto non mi è stato detto che potesse interferire negativamente con la gravidanza, non era forse il caso di sospenderla?